Comunicato
su Camenish e i fatti di Muralto
MARCO LIBERO, LIBERI TUTTI.
Nel
1979, Marco Camenisch, ecologista radicale, viene arrestato, con
una pena esageratamente dura (10 anni), dopo alcuni sabotaggi antinucleari.
La generazione sovversiva degli anni 70, a cui Marco appartiene,
ha saputo scuotere le fondamenta di un sistema autoritario rivendicando
la libertà e la gioia di vivere per ogni abitante del pianeta.
È una generazione che, avendo osato dare l’assalto
al cielo, ha duramente pagato la sua rivolta con anni di carcere,
annientamento fisico, esilio…
Da
lunedì 10 maggio a venerdì 4 giugno avrà luogo
il processo contro l’attivista politico per i fatti di Regensdorf
(evasione con altri 5 detenuti; una guardia carceraria è
uccisa dal gruppo dove non si trovava Marco) e per la sparatoria
del ’89 a Brusio/GR (con unici indizi la presenza di Marco
sul luogo). Una nuova celebrazione di tutti i vecchi processi, senza
possibilità di lettura degli atti da parte dei testimoni,
voluto dalla magistrato Claudia Wiederkehr figlia di un dirigente
di una multinazionale che subì un sabotaggio da parte di
Marco.
Nonostante la chiara rivendicazione politica il giudice che presiederà
la corte ha già dichiarato che non si tratta di un processo
politico “dimenticando” che, il contesto nel quale l’attivista
antinucleare agiva, era parte di un grande movimento popolare contro
le nocive politiche energetiche nazionali e non solo. Infatti la
pena esemplare inflittagli dopo il sabotaggio del traliccio e della
centrale nucleare doveva essere dissuasiva per tutto il movimento.
In
un’inaccettabile, pericolosa situazione di condanna a qualsiasi
forma di resistenza all’attuale sistema neoliberista, l’unica
arma a nostra disposizione rimane quella della solidarietà
internazionale.
In questo senso si è svolta sabato una manifestazione di
sostegno a Zurigo, dove almeno 150 attivisti sono stati duramente
repressi dall’intervento delle forze armate. Contrariamente
alle dichiarazioni di polizia e dei mass media ufficiali, denunciamo
l’intervento provocatorio, finalizzato probabilmente all’ulteriore
schedatura e arresto di attivisti antiglobalizzazione neoliberista,
durante un pacifico e rumoroso corteo di denuncia.
D’altronde
non ci stupiamo! Negli ultimi anni viviamo quotidianamente una costante
escalation repressiva non solo contro chi si oppone al sistema,
ma anche verso coloro che rendono evidente il crollo dell’attuale
società capitalista, siano essi giovani, precari, immigrati,
studenti, senza casa,…
Gli sgomberi di case occupate e di centri sociali, i duri interventi
durante il WEF e il G8, i processi politici, le schedature sono
concrete testimonianze di una pericolosa e vergognosa svolta a destra
del governo elvetico e dei rispettivi cantoni.
Domenica sera a Muralto abbiamo avuto l’ennesima prova: durante
una tranquilla protesta di denuncia contro una nota catena multinazionale,
la polizia è intervenuta in maniera chiaramente sproporzionata.
Da sempre le proteste locarnesi contro questa catena sfruttatrice
si sono svolte nella calma ma la sola, inutile, presenza massiccia
di tutori della legalità ha provocato tensioni. Non era forse
meglio che indirizzassero il loro intervento contro la stessa ditta
imperialista alla quale, in 39 “ristoranti” su 54 controllati
sono state riscontrate infrazioni alle disposizioni legali concernenti
durata del lavoro e riposo?
La
costante repressione non ha cambiato e non cambierà lo spirito
di rivolta e il desiderio di cambiamento radicale contro questa
società tecnologica sempre più autoritaria e assolutista,
costruita su guerre infinite, genocidi di intere popolazioni, saccheggio
criminali di territori, sfruttamento indiscriminato, inquinamento
quotidiano, continue catastrofi ambientali, negazione dei diritti
civili individuali, tagli alle conquiste sociali e inasprimento
delle leggi migratorie.
La civiltà della morte non ci appartiene ed i padroni del
mondo, forti della loro democrazia, non potranno mai contare sui
nostri silenzi, né complicità, né rassegnazione.
LA
RASSEGNAZIONE È IL SUICIDIO QUOTIDIANO!
SOLIDARIETÀ AGLI ARRESTATI DI ZURIGO E MURALTO
TUTTI/E AL PROCESSO – INFO AZIONI:
http://www.indymedia.ch, http://www.freecamenisch.net/
libertariamente in lotta C.S.A. il Molino
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