Da alcuni mesi ormai si denunciano scontri di varia entità tra i membri
dell'Organizzazione Regionale dei Coltivatori di Caffè di Ocosingo ( Orcao)
e le comunità base di appoggio zapatiste. Questa associazione, come molte
altre negli ultimi tempi, riceve aiuti economici da parte del governo
per l'attuazione di progetti di sviluppo, e ora rivendica la proprietà
di terre che da sempre sono lavorate dagli zapatisti. Ovviamente la destinazione
dei soldi per i progetti è legata agli interessi del Governo Federale,
al quale fa comodo che i contadini si mettano in lotta tra di loro. Questi
scontri alzano il livello di tensione che richiede quindi una presenza
militare o di polizia per salvaguardare la sicurezza e la tranquillità
nella zona. Ma non soltanto, questi aiuti sono delle piccole esche per
sfaldare il movimento degli zapatisti; basterebbe uscire dal movimento
per ricevere un aiuto economico, un pezzo di terra o il diritto sanitario.
Da ultimo si può anche ribadire che la nuova politica del governo, come
già mostrato nella vicenda della riserva di Montes Azul, è quella di agire
in modo conforme alle regole. Lo sgombero delle comunità autonome in resistenza
viene portato su un piano legale valido, non ci sarà la necessità di effettuare
altre stragi per mandarli altrove. Questo non desterà nessuna perplessità
nell'opinione pubblica, e le terre saranno espropriate in modo legale,
e svendute ai migliori offerenti
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Verso le 21, gli attaccanti hanno bloccato con filo spinato l'accesso
alla comunità Moisés Gandhi e sono rimasti lì assediando il villaggio
per varie ore, appoggiati dalla polizia statale.
Il giorno dopo, lo spaccio è stato svuotato dagli stessi componenti dell'Orcao,
però le donne zapatiste sono riuscite a recuperare l'installazione. Fino
a notte la tensione è continuata ed i due gruppi proseguono ancora in
lotta.
In un comunicato congiunto, i municipi in ribellione 17 de Noviembre,
Lucio Cabañas, Olga Isabel, Miguel Hidalgo, Primero de Enero, Vicente
Guerrero e Ernesto Che Guevara hanno denunciato oggi che un gruppo di
contadini dell'Orcoa, alcuni in stato di ubriachezza, hanno distrutto
il murales dello spaccio Nuevo Almanecer del Arco Iris, hanno tagliato
l'energia elettrica ed hanno bruciato parte dell'immobile. Per lo meno
20 degli aggressori sono stati identificati con sicurezza nella denuncia
presentata dagli zapatisti.
Nel pomeriggio di domenica, gli orcaisti hanno tentato di sequestrare
un membro dell'accampamento civile, che hanno picchiato ed hanno liberato
solo dietro la richiesta pacifica delle autorità della comunità Moisés
Gandhi (ubicata a un chilometro di distanza). "Questo è stato il momento
di cui hanno approfittato gli aggressori per picchiare i compagni", riferisce
il comunicato congiunto. Il comunicato aggiunge: "quando si sono ritirati
i compagni di Moisés Gandhi, sono passati da lì agenti della Sicurezza
Pubblica, e nonostante vedessero la disputa, senza far niente si sono
messi a chiacchierare con coloro che stavano aggredendo".
Alle 21 e 30, nel momento in cui i rappresentanti di Moisés Gandhi si
disponevano ad uscire per presentare alle organizzazioni che difendono
i diritti umani la denuncia e le foto prese, "la gente di Orcao ha chiuso
il passaggio collocando filo spinato tra l'incrocio di Cuxuljá e la strada
battuta che dà accesso alla comunità, impedendo così l'entrata e l'uscita,
il libero transito dei compagni".
Verso la una di notte, la polizia statale è tornata al crocevia di
Cuxuljá ed ha "pattugliato e accompagnato la provocazione degli aggressori".
I denuncianti segnalano in special modo Joaquín López Gómez, maestro della
comunità di Cuxuljá, come responsabile dell'organizzazione di questo e
d'altri attacchi precedenti contro gli zapatisti. Secondo precedenti
denunce, Joaquín López si vanta pubblicamente "che riceve più denaro dal
governo per sorvegliare l'entrata e l'uscita da Moisés Gandhi che come
maestro nella sua comunità".Questo stesso insegnate "sta a capo di
tutti gli atti di provocazione e di violenza", assicurano i civili zapatisti.
La Orcao da parte sua afferma che il terreno dove si trova lo spaccio
appartiene alla sua organizzazione.
"Chiediamo alla gente ed ai dirigenti di Orcao che se davvero sono un'organizzazione
indipendente rispettino il nostro lavoro degno, dato che non è la prima
volta che provocano e vigilano coloro che entrano o se ne vanno dalla
comunità di Moisés Gandhi. Inoltre, diamo la responsabilità al governo
del fatto che permette che succedano questi fatti, dato che la Sicurezza
Pubblica ha appoggiato il gruppo che ci ha provocato e di fronte a questi
fatti non ha fatto niente per evitarli".
A questa denuncia, i municipi autonomi aggiungono che il 24 ottobre abitanti
della vicina comunità di Abasolo hanno visto passare per la loro località
circa 50 persone armate che si sono dirette in direzione della vallata
di Moisés Gandhi, portando zaini e impermeabili di colore blu. "Non è
la prima volta che questo succede; li hanno visto passare per la comunità
e prendere un trasporto pubblico".
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Di fronte alla negazione da parte dei membri dell'Orcao sulla liberazione
dei propri compagni, i militanti dell'EZLN, a loro volta, sequestrarono
due autorità del gruppo rivale ritenute responsabili del primo sequestro
dei 5 zapatisti al fine di proporre la liberazione degli "ostaggi" del
municipio autonomo. Alcune persone dell'associazione dei raccoglitori
di caffè hanno tentato di liberare i loro colleghi, con un'azione che
è sfociata in uno scontro ed ha provocato tre feriti gravi ed ha innescato
una disputa con la comunità di Patria Nueva. Di una cosa gli zapatisti
sono certi: i loro compagni sono innocenti. Questa azione è stata ideata
dagli stessi membri della Orcao per screditare gli zapatisti agli occhi
dell'opinione pubblica, per poter in seguito appropriarsi della terra.
Questo ovviamente tramite l'appoggio economico dei progetti di sviluppo
finanziati dal governo.Di tutto questo, è responsabilizzato il Governo
Federale, per il sostegno alle azioni dell'associazione Orcao. L'associazione
dei caffecultori prende posizione ribadendo che l'inizio delle ostilità
si ricollega al taglio degli zapatisti di un filo di recinzione. La loro
versione dice che il sequestro dei militanti zapatisti, coincide con l'invito
ad una riunione per discutere dell'accaduto. Come risposta le comunità
hanno rotto gli accordi verbali ed organizzato un posto di blocco atto
ad arrestare i responsabili del sequestro. Quindi quando hanno tentato
di liberare i loro amici, sono stati aggrediti e che ora ci sono dei feriti.
Le
due fazioni si accusano l'un l'altra di possedere delle armi; e mentre
una (Orcao) chiede alle autorità del governo federale di intervenire,
l'altra (EZLN) li accusa di aver propiziato questo scontro, portando appoggio
economico e progetti di sviluppo ai loro oppositori.
In
questa situazione la croce rossa ha cercato di entrare ad aiutare ai feriti,
ma gli zapatisti hanno chiuso la strada con un posto di blocco. Nella
zona non possono entrare né funzionari del governo federale, né polizia
e neppure la croce rossa.
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