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5 ottobre 2004
 

Comunicato sulla presenza Svizzera in Palestina

Vi informiamo che da oggi 16 svizzeri, tra i quali 7 ticinesi, si trovano in Palestina, all'interno dei Territori Occupati, nel contesto di una missione civile internazionale, organizzata dal collettivo Urgence Palestine di Ginevra. La durata della missione è di 15 giorni. Scopo della missione è osservare e redigere rapporti alfine di informare l'opinione pubblica internazionale, svizzera e ticinese sullo stato attuale della popolazione civile nei Territori soggetti all'occupazione dell'esercito israeliano. Durante la missione porteranno il loro sostegno diretto, sostenendo i contadini palestinesi nella raccolta delle olive, duramente ostacolata dalle autorità israeliane. Inoltre verranno osservati e denunciati i lavori di costruzione del Muro israeliano che, oltre a sottrarre nuove terre alla popolazione palestinese in palese violazione con tutti gli accordi precedenti, implica ulteriori sofferenze alla popolazione residente. Infine, verranno stabiliti contatti con diverse organizzazioni non governative palestinesi ed israeliane che lavorano per una soluzione equa e giusta del conflitto in corso.

CSA il Molino



La 14ma missione civile di Pace in Palestina, organizzata dal Collectif Urgence Palestine di Ginevra, unitamente ad alcuni militanti del Centro Sociale Autogestito il Molino di Lugano, si trova in questo momento a Ramallah.

Con orrore viviamo le notizie dei crimini contro l’umanita che si stanno perpetrando in queste ore a pochi chilometri da noi, nella Striscia di Gaza.

Denunciamo e stigmatizziamo l’operato del governo israeliano che, per mezzo del suo esercito, ha finora gia’ ucciso 80 persone.

Nessun organismo internazionale, come nessun governo si e finora pronunciato chiaramente contro questa ennesima aggressione verso i civili palestinesi, che gia devono quotidianamente confrontarsi con l’umiliazione del muro dell’apartheid, rendendosi cosi di fatto complici di questo orrore.

La striscia di Gaza e ormai il piu grande ghetto esistente oggi. Secondo quanto ci dicono le stesse organizzazioni non governative arabo/ebraiche, la propaganda israeliana considera che tutti gli abitanti di Gaza non siano esseri umani, ma terroristi. Noi ci opponiamo con forza a questa logica. Il nostro governo vuole fare altrettanto, o vuole rendersi anch’esso complice con il suo silenzio, di questa tragedia?

Esigiamo che il Consiglio Federale prenda finalmente una posizione chiara in favore della pace, applicando delle sanzioni economiche contro lo stato di Israele, responsabile di apartheid e di crimini di guerra, e di mettere fine alla collaborazione con il suo esercito, fino a che le convenzioni di Ginevra e le innumeroveli risoluzioni dell’ONU, regolarmente violate da Israele, vengano finalmente rispettate.

Urgence Palestine & militanti molino

 

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