? COS'è IL PLAN PUEBLA PANAMA ?

Il Plan Puebla Panama (PPP) è la continuazione del Piano Nazionale di Sviluppo promosso dall'ex-presidente del Messico Ernesto Zedillo Ponce de Leon per il periodo 1995/2000. Questo programma progettava di promuovere lo sviluppo delle 100 principali città intermedie della nazione mediante sette corridoi d'integrazione urbana-regionale. Tutto col fine di soddisfare le necessità commerciali, industriali e di infrastruttura che il processo di globalizzazione impone alla regione est degli Stati Uniti. In un'intervista con il giornale "La Jornada de Oriente", quotidiano messicano, l'accademico Andrés Barreda ha spiegato che il PPP è basato in primo luogo sulla creazione di vie di comunicazione che attraversino il paese e insieme a queste sullo sviluppo di corridoi di maquila per assemblare i prodotti, e questo permetterà un enorme risparmio alle grandi compagnie transnazionali.
Barreda avverte su alcuni dei pericoli che potrebbero provocare detti corridoi: bassi salari, sfruttamento dei lavoratori , applicazione di pene fisiche e psicologiche a lavoratori, impiego di donne incinte e di bambini, proliferazione della prostituzione e consumo di droga, contaminazione dell'ambiente. Si tratta, insomma, di ciò che lui definisce come " distruzione del tessuto sociale".
  Afferma, inoltre, che i corridoi di maquila che si vorrebero installare nella regione servirebbero come "dighe" di contenimento per gli emigranti nazionali, centroamericani e sudamericani, e pure asiatici, che vogliono entrare negli Stati Uniti.
L'accademico dà anche un nome ai corridoi del piano zedillista, che sicuramente porterà avanti l'amministrazione Fox Quesada, e sarebbero:
1. in Sonora, il tronco d'unione tra le città di Nogales e Guaymas 2. un altro unisce Nuevo Laredo, Taumalipas a Manzanillo, in Colima 3. un altro ancora che va dal porto di Veracruz a quello di Acapulco in Guerrero 4. il corridoio dell'istmo di Tehuantepec, che andrebbe da Coatzacolcos, Veracruz a Salina Cruz, Oaxaca. I tre corridoi mancanti non attraverserebbero il territorio nazionale ma lo costeggerebbero; due sul golfo del Messico e l'ultimo lungo la costa del Pacifico, da Tapachula, Chiapas verso nord. Nell'intervista, l'economista, specializzato in geopolitica, spiega: " Evidentemente, si tratta di corridoi di infrastruttura di trasporto; nel caso dei corridoi oceano-oceano, di trasporti intermodali, vale a dire, che genererebbero un trasferimento rapido ed efficiente di mercanzie mediante il sistema dei container che permette di non perdere tempo col passaggio da un mezzo di trasporto ad un altro. In questo modo si risparmia sulle spese di immagazzinamento merci: il sistema intermodale favorisce un'enorme mobilità nel flusso generato nei processi di produzione, è alla moda, o meglio, rappresenta l'attuale rivoluzione in materia di mezzi di trasporto. Perciò quando parliamo di sistemi intermodali stiamo parlando della logica che la globalizzazione ha impresso ai processi di scambio di merci in tutto il pianeta; quello che Internet è per i sistemi di comunicazione, i sistemi intermodali sono per i mezzi di trasporto. Quindi quando parliamo di questi sistemi stiamo parlando di ponti -i nordamericani li chiamano land bridges (ponti terrestri)- per un trasporto veloce di merci. Questa è la prima idea: le città restano integrate mediante questi corridoi terrestri. Perciò la prima priorità che va associata è lo sviluppo di strade ad alta specializzazione, e anche in questa occasione la costruzione di ferrovie che possano trasportare vagoni con due container, o anche di doppie vie: una di andata e una di ritorno. Andrés Barreda afferma che il fatto che i corridoi determinino linee di flusso di trasporto provoca che le città debbano adattarsi a sviluppare un'industria di assemblaggio. Il trasporto della merce è più economico se la si trasporta smontata, e se lungo il percorso si trova mano d'opera a basso costo, allora l'efficienza dei corridoi è ancora maggiore. " La mano d'opera messicana è una delle più convenienti al mondo -puntualizza l'accademico-, e ciò la converte in una ottima candidata per lo sviluppo di questi corridoi. Se uno rivede la carta geografica da dove iniziano i corridoi, è molto chiaro che non incominciano dove probabilmente potrebbero esserci i tagli più corti per attraversare gli Stati Uniti verso il Pacifico; non necessariamente seguono questo percorso, anzi molte volte sono deviati e passano per le regioni dove c'è più popolazione. Il caso Veracruz-Acapulco è un taglio tipico di questa natura: si sta passando vicino ad una regione con molta popolazione, con molta densità, già molto adattata al lavoro industriale e che inoltre è in una condizione di alta emarginazione e ciò permette che si possa pagare molto sotto costo". L'intervistato aggiunge che i corridoi sono disegnati per sviluppare l'industria maquiladora, con aggiunta alla loro funzione produttiva: che servano da "dighe" di contenimento dei flussi migratori dei lavoratori dal sud al nord, non solo a livello nazionale, ma anche dei migranti centroamericani e sudamericani e pure asiatici che attraversano il territorio nazionale verso gli Stati Uniti. "Allora, in funzione di questo programma c'è da aspettarsi dei cambiamenti demografici nella dinamica dei flussi migratori, delle urbanizzazioni e della composizione nazionale della mano d'opera. Inoltre i corridoi del PPP sono pensati come linee che permettano di sfruttare le materie prime della regione".
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