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30 agosto 2004
 

SOLIDARIETÀ AL PERIODO DI GESTIONE SPERIMENTALE DI LOCARNO

Il C.S.O.A il Molino saluta con grande gioia la nascita di un centro sociale autogestito a Locarno. L’iniziativa di coloro che nel locarnese si sono riappropriati di spazi fisici per restituirli alla società, per sperimentare luoghi di socialità diversi da quelli gestiti con il solo fine della mercificazione dei rapporti umani, per proporre un’alternativa ai non luoghi del consumo sfrenato, non può che essere un buon segnale. Oltre 30 anni di richieste, di progetti mai considerati seriamente, hanno portato ad un’occupazione per un periodo di gestione sperimentale.

Un’occupazione che rimane l’unica strada per un movimento determinato e pur sempre aperto al dialogo, nonostante la continua presa in giro fatta da rinvii, mancate promesse e proposte ridicole di spazi disponibili.
Con rammarico constatiamo la perseverante cecità delle autorità politiche che non sono in grado di cogliere l’importanza dell’opportunità offerta. I Centri Sociali Autogestiti, luoghi d’incontro nei quali si cresce senza delegare la gestione del potere, dovrebbero essere tra le priorità di una qualsiasi comunità territoriale, in particolar modo in una società sempre più individualista e malata come quella attuale. Inoltre, nel contesto locarnese, nel quale vi è un conflitto evidente tra giovani e istituzioni, è completamente miope non cogliere l’importanza dell’esistenza di una tale esperienza. La minaccia di un ulteriore repressione ai danni del movimento legato all’autogestione con lo sgombero immediato, il taglio dell’acqua e dell’elettricità dimostrano l’atteggiamento di chiusura del Municipio di Locarno e la volontà di voler risolvere la faccenda con la sola forza di polizia, dimenticandosi le disastrose esperienze passate (vedi Tassino e sgombero del Maglio).
Ci chiediamo fino a quando il Municipio di Locarno potrà continuare a negare l’esigenza di spazi di questo tipo e se si assumerà la responsabilità politica di aggravare ulteriormente la tensione esistente nella regione, criminalizzando un movimento sociale propositivo come Lokarno Autogestita. Non sarà con la politica di repressione, come la storia umana dovrebbe insegnare, che nasceranno delle buone soluzioni.
Da parte nostra crediamo fermamente che alla logica repressiva del controllo sociale, fatto di divieti, telecamere e più poliziotti, debba prevalere una logica di risposte concrete di spazi di socialità, come ad esempio quello proposto dal collettivo locarnese.
Invitiamo tutti gli individui ed organizzazioni dotati di sensibilità sociale nel capire l’importanza dell’esistenza di spazi autogestiti, a dimostrare solidarietà e a mobilitarsi a difesa dello spazio liberato da Lokarno Autogestita.

Saluti libertari,
C.S.O.A il Molino

Maggiori info: indymedia.ch