IL
WEF È OVUNQUE, LA NOSTRA RESISTENZA PURE!
Armati fino ai denti, bandiamo i potenti! Con mestoli, pentole e
scolapasta, scendiamo in strada per dire basta!
…ovvero come sia fondamentale opporsi alle politiche neoliberiste
globali che uccidono ogni realtà locale!
Come ogni anno nel mese di gennaio la Confederazione Svizzera porge
gentilmente omaggio ai potenti del globo (membri dei consigli d’amministrazione,
top managers di industrie, capi di Stato, scienziati, capi redattori,
artisti e qualche rappresentante di ONG) concedendo a questa selezionata
élite l’onore di trovarsi a Davos dove potranno adottare
ulteriori piani di sfruttamento di persone e di risorse naturali.
Un incontro strettamente privato, blindato dalla presenza di quasi
10.000 poliziotti e militari pagati dal popolo, le cui decisioni,
prese inizialmente a livello globale, si abbattono su ogni realtà
locale.
Pensiamo alla privatizzazione dei beni pubblici (l’acqua su
tutti) e la conseguente stretta spartizione degli enormi profitti
generati, alle conquiste sociali messe in discussione perché
viste come un freno al profitto (rialzo dell’età di
pensionamento, abbassamento dei contributi per la disoccupazione,
affitti sempre più cari), ai continui tagli (sanità,
scuola) che ogni governo propone come unica soluzione per far quadrare
i bilanci, all’ulteriore sfruttamento della rete di trasporti
e degli scambi internazionali, incrementando notevolmente l’inquinamento,
a fini unicamente di profitto, ai licenziamenti di massa molto spesso
provocati dal fallimento di politiche industriali sconsiderate,
ai tempi di lavoro sempre più lunghi, senza infine tralasciare
la permanente politica guerrafondaia. Il tutto con il silenzioso
consenso dei mass media ufficiali che preferiscono strumentalizzare
alcune azioni dirette piuttosto che denunciare le malefatte dei
Signori del mondo.
Anche
per questi motivi ci opponiamo fermamente allo svolgimento di questo
incontro.
Se negli ultimi anni la resistenza era organizzata con una grande
manifestazione a Davos, peraltro sempre repressa e impedita dal
governo svizzero tramite l’intervento violento della polizia,
quest’anno si è voluto creare un coordinamento che,
dapprima localmente per poi spostarsi a Davos e Coira, agisce per
denunciare e impedire lo svolgimento del WEF. Si è cominciato
con Winterthur sabato scorso dove la polizia è intervenuta
selvaggiamente con gas, proiettili di gomma e lacrimogeni ancora
prima che la manifestazione partisse, si continuerà con Berna,
Langenthal, Friborgo e Burgdorf sabato 17, per passare alla giornata
di blocchi dei delegati di mercoledì 21 gennaio con la partecipazione
di un blocco “ticinese” aperto a tutti/e, per poi concludersi
con le manifestazioni di Coira e Davos di sabato 24 gennaio.
In
questo contesto di mobilitazione generale svizzera si inserisce
la manifestazione di denuncia “SCACCIA WEF” in programma
sabato 17 gennaio con partenza da Piazza Molino Nuovo alle 13.30
(pranzo dalle 12.00) per poi confluire nel centro cittadino e terminare
in piazza Cioccaro dove sarà proposto un gioco di ruolo che
farà provare direttamente sulla propria pelle come ci si
sente quando pochi possiedono tutto e tanti niente. Una manifestazione,
già proposta nel 2002, che si rifà sia alla tradizione
popolare ticinese che alla fine di gennaio scendeva in strada armato
di ogni oggetto in grado di provocare rumore per scacciare l’inverno,
sia ai recenti “cacerolazos” argentini dove una moltitudine
di persone protestava al grido di “che se ne vadano tutti”
riferito a politici corrotti e sfruttatori che hanno distrutto e
svenduto la propria economia nazionale, seguendo le ricette neoliberiste
imposte dal Fondo Monetario Internazionale.
Lo "SCACCIA WEF", con la discesa gioiosa, fantasiosa e
rumorosa del popolo delle pentole, vuole quindi essere l'occasione
per scacciare il WEF dalla Svizzera e dal mondo denunciando simbolicamente
le imprese e i governi che partecipano alla grande abbuffata globale.
Approfitteremo dell'avvicinarsi del carnevale, per travestirci dagli
infimi personaggi che popolano il mondo globalizzato: giullari di
corte, narcotrafficanti, banchieri, pagliacci, avvocati addetti
alle mazzette, militari, preti e chi più ne ha, ne metta,
dimostrando che almeno la fantasia non riusciranno mai a rubarcela.
Perché
in un mondo dove un sesto dell’umanità vive in povertà
assoluta, dove un altro sesto lotta per assicurarsi un minimo di
sopravvivenza e dove giornalmente muoiono quasi 100.000 persone
di fame o delle sue conseguenze dirette, malgrado sia provato che
esista per tutti/e la possibilità di sfamarsi, protestare
e resistere con ogni mezzo possibile è legittimo e necessario.
Perché non dobbiamo comunque mai dimenticare che coloro che
praticano quotidianamente la vera violenza, scientificamente programmata,
sono coloro che affamano e impoveriscono il mondo intero.
E li puoi trovare dappertutto, anche dietro l’angolo di casa
tua!
WIPE
OUT WEF – RESISTENZA
Anti
WTO - Ticino
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