C O M U N I C A T O S T A M P A
Il 6 giugno '97 un incendio, palesemente doloso, inceneriva buona parte degli spazi adibiti ad attività sociali e culturali del CSOA il Molino di Viganello. L' attentato , "annunciato", é stato evidente frutto di una campagna denigratoria e minacciosa orchestrata ad arte tanto da politici interessati e di parte quanto da privati cittadini autoproclamatisi difensori dell' ordine pubblico. Senza dimenticare l' impegno costante dei media nel loro informare in modo sommario e superficiale su quanto rappresentava, e rappresenta tuttora, l'esperienza dell'autogestione.
Ad un anno di distanza prendiamo visione dei frutti scaturiti dalle indagini svolte dalla polizia cantonale, la quale non é riuscita a dare un nome a esecutori e mandanti di questa tentata strage. Unico risultato un voluminoso dossier nel quale trovano spazio improbabili piste, ricordiamo la piu' ridicola che fa riferimento a fantomatici dissidi interni , trascurando incredibilmente fatti di dominio pubbblico vedi dichiarazioni tv del comitato fondatore dell' asssociazione ARDOS per bocca di un loro portavoce.
E che dire inoltre dell'inquietante minaccia ( qui allegata) contenente espliciti riferimenti alla questione Molino nel quale si paventava l'intento di mettere in atto attentati dinamitardi il giorno precedente l'incendio ?
Alla luce di questi elementi poniamo alcuni interrogativi alle autorità:
- per quale motivo non sono state esegiute le indagini di rito, interrogatori e perquisizioni nei confronti di personaggi che pubblicamente hanno espresso intenzioni violente ai danni del CSOA Molino?
- non era forse il caso di allertare gli occupanti di una possibile azione violenta?
L' operato delle autorità suscita molte perplessità poiché le stesse non hanno valutato con la dovuta professionalità i chiari segnali che lasciavano presagire quanto poi di fatto accaduto. Tanto a livello preventivo quanto sul piano delle indagini.
Dinnanzi a cosi' importanti aspetti oscuri invitiamo le autorità, in particolare la procuratrice Rosa Item, a fornire pubblicamente chiarimenti esaustivi relativi al caso. Differentemente si avrebbe ragione di credere in una tacita compiacenza delle autorità nei confronti di un gesto estremamente grave, che una società che si definisce civile non puo' in nesun modo accettare.
Forse la conduzione delle indagini e di conseguenza il risultato delle stesse sarebbero stati di altra natura nel caso in cui vi fossero state delle vittime.
CSOA il Molino