MANIFESTO
Alla società
civile messicana
Alla società civile internazionale
Al governo messicano
Ai media
Alle comunità indigene del Chiapas
Al congresso nazionale indigeno (CNI)
All'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN)
Dopo
il massacro di Acteal del dicembre 1997, la società civile del mondo
intero ha reagito con differenti mobilitazioni per manifestare la sua
indignazione e per cercare delle vie pacifiche per la soluzione del
conflitto in Chiapas. Più di 500 persone e organizzazioni dai 5 continenti
hanno sostenuto la creazione di una commissione civile internazionale
di osservatori dei diritti umani nel febbraio 1998. Nel novembre 1999,
una seconda CCIODH ha effettuato una visita in Chiapas, per valutare
di nuovo la situazione, e confrontarla con le osservazioni e lke raccomandazione
della prima commissione. Dalle due Commissioni sono stati redatti due
rapporti che sono stati distribuiti a tutti gli interlocutori in Messico,
alle istituzioni internazionali ( Parlamento Centroamericano, Parlamento
Europeo, Parlamento Nazionale, all'Ufficio degli Alti Commissariati
dei Diritti Umani dell'ONU e altri).
Il
2 dicembre 2000 è entrato in carica il nuovo Governo presieduto dal
Sig. Fox. Durante la sua campagna elettorale, e nel momento della sua
entrata in carica, il nuovo presidente ha promesso di dare una soluzione
pacifica al conflitto chiapaneco mediante il dialogo. In cambio della
sua disponibilità al dialogo, l'EZLN, ha chiesto al governo tre segnali:
-lo smantellamento di 7 dei 256 accampamenti militari in Chiapas, -la
liberazione dei prigionieri politici delle basi di appoggio dell'EZLN
e -il rispetto degli accordi di San Andres. Il governo ha rispettato
il primo punto e ha liberato la maggior parte dei prigionieri politici
( solo 9 sono ancora imprigionati). Quanto agli accordi di San Andres,
il progetto di legge elaborato dall COCOPA ( commissione composta da
parlamentari di tutit i paesi) che riprendeva essenzialmente gli Accordi
è sstato presentato al Congresso, ma il risultato è stata l'approvazione
di un documento che svuota il progetto del suo contenuto. Malgrado l'impatto
ottenuto dalla Marcia per la Dignità indetta dall'EZLN e dal CNI, che
ha attraversato 10 stati concludendosi a Città del Messico e permesso
l'avvenimento storico della comparsa davanti al Congresso di delegati
dell'EZLN e del CNI; nonostante il rifiuto del nuovo testo da parte
dell'EZLN del CNI e di diversi settori della società civile messicana,
la legge "indigena" è stata inviata al Congresso degli Stati per essere
finalmente pubblicata dal Governo. L'approvazione di questa legge interrompe
la via del dialogo per una soluzione pacifica del conflitto. Tenuto
conto dell'impasse in cui ci si ritrova a questo momento, la visita
di una nuova commissione d'osservazione ci pare opportuna. Una relazione
diretta sul terreno con le differrenti realtà permetterà di valutare
la situazione attuale, confrontare le conclusioni e raccomandazioni
del rapporto delle Commissioni anteriori (desplazados, prigionieri politici,
paramilitari,…). La Commissione vuole anche capire come l'evoluzione
degli ultimi avvenimenti influenza la risoluzione del conflitto (Piano
Puebla-Panama, situazione politica ed economica).
E'
per questo che chiediamo alla società civile messicana, al Governo Federale,
alle comunità indigene e all'EZLN di accordarci la stessa fiducia del
febbraio '98 e del novembre '99, di riceverci e di volersi incontrare
con noi, di permetterci di realizzare il nostro lavoro in maniera libera
e responsabile. Noi chiediamo a tutte le organizzazioni che ci hanno
sostenuto allora di voler ribadire il loro appoggio perché possiamo
di nuovo osservare, riflettere, diagnosticare e comunicare i risultati
delle nostre osservazioni. La CCIODH terrà il suo viaggio in Messico
dal 2 febbraio al 2 marzo 2002. Come nelle due Commissioni precedenti,
sarà redatto un rapporto e trasmesso ad istanze, istituzioni ed organizzazioni.
Sottolineamo
e sosteniamo questo manifesto che sarà presentato ai media,alle istanze
internazionali, al governo messicano e
alla società civile il 12 febbraio 2002.