PERCHÈ IL COLLETTIVO ZAPATISTA SOSTIENE LA LOTTA DEL CENTRO SOCIALE AUTOGESTITO |
|
Ciò che ci dicono gli zapatisti è semplice: il miglior modo per aiutarci è combattere il neoliberismo nelle forme in cui si manifesta nel vostro paese, perché solo se ognuno di noi, in ogni parte del mondo, farà qualcosa contro questo progetto criminale mondiale, avremo delle possibilità di vittoria. Lautogestione principio base della vita del Centro Sociale, impone la massima responsabilizzazione dellindividuo di fronte agli altri e a se stesso. Le decisioni comunitarie sono una valida proposta antagonista al progetto Neoliberista, il quale non fa altro che accelerare il processo di concentrazione del potere economico, politico e culturale nelle mani di poche persone. Le fusioni di grandi ditte a cui stiamo assistendo attualmente non sono che la continuazione del sistema di monopolio che si sta imponendo a livello mondiale. Monopolio mondiale significa che poche oersone a capo di grosse holding multinazionali, prendono decisioni che interessano e determinano la vita della popolazione mondiale, senza nemmeno consultarla, sotto quella parvenza di udemocrazia data dal sistema politico. LElektrowatt, padrone dello stabile degli ex- Molini Bernasconi, ne è un esempio classico, poiché rappresenta una di quelle poche imprese in grado di determinare la politica energetica mondiale, naturalmente senza che la società civile mondiale venga consultata in merito. Eppure i problemi energetici mondiali dovrebbero interessare tutti o no ? Secondariamente, pensiamo che un Centro Sociale Autogestito possa essere quello spazio in cui si possano raggruppare tutte quelle forze sociali che, alla loro maniera, lottano per un obiettivo comune: offrire unalternativa a questa società che sta scivolando verso il decadimento totale, sia da un punto di vista umano che ambientale. La disgregazione delle forze sociali sta alla base dellincapacità direazione da parte della società civile agli incredibili attacchi del progetto neoliberista alla vita di tutti i giorni della stragrande maggioranza delle persone. La disoccupazione ne è un esempio lampante quanto preoccupante della nostra realtà locale. Il numero dei senza lavoro in Ticino (comprendente disoccupati ufficiali e non, persone in assistenza, ecc. ), avrebbe dovuto scatenare una reazione popolare non indifferente e invece il deserto totale. Ma quello della disoccupazione è solo uno dei tanti temi importanti che avrebbe dovuto portare ad una reazione popolare ma che in realtà non ha portato a nulla. Quindi, secondo noi diventa essenziale la possibilità di avere una sede fisica in comune per tutte quelle forze sociali che vogliono portare avanti, ciascuna con le proprie peculiarietà, un discorso di cambiamento che in realtà è uguale per tutti. Lesistenza stessa di un Centro Sociale Autogestito, vuole essere una realtà antagonista vivente al pensiero unico che si sta affermando a livelo mondiale. Vogliamo dimostrare che vi sono altre possibilità di concepire lesistenza e ciò che ci sta attorno, di porre altri valori e che non esistano uniche soluzioni, ma che le possibilità sono diverse. Le famose leggi di mercato che ci presentano come uniche e vere e da cui non si può sfuggire, esistono in realtà solo perché a qualcuno conviene che esse esistano e che non le si possa mettere in discussione. Queste possono essere in sintesi le ragioni per cui sosteniamo e ci troviamo coinvolti nella lotta per lesistenza di un Centro Sociale Autogestito. Ci teniamo però a specificare che esso rimane per noi solo un punto di partenza, seppur importante, da cui iniziare un discorso più generale. |
|