comunicato
MOLINO sulla situazione trattative (finalmente..)
LA POLITICA ISTITUZIONALE E’ MORTA…EVVIVA!
Questa storia la vogliamo raccontare a te, onesto cittadino, che
credi nella politica istituzionale e che diligentemente ti sei dato
la pena di eleggere coloro che speri ti rappresentino con responsabilità
e competenza.
Noi questa fiducia nella delega l’abbiamo persa da molto tempo,
e lo spettacolo che ci è stato offerto lunedì sera
in consiglio comunale non può far altro che rafforzare questa
nostra convinzione.
Ci aspettavamo lungimiranza e costruttività, invece hanno
prevalso ignoranza, scarsità culturale ed incapacità
politica. Quella che doveva essere una discussione approfondita,
analitica e propositiva è scaduta invece nel mero qualunquismo,
connotata unicamente da una grande superficialità. Solamente
pochi dei presenti erano a conoscenza dei contenuti della nostra
esperienza, della validità delle nostre rivendicazioni, il
resto si è pronunciato unicamente sulla base di pregiudizi
e per partito preso. Renditi conto, votante,che questo è
l’esempio di come viene gestita la cosa pubblica, a partire
dalle realtà più piccole,su, su fino ai governi di
intere nazioni. Non devi meravigliarti dunque se chi comanda difende
i propri interessi, se chi è al potere se ne frega di te,
togliendo sempre di più alle fasce più deboli della
popolazione favorendo invece chi ne occupa i posti più alti
e protetti. Non a caso manifestare il proprio dissenso contro lo
smantellamento dello stato sociale, non conta più molto,
votare un’iniziativa come quella delle Alpi non serve, poiché
queste espressioni del popolo vengono sistematicamente ignorate
e calpestate. Penso che tu sia al corrente dell’impostazione
ultraliberista di tutti i poteri in auge, che esiste anche grazie
a campagne di repressione e di disinformazione, basate sulla xenofobia
e l’individualismo, volte a mantenere un conflitto costante
all’interno della base della società, fra lavoratori,
precari e consumatori. Questa è la filosofia che ha trionfato
all’interno del consiglio comunale, dove è stata votata
una risoluzione promossa da personaggi notoriamente appartenenti
alla destra estrema e populista.
Ciò che ne scaturisce è un vuoto istituzionale, da
una parte i vertici di un’autorità politica sempre
più abbiente e sfruttatrice, dall’altra tutti coloro
che costituiscono la società civile, sempre più sfruttata
e sempre meno presa in considerazione, che non si riconosce più
nelle istituzioni.
Quella del centro sociale il molino è una lunga storia, un
percorso costruito e vissuto intensamente da una moltitudine di
persone che dell’autogestione ha fatto la sua lotta quotidiana,
che ha scelto di stare dall’altra parte della barricata, che
è considerata “illegale” perché crede
nel rispetto dei diritti,nella solidarietà tra popoli e individui
e nella giustizia sociale, che ormai non fanno più parte
delle regole stabilite “democraticamente”.
Se l’esercizio della propria libertà e la partecipazione
portano a quello a cui abbiamo assistito il 15 dicembre, se seguire
il dialogo e cercare soluzioni attraverso trattative con il potere
stabilito significa restare nella precarietà dopo 7 anni
di esistenza, evidentemente noi non ci stiamo.
Oggi più che mai ti invitiamo a voler riflettere seriamente
sul sistema attuale e sull’importanza della possibilità
di autodeterminarsi ed autorganizzarsi non lasciando agli attori
che ti abbiamo descritto prima la facoltà di rovinarti la
vita.
Il nostro progetto di autogestione va ben al di là del luogo
dove metterlo in atto, dei problemi di logistica, di leggi edilizie
e di permessi per mescere: quest’esperienza è una presa
di coscienza, si basa sulla critica della società attuale,
è un modo di interpretare la realtà e di viverla diversamente,
per la costruzione di un mondo migliore.
Questa
è la storia che ti volevamo raccontare, è una storia
antica, che parte dai soprusi, si trasforma in rabbia e diventa
lotta…
QUE
SE VAYAN TODOS!!!
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