Martedì 16 settembre 2002
COMUNICATO STAMPA


D
opo la pausa estiva, il Centro Sociale Il Molino annuncia il ripristino delle attività culturali con una programmazione settembre-novembre a dir poco eccezionale.

Negli ultimi mesi le diffamanti propagande pre-elettorali anti Molino, le minacce di sgombero e addirittura di autosospensioni istituzionali, non hanno fatto altro che dimostrare l'imperterrita mancanza di volontà politica di riconoscere il diritto all'autogestione e l'incompetenza delle autorità nell'attuare al più presto soluzioni volte a migliorare le condizioni dello stabile per la sicurezza degli utenti e per la quiete dei cittadini di Canobbio. Stabile assegnatoci 5 anni fa dal cantone, dopo l'incendio doloso che distrusse "I Molini" di Viganello, in attesa di uno spazio più adeguato.

Da parte nostra, abbiamo da tempo cercato di limitare il rumore, isolando il capannone per gli spettacoli musicali e teatrali, coi nostri mezzi finanziari e con un grande investimento di materiale ed energie; ma siamo da sempre a disposizione per altri eventuali interventi che permettano lo svolgersi delle attività senza arrecare disturbo. Infatti, abbiamo accettato di collaborare con l'ennesima commissione tecnica cantonale presentatasi lo scorso mese di maggio per studiare questi problemi, mentre è inaccettabile il seguente lungo silenzio estivo delle autorità cantonali che, pur dichiarando di riconoscere l'esistenza e l'importanza del centro sociale, si permettono di ordinarci all'ultimo momento l'interruzione fino a nuovo avviso delle attività culturali di forte richiamo.

Ripartiamo ancor più determinati malgrado i numerosi tentativi di chi ha interesse a denigrare il lavoro svolto negli anni dalle compagne e dai compagni che lavorano per passione (non per denaro!) anche per dare spazio alle numerose proposte culturali che non rientrano nell'offerta ufficiale, in quanto alternative alla logica del capitale, a cui anche Lugano e il Ticino si sono sottomesse. Ecco perché artisti locali e di tutto il mondo si esibiranno per i prossimi week-end sulla scena del Centro Sociale Il Molino, contribuendo a migliorarne la già grande notorietà, non solo sul piano politico ma anche su quello culturale. Non ce ne vogliano lorsignori del Consiglio di Stato se diamo inizio alle attività culturali già organizzate da mesi; capiranno che cultura significa vita ed espressione dell'essere? Un'eventuale repressione non servirebbe ad altro che a generare un blocco solo momentaneo e tensioni inutili e controproducenti, in quanto è impossibile annientare la libertà di pensiero e quindi la sua libera espressione.

Consapevoli della vostra disponibilità nel giungere ad un accordo che voi e il Municipio di Canobbio sembrate aver già concluso senza interpellarci, attendiamo da sempre una proposta valida per un ritorno repentino al tavolo delle trattative. E' inutile ricordarvi che se questo Centro Sociale si trova in una situazione d' "illegalità" è dovuto essenzialmente al rifiuto di dialogare da parte delle autorità cittadine (Lugano in primis) sulle proposte di tutti quei gruppi giovanili o meno che negli ultimi 20 anni hanno rivendicato l'apertura di spazi d'autogestione. Non un affronto quindi ma un confronto: il Molino è un laboratorio sempre in movimento dove nascono e si trasformano idee ed esperienze; lo dimostrano le migliaia di persone che passano ogni mese per vedere un teatro, un film o ascoltare buona musica, per cenare o bere qualcosa in compagnia ad un prezzo politico, leggere il materiale informativo nella nuova sala Info (aperitivo d'inaugurazione venerdì 20 settembre), comprare il caffè del commercio equo al fornitissimo "shop"senza essere attorniati da cartelloni pubblicitari, partecipare all'assemblea di gestione e politica, prendersi delle responsabilità nei vari gruppi di lavoro, nella consapevolezza che tutto funziona in autogestione, grazie all'impegno che ciascuno porta nella creazione di un mondo migliore di questo, in cui il diritto a una vita degna e autodeterminata non sia appannaggio di pochi.

Noi abbiamo sempre agito alla luce del sole e pensiamo che sia giunto da tempo per le autorità politiche ticinesi il momento di fare un passo storico nella misura in cui anche il Canton Ticino si allinea al resto della Svizzera e dei paesi sedicenti democratici nel riconoscere strutture di sperimentazione d'autogestione.

Agli spettatori, ai frequentatori e ai militanti del Centro Sociale Il Molino un augurio che questa programmazione possa soddisfarvi.
Apriamo la stagione all'insegna della cultura popolare multietnica con l'Etnofestival Molino che occuperà i due prossimi finesettimana (19/20-25/26 settembre).

Il Molino, simbolo delle culture di tutto il mondo, cibo indispensabile per nutrire le nostre vite di sogni, continuerà a produrre incontri, dibattiti, musica e socialità al fine di sovvertire l'ordine costituito da falsi burocrati senza fantasia.

Assemblea C.S.O.A. IL MOLINO