Viganello, 8 giugno 1997



Incendio al Molino, un atto criminale annunciato



Sabato mattina verso le 2.30, un incendio di origine dolosa, ha distrutto parzialmente il centro sociale.

Questo gesto criminale e' stato preceduto da una campagna intimidatoria messa in atto da piu' parti.

Da un lato va sottolineato che l'associazione Ardos ha nei giorni scorsi proferito pesanti minacce nei confronti del Molino, in particolare in un comunicato ripreso dai principali quotidiani, il giorno venerdi' 30 maggio, la suddetta associazione affermava che: avrebbe ritenuto il Consiglio di Stato responsabile per qualsiasi incidente, rappresaglia o altra spiacevole situazione che dovesse verificarsi dentro o fuori dal Molino.

D'altro canto vi é da segnalare che venerdi' 6 giugno, sono state trasmesse a tre diversi uffici postali del luganese, 5 lettere anonime in cui si annunciava lo scoppio di una bomba al centro studi di Trevano, vista l'inefficienza della polizia nell'affrontare la questione dello sgombero del centro sociale di viganello.

Se la scuola di Trevano e' stata celermente evacuata, nessuno, ne polizia ne le autorita' politiche, ha pensato di avvisare gli occupanti della situazione di pericolo venutasi a creare.

Altrettanto preoccupanti sono state le dichiarazioni del sindaco di Viganello, Macchi, che ha qualificato questo gesto criminale come una bravata compiuta dagli stessi occupanti.

Dobbiamo anche precisare che solo parte degli estintori messi a disposizione pochi mesi fa dal comune di Viganello erano funzionanti....

L'assemblea degli occupanti riunitasi sabato 7 giugno, si é conclusa con una manifestazione spontanea.

Per venerdi' 13 giugno é indetta una manifestazione per protestare contro la violenza e contro l'intolleranza, con ritrovo al Molino alle 19.00 per la cena e partenza per piazza riforma alle 20.30 circa.

GLI OCCUPANTI