SCONTRI TRA ORCAO E BASI DI APPOGGIO ZAPATISTE. NUOVE STRATEGIE DI REPRESSIONE


Da alcuni mesi ormai si denunciano scontri di varia entità tra i membri dell'Organizzazione Regionale dei Coltivatori di Caffè di Ocosingo ( Orcao) e le comunità base di appoggio zapatiste. Questa associazione, come molte altre negli ultimi tempi, riceve aiuti economici da parte del governo per l'attuazione di progetti di sviluppo, e ora rivendica la proprietà di terre che da sempre sono lavorate dagli zapatisti. Ovviamente la destinazione dei soldi per i progetti è legata agli interessi del Governo Federale, al quale fa comodo che i contadini si mettano in lotta tra di loro. Questi scontri alzano il livello di tensione che richiede quindi una presenza militare o di polizia per salvaguardare la sicurezza e la tranquillità nella zona. Ma non soltanto, questi aiuti sono delle piccole esche per sfaldare il movimento degli zapatisti; basterebbe uscire dal movimento per ricevere un aiuto economico, un pezzo di terra o il diritto sanitario. Da ultimo si può anche ribadire che la nuova politica del governo, come già mostrato nella vicenda della riserva di Montes Azul, è quella di agire in modo conforme alle regole. Lo sgombero delle comunità autonome in resistenza viene portato su un piano legale valido, non ci sarà la necessità di effettuare altre stragi per mandarli altrove. Questo non desterà nessuna perplessità nell'opinione pubblica, e le terre saranno espropriate in modo legale, e svendute ai migliori offerenti

 

PRIMO SCONTRO: ESPROPRIAZIONE DI UNO SPACCIO ALIMENTARE COMUNITARIO GESTITO DA ZAPATISTI
ANGEL MERISCAL, corrispondente
Nel pomeriggio del 29 ottobre è stato attaccato e semidistrutto, da alcuni membri della Orcao, lo spaccio comunitario ( piccolo negozio comunitario di generi di prima necessità di sette municipi zapatisti). Sono stati pure picchiati e minacciati i lavoratori e più tardi è successo lo stesso a vari abitanti di Moisés Gandhi ed ai membri dell'Accampamento Civile per la Pace.
Tutti questi fatti hanno avuto luogo nel crocevia di Cuxuljá, lungo la strada San Cristóbal - Ocosingo. Verso le ore 18.00 del 29 ottobre '01 gli aggressori, con alla testa i loro dirigenti Nicolás López Gómez e Juan Vásquez López, "hanno chiuso" con catena e lucchetto lo spaccio in disputa.


Verso le 21, gli attaccanti hanno bloccato con filo spinato l'accesso alla comunità Moisés Gandhi e sono rimasti lì assediando il villaggio per varie ore, appoggiati dalla polizia statale.
Il giorno dopo, lo spaccio è stato svuotato dagli stessi componenti dell'Orcao, però le donne zapatiste sono riuscite a recuperare l'installazione. Fino a notte la tensione è continuata ed i due gruppi proseguono ancora in lotta.
In un comunicato congiunto, i municipi in ribellione 17 de Noviembre, Lucio Cabañas, Olga Isabel, Miguel Hidalgo, Primero de Enero, Vicente Guerrero e Ernesto Che Guevara hanno denunciato oggi che un gruppo di contadini dell'Orcoa, alcuni in stato di ubriachezza, hanno distrutto il murales dello spaccio Nuevo Almanecer del Arco Iris, hanno tagliato l'energia elettrica ed hanno bruciato parte dell'immobile. Per lo meno 20 degli aggressori sono stati identificati con sicurezza nella denuncia presentata dagli zapatisti.
Nel pomeriggio di domenica, gli orcaisti hanno tentato di sequestrare un membro dell'accampamento civile, che hanno picchiato ed hanno liberato solo dietro la richiesta pacifica delle autorità della comunità Moisés Gandhi (ubicata a un chilometro di distanza). "Questo è stato il momento di cui hanno approfittato gli aggressori per picchiare i compagni", riferisce il comunicato congiunto. Il comunicato aggiunge: "quando si sono ritirati i compagni di Moisés Gandhi, sono passati da lì agenti della Sicurezza Pubblica, e nonostante vedessero la disputa, senza far niente si sono messi a chiacchierare con coloro che stavano aggredendo".
Alle 21 e 30, nel momento in cui i rappresentanti di Moisés Gandhi si disponevano ad uscire per presentare alle organizzazioni che difendono i diritti umani la denuncia e le foto prese, "la gente di Orcao ha chiuso il passaggio collocando filo spinato tra l'incrocio di Cuxuljá e la strada battuta che dà accesso alla comunità, impedendo così l'entrata e l'uscita, il libero transito dei compagni".
Verso la una di notte, la polizia statale è tornata al crocevia di Cuxuljá ed ha "pattugliato e accompagnato la provocazione degli aggressori". I denuncianti segnalano in special modo Joaquín López Gómez, maestro della comunità di Cuxuljá, come responsabile dell'organizzazione di questo e d'altri attacchi precedenti contro gli zapatisti. Secondo precedenti denunce, Joaquín López si vanta pubblicamente "che riceve più denaro dal governo per sorvegliare l'entrata e l'uscita da Moisés Gandhi che come maestro nella sua comunità".Questo stesso insegnate "sta a capo di tutti gli atti di provocazione e di violenza", assicurano i civili zapatisti.
La Orcao da parte sua afferma che il terreno dove si trova lo spaccio appartiene alla sua organizzazione.
"Chiediamo alla gente ed ai dirigenti di Orcao che se davvero sono un'organizzazione indipendente rispettino il nostro lavoro degno, dato che non è la prima volta che provocano e vigilano coloro che entrano o se ne vanno dalla comunità di Moisés Gandhi. Inoltre, diamo la responsabilità al governo del fatto che permette che succedano questi fatti, dato che la Sicurezza Pubblica ha appoggiato il gruppo che ci ha provocato e di fronte a questi fatti non ha fatto niente per evitarli".
A questa denuncia, i municipi autonomi aggiungono che il 24 ottobre abitanti della vicina comunità di Abasolo hanno visto passare per la loro località circa 50 persone armate che si sono dirette in direzione della vallata di Moisés Gandhi, portando zaini e impermeabili di colore blu. "Non è la prima volta che questo succede; li hanno visto passare per la comunità e prendere un trasporto pubblico".

SECONDO SCONTRO: UNA TRAPPOLA
Né gli agenti della sicurezza di stato né membri della Croce Rossa non hanno potuto entrare nella zona dove militanti dell'EZLN e membri dell'associazione Orcao si stanno affrontando; lo scontro ha già causato 10 feriti e 4 fermi.
Secondo la versione dei militanti zapatisti lo scontro iniziò quando cinque dei loro compagni sono stati sequestrati da membri dell'Orcao accusati di aver tagliato un filo di ferro che cintava in un territorio dove l'associazione teneva degli animali.Anche se dopo qualche ora tre furono liberati, altri due continuavano ad essere detenuti e lo furono ancora almeno fino alla pubblicazione della denuncia.

Di fronte alla negazione da parte dei membri dell'Orcao sulla liberazione dei propri compagni, i militanti dell'EZLN, a loro volta, sequestrarono due autorità del gruppo rivale ritenute responsabili del primo sequestro dei 5 zapatisti al fine di proporre la liberazione degli "ostaggi" del municipio autonomo. Alcune persone dell'associazione dei raccoglitori di caffè hanno tentato di liberare i loro colleghi, con un'azione che è sfociata in uno scontro ed ha provocato tre feriti gravi ed ha innescato una disputa con la comunità di Patria Nueva. Di una cosa gli zapatisti sono certi: i loro compagni sono innocenti. Questa azione è stata ideata dagli stessi membri della Orcao per screditare gli zapatisti agli occhi dell'opinione pubblica, per poter in seguito appropriarsi della terra. Questo ovviamente tramite l'appoggio economico dei progetti di sviluppo finanziati dal governo.Di tutto questo, è responsabilizzato il Governo Federale, per il sostegno alle azioni dell'associazione Orcao. L'associazione dei caffecultori prende posizione ribadendo che l'inizio delle ostilità si ricollega al taglio degli zapatisti di un filo di recinzione. La loro versione dice che il sequestro dei militanti zapatisti, coincide con l'invito ad una riunione per discutere dell'accaduto. Come risposta le comunità hanno rotto gli accordi verbali ed organizzato un posto di blocco atto ad arrestare i responsabili del sequestro. Quindi quando hanno tentato di liberare i loro amici, sono stati aggrediti e che ora ci sono dei feriti.
Le due fazioni si accusano l'un l'altra di possedere delle armi; e mentre una (Orcao) chiede alle autorità del governo federale di intervenire, l'altra (EZLN) li accusa di aver propiziato questo scontro, portando appoggio economico e progetti di sviluppo ai loro oppositori.
In questa situazione la croce rossa ha cercato di entrare ad aiutare ai feriti, ma gli zapatisti hanno chiuso la strada con un posto di blocco. Nella zona non possono entrare né funzionari del governo federale, né polizia e neppure la croce rossa.

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