Sullo
scacciaWef e sui ricatti del Municipio
Su questa manifestazione si è scritto e parlato molto, spesso
a sproposito. Il diritto a manifestare è inalienabile. Esso
è strumento fondamentale che permette di dar voce ad un'idea
che non gode del privilegio dell'attenzione dei media, come invece
gli autoproclamatisi "leader globali" riuniti a Davos.
La manifestazione contro il vertice di Davos si sarebbe tenuta indipendentemente
dal fatto che esista o meno uno spazio sociale autogestito.
Naturalmente
è impensabile barattare il diritto a manifestare con la sede
di un centro sociale, attitudine ricattatoria tenuta dal Municipio
nei nostri confronti, che mischia e confonde le trattative in corso
con il CSOA per una sede definitiva e l'autorizzazione a svolgere
una manifestazione (ciò che dovrebbe essere un diritto costituzionalmente
garantito).
La
tensione venutasi a creare da un Municipio che fa fatica a riconoscere
il diritto di manifestare e la "sete di scontri" dei media
di massa, perché fanno audience, sono sicuramente controproducenti.
La
manifestazione contro il WEF sarà gioiosa, allegorica e fantasiosa.
Sarà una contaminazione fra una traduzione popolare locale,
ovvero lo "scaccia inverno" ed un esempio globale di rivolta
popolare come i "cacerolaso" del popolo argentino, per
cacciare via i politici corrotti dal neoliberismo.
Invitiamo quindi tutte/i a partecipare alla manifestazione con uno
spirito festoso, ma determinato per protestare contro i "global
leaders" e le loro decisioni.
Anti
wto-Ticino
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