Le nuove iniziative del Gruppo per una Svizzera senza
esercito
Nel 1989 il Gruppo per una Svizzera senza esercito aveva lanciato la sua prima iniziativa
abolizionista, ottenendo un risultato sorprendente: più di un terzo dei votanti volevano
la scomparsa dell'esercito svizzero! Da allora sono cambiate molte cose nella politica
militare svizzera: riduzione degli effettivi, tendenza alla professionalizzazione,
investimenti ingenti per il rinnovamento del materiale bellico (vedi F/A 18),
ridefinizione dei ruoli dell'esercito e messa a fuoco delle nuove minacce"
interne ed esterne (tensioni sociali, migrazioni...).
La ristrutturazione in atto si iscrive in un processo di integrazione nella struttura
militare europea (e di fatto nella NATO). Il nuovo indirizzo piace a certi ambienti
progressisti", aperti", illuminati" e
democratici", ma rimane ripugnante per chi rifiuta una visione dei rapporti
sociali e internazionali fondata sulla violenza, la forza delle armi, la sopraffazione
militare. Per questo il GSse ha lanciato due iniziative popolari, tra cui una per
l'abolizione dell'esercito, che fanno parte di un solo progetto. Eccole riassunte in tre
frasi:
1 - La solidarietà crea la sicurezza: per un servizio civile volontario per la pace
(SCP). Il SCP contribuisce a impedire la violenza nei conflitti tra persone, gruppi
sociali e popoli. Le donne e gli uomini che si impegnano nel SCP collaborano con
organizzazioni locali, dentro e fuori la Svizzera, per far rispettare i diritti umani e
creare soluzioni civili ai conflitti violenti. Le attività del SCP sono decise da
organizzazioni che operano in favore della pace, dell'ambiente, delle donne, dei
paesi poveri".
2 - Per una politica di sicurezza credibile e una Svizzera senza esercito. L'esercito
svizzero è abolito. I suoi compiti civili passano alle autorità civili. La
Confederazione sostiene la riconversione civile degli impieghi legati all'esercito.
Eventuali progetti di partecipazione armata ad azioni internazionali di pace dovranno
essere sottoposti a votazione popolare.
Per arrivare a centomila, anche la tua insignificante firma ha un peso. Decisiva sarà la
votazione, ma una raccolta abbondante di firme è una premessa importante per il successo
delle iniziative (e costituisce anche un primo calcio - pacifico, simbolico, indolore, ma
pur sempre calcio - in culo al militarismo svizzero: nella speranza che arrivi il calcione
definitivo).
Puoi procurarti i formulari da firmare (rispedibili senza spese al GSse), direttamente
all'INFO-shop del C.S.O.A. il Molino" o scrivendo al Gruppo per una Svizzera
senza esercito, via Seminario 1, 6900 Lugano.