SOLIDARIETÀ
AL PERIODO DI GESTIONE SPERIMENTALE DI LOCARNO
Il
C.S.O.A il Molino saluta con grande gioia la nascita di un centro
sociale autogestito a Locarno. L’iniziativa di coloro che
nel locarnese si sono riappropriati di spazi fisici per restituirli
alla società, per sperimentare luoghi di socialità
diversi da quelli gestiti con il solo fine della mercificazione
dei rapporti umani, per proporre un’alternativa ai non luoghi
del consumo sfrenato, non può che essere un buon segnale.
Oltre 30 anni di richieste, di progetti mai considerati seriamente,
hanno portato ad un’occupazione per un periodo di gestione
sperimentale.
Un’occupazione
che rimane l’unica strada per un movimento determinato e pur
sempre aperto al dialogo, nonostante la continua presa in giro fatta
da rinvii, mancate promesse e proposte ridicole di spazi disponibili.
Con rammarico constatiamo la perseverante cecità delle autorità
politiche che non sono in grado di cogliere l’importanza dell’opportunità
offerta. I Centri Sociali Autogestiti, luoghi d’incontro nei
quali si cresce senza delegare la gestione del potere, dovrebbero
essere tra le priorità di una qualsiasi comunità territoriale,
in particolar modo in una società sempre più individualista
e malata come quella attuale. Inoltre, nel contesto locarnese, nel
quale vi è un conflitto evidente tra giovani e istituzioni,
è completamente miope non cogliere l’importanza dell’esistenza
di una tale esperienza. La minaccia di un ulteriore repressione
ai danni del movimento legato all’autogestione con lo sgombero
immediato, il taglio dell’acqua e dell’elettricità
dimostrano l’atteggiamento di chiusura del Municipio di Locarno
e la volontà di voler risolvere la faccenda con la sola forza
di polizia, dimenticandosi le disastrose esperienze passate (vedi
Tassino e sgombero del Maglio).
Ci chiediamo fino a quando il Municipio di Locarno potrà
continuare a negare l’esigenza di spazi di questo tipo e se
si assumerà la responsabilità politica di aggravare
ulteriormente la tensione esistente nella regione, criminalizzando
un movimento sociale propositivo come Lokarno Autogestita. Non sarà
con la politica di repressione, come la storia umana dovrebbe insegnare,
che nasceranno delle buone soluzioni.
Da parte nostra crediamo fermamente che alla logica repressiva del
controllo sociale, fatto di divieti, telecamere e più poliziotti,
debba prevalere una logica di risposte concrete di spazi di socialità,
come ad esempio quello proposto dal collettivo locarnese.
Invitiamo tutti gli individui ed organizzazioni dotati di sensibilità
sociale nel capire l’importanza dell’esistenza di spazi
autogestiti, a dimostrare solidarietà e a mobilitarsi a difesa
dello spazio liberato da Lokarno Autogestita.
Saluti
libertari,
C.S.O.A il Molino
Maggiori info: indymedia.ch
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