Lettera aperta
al municipio di Lugano mercoledì 29 ottobre '97

 

Quello che per noi é solo un modo di parlare sincero, é stato strumentalizzato ad arte per evitare un incontro alla presenza della stampa.

Perché riteniamo indispensabile la presenza dei media nei prossimi incontri?

 

Lo scorso gennaio, 4 rappresentanti del "gruppo progetto Termica" (progetto a cui hanno preso parte diversi gruppi giovanili e non, del luganese) vengono ascoltati dalla commissione comunale (presidente E.Pelli, vice presidente G.Salvadé ) incaricata di valutare le "idee" in concorso per l'utilizzo dell'edificio ex centrale Termica.

Nonostante vengano illustrati chiaramente i contenuti e si risponda esaustivamente ai quesiti posti dai commissari, il lavoro di mesi viene distrutto da giudizi menzogneri dei quali si fanno portavoce i sopracitati municipali, titolari rispettivamente del dicastero territorio e dicastero cultura della città. Citiamo:

Pelli -"...abbiamo bocciato il progetto dei giovani poiché é mancato un referente capace di spiegare il progetto presentato. Non abbiamo avuto una buona impressione da chi si é presentato..." ;

Salvadé -"...i quattro giovani presentatisi non erano a conoscenza dell'incarto e non in grado di rispondere alle domande...".

Più "sincero" il sindaco Giudici -"...la Termica é un gioiello troppo prezioso per un numero così ristretto di giovani...".

Se all'incontro fosse stata presente la stampa, non sarebbe stato possibile liquidare una così approfondita elaborazione con false affermazioni pubbliche.

Sottolineamo che questo é stato l'unico incontro con l'autorità luganese. Da qui la nostra sfiducia nei confronti di un'incontro a porte chiuse che avrebbe visto protagonisti gli stessi municipali.

Certo se il dialogo fosse stato sincero e costruttivo non si sarebbe resa necessaria la richiesta della presenza dei media.

Purtroppo negli ultimi mesi di trattative, solo l'autorità cantonale ha saputo dimostrare un atteggiamento propositivo nei confronti del movimento dell'autogestione.

La commissione cerca, frutto degli accordi per la restituzione degli stabili ex molini Bernasconi, é un chiaro esempio d'impegni non mantenuti.

La costituzione di quest'ultima, annunciata come imminente per ben tre volte non è mai avvenuta e probabilmente mai avverrà. La responsabilità di tale situazione è a carico dell'autorità luganese che non ha mai preso in considerazione la possibilità di individuare una sede definitiva.

Ribadiamo la nostra disponibilità ad un incontro pubblico con l'esecutivo cittadino atto ad individuare la sede definitiva del Centro Sociale Autogestito.

Sinceri saluti libertari.