4 settembre 1999
L’ALTRA FACCIA
DEL SAN CARLINO..
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Programmi occupazionali e Dumping salariale

" Senza i programmi occupazionali non si sarebbe costruito il San Carlino " L’affermazione di Botta la dice lunga sui motivi per i quali l’Università della Svizzera Italiana con la complicità del cantone e delle autorità luganesi, ha deciso di far capo ai programmi occupazionali (POT) L’obiettivo : risparmiare sulla pelle dei disoccupati. I programmi occupazionali dovrebbero in effetti servire al reinserimento e alla formazione di chi il lavoro non ce l’ha più. In realtà sono una truffa legalizzata. Essi propongono salari di gran lunga inferiori ai contratti collettivi, introducendo quindi sul mercato manodopera a buon mercato, concorenziale, spingendo inevitabilmente i salari di tutta la categoria verso il basso. I POT costituiscono, inoltre, una truffa poiché obbligano il disoccupato a lavorare pagando i contributi disoccupazione senza poi avere il diritto di percepirla. Da gennaio, poi, i beneficiari dei POT non riceveranno neanche più un salario, ma solo le indennità giornaliere, indennità più basse in generale dei salari percepiti attualmente. Il dumping salariale sarà ancora più importante.

Rivendichiamo l’abolizione dei programmi occupazionali, il rispetto dei contratti collettivi ed un minimo salariale di franchi 3.000.- per tutti !

Problemi ambientali

Oltre ai tre tigli abbattuti per sistemare la gru che installava la cupoletta, sono stati utilizzati 300 chilometri di superficie di taglio e sono stati impiegati 400 metri cubi di legna. Le assi sono state verniciate con vernici tossiche, successivamente finite nel lago, le cui acque sono state inquinate. Non osiamo immaginare l’impatto ambientale se decidessero di bruciare il San Carlino come preventivato…

L’architetto

Nuovamente si è assistito ad una autocelebrazione dell’architetto " faso tuto mi " Mario Botta. Naturalmente in Ticino è inutile organizzare dei concorsi pubblici o discutere sull’opportunità di tali opere " Botta dixit ".
Ottima idea dell’Università della Svizzera Italiana per incoraggiare i giovani architetti emergenti…

San Carlo Borromeo

Diventato Cardinale dell’arcidiocesi di Milano grazie a suo zio, papa Pio IV, si è subito prodigato nella lotta contro il male : mandava a soggiornare nelle sue carceri o al rogo centinaia di persone considerate eretiche, streghe o immorali di costumi.
Le inceneriva singolarmente o a gruppi ed il procedimento da lui preferito era l’utilizzo di legna verde, che consumandosi lentamente, prolungava l’agonia dei condannati. Questo è il personaggio per cui il Borromini ha costruito la chiesa.
Sicuramente ne valeva la pena costruirne un’altra, seppur effimera…
La cultura effimera Il signor Giudici, da vent’anni sindaco di Lugano, avrebbe dovuto cercare di salvare il patrimonio culturale e storico della città, invece di favorire la speculazione edilizia che l’ha demolita senza alcun ritegno. E’ inutile investire 3 milioni in una costruzione che deve durare al massimo un anno, quando non si è capaci di salvare la facciata del Palace o la masseria Bizzozero, ultima testimonianza della vita rurale che caratterizzava Lugano all’inizio del secolo. Giudici preferisce investire 1.8 milioni per i cumbal e lo sbarco dei cisalpini (una rappresentazione a cui hanno partecipato praticamente solo i familiari delle comparse).

Il sindaco preferisce spendere oltre tre milioni per un San Carlino destinato a bruciare dopo un anno. Con questi soldi si sarebbe potuto attivare una politica culturale volta a dei progetti duraturi, a beneficio di tutta la cittadinanza.

Ad esempio, oltre a salvaguardare il poco che resta del patrimonio storico-culturale di Lugano, con queste cifre si sarebbe potuto anche risanare gli ex-Molini Bernasconi, adibirlo a Centro sociale e si può scommettere che sarebbe durato ben più di vent’anni, per la gioia di diverse migliaia di cittadini.
Ma per questo sindaco, che mira a raggiungere i 24 anni di potere, la cultura è interessante solo se significa bussiness immediato.

Se i cittadini rieleggerano nuovamente Giudici, chissa quale altra " brillante opera " l’anno prossimo verrà costruita.

Nel 1998 : 1.8 milioni per i Cumbal !

Nel 1999 : 3 milioni per il San Carlino !

Nel 2000 : 5 milioni per la riproduzione di San Pietro per il Giubileo ?

E tutto ciò grazie a te, cittadino contribuente !

C.S.O.A Il MOLINO

Movimento politico Solidarietà

Adesioni : Verdi

Circolo Carlo Vanza

Fantasma del Mattirolo