LUGANO, 21 MAGGIO 1998

EMERGENZA A GINEVRA

Denunciamo la grave situazione di repressione presentatasi a Ginevra fin da prima della manifestazione di sabato 16 maggio 98. L'obiettivo era di limitare la partecipazione massiccia prevista alle mobilitazioni contro l'Omc con l'utilizzo di qualsiasi mezzo.

Infatti un gruppo di oltre 200 tedeschi é stato fermato in Svizzera e in seguito espulso; 40 persone provenienti dall'Italia hanno subito la stessa sorte.

Dopo la manifestazione un ingente dispiegamento di forze di polizia ha attuato parecchi fermi sulla base di un non precisato identikit standard dell'autonomo (gente fermata senza alcun motivo per un minimo di 10 ore, schedati, fotografati dall'Interpol, presa di impronte digitali, impossibilità di telefonare, tutte pratiche al di fuori della legalità).

La polizia fornisce informazioni sui fermi e gli arrestati volutamente imprecise per coprire le loro azioni completamente illegali.

Un ticinese é stato fermato lunedi pomeriggio appena giunto a Ginevra dal Ticino (ci sono 30 persone pronte a testimoniare che non era presente ne sabato ne domenica) e trattenuto senza alcun motivo fino a mercoledi.

Anche 2 compagni del Centro Sociale il Molino sono tuttora imprigionati senza delle prove precise ma con un accusa specifica: sommossa.Essi rifiutano di mangiare per contestare l'atteggiamento della polizia nei loro confronti. Non sappiamo dirvi se lo sciopero della fame sia limitato ai compagni del Molino o se sia estesa a tutti/e i/le compagni/e arrestati.

Nelle ultime ore sono usciti dagli organi di polizia delle cifre sugli ultimi arresti:

Sono state fermate 287 persone di cui 137 rilasciate, tra queste 32 sono state espulse dalla Svizzera.

Secondo i compagni a Ginevra i fermati risultano invece essere circa 400, gli espulsi dalla Svizzera non 32 bensì circa 100.

Venerdi 22 maggio 118 persone andranno davanti al giudice e verranno condannati probabilmente per sommossa, 40 le persone picchiate di cui 10 ricoverate in ospedale sotto stretta sorveglianza della polizia.

La situazione é molto grave le forze dell'ordine fermano ed arrestano chiunque in mezzo la strada senza possibilità di avvisare i propri famigliari o il proprio avvocato,

la polizia sta agendo nella più completa illegalità. Abbiamo notizie di persone picchiate, intimidite e minacciate di venir trattenute per altri 8 giorni in prigione se non collaborano, non viene permesso ad un medico di visitare le persone picchiate dagli agenti di polizia. I fermi e gli arresti sono fatti a caso senza alcuna prova, l'obiettivo importante é catturare più gente possibile.

La repressione effettuata con calcolo dalle autorità elvetiche risulta evidente anche dalla presenza di polizia di tutti i cantoni svizzeri, compresa quella ticinese.

A tale riguardo ci chiediamo che ruolo abbiano nelle gravi violazioni attuate in questi giorni a Ginevra.

Viste le illegalità della polizia e delle autorità elvetiche, chiediamo la liberazione e l'assoluzione dagli infondati atti d'accusa di tutti i compagni e le compagne ancora in prigione.

Ci permettiamo inoltre di chiedere la costituzione di una commissione d'inchiesta non governativa col fine di indagare sui gravi sopprusi compiuti dalla polizia.

SALUTI LIBERTARI CSOA IL MOLINO