COMUNICATO STAMPA DEL 7 APRILE 1998

Dopo la manifestazione cui hanno partecipato più di mille persone intesa a scongiurare uno sgombero previsto per il 31 di marzo e per sottolineare l'esigenza sociale di un centro autogestito, molte sono state le prese di posizione da parte delle diverse autorità politiche.

La nota positiva è costituita dal fatto che la questione dell'autogestione sia riproposta quale tematica politica, piuttosto che limitata ad un problema di ordine pubblico, anche se la situazione attuale appare ancora molto confusa.

Quale contributo ad una discussione costruttiva ci preme sottolineare i principi fondamentali su cui si basa l'esperienza dell'autogestione.

Autogestione - autonomia decisionale

Parallelamente all'esigenza di spazio, vi è l'esigenza di socialità, collettività, solidarietà e comunità.

Dopo un anno e mezzo di esperienza siamo giunti alla conclusione che è indispensabile che l'autogestione sia sinonimo di autonomia decisionale. Dobbiamo avere la certezza che ciò avvenga rispettando la libertà di pensiero, di autodeterminazione della struttura organizzativa e di autofinanziamento che ci hanno sempre contraddistinto.

Autogestione - autofinanziamento

Il Centro Sociale non ha alcuno scopo di lucro; infatti tutte le entrate vengono reinvestite per il funzionamento delle attività sociali del Centro stesso, oltre che ad azioni di solidarietà internazionale (ad esempio: padrinato di un bambino tibetano, sostegno alle comunità indigene-zapatiste del Chiapas, aiuto ai parenti dei detenuti politici peruviani, ecc.…).

Ciò è reso possibile dal fondamentale apporto di lavoro volontario.

Ribadiamo che il concetto stesso di autogestione esclude ogni tipo di finanziamento istituzionale o partitico. Ciò é volto a mantenere la propria autonomia economica e politica ed a aggregare nel volontariato svariate realtà individuali, sviluppando una funzione sociale. La concezione di volontariato nel Centro Sociale si contrappone all'ideologia individualista volta al guadagno personale a discapito della collettività tanto in voga nella società attuale

Autogestione- responsabilità collettiva

La struttura stessa del Centro Sociale esclude l'assunzione di responsabilità, quindi di potere, da parte di singoli o gruppi di persone. Unico organo decisionale del C.S è l'Assemblea, momento di confronto di una realtà molto eterogenea la cui affidabilità è comprovata da oltre un anno e mezzo di autogestione.

Precisato quanto sopra ribadiamo che la struttura destinata ad accogliere definitivamente le attività del Centro Sociale deve rispondere alle caratteristiche già descritte sufficientemente, avvallate dalla commissione Martinoni e sottoscritta oltre che dal Centro Sociale stesso anche dai rappresentanti cantonali e comunali.

In particolar modo deve essere ubicata nel tessuto urbano ed essere sufficientemente grande per accogliere le svariate attività che il Centro Sociale propone .

Ogni concreta iniziativa che proceda in questo senso non può che essere ben accolta e presa seriamente in considerazione da parte dell'assemblea del Molino.

Saluti libertari

                                                       L'ASSEMBLEA DEL C.S.O.A IL MOLINO