Il carcere
Il carcere : una realtà nascosta, che può far paura. Un luogo dove rinchiudere ciò
che può mettere in pericolo la società, un luogo forse un pò dimenticato perchè è
più comodo così. Avere una cieca fiducia nelle forze dell'ordine é un modo come un
altro per mettersi il cuore in pace, il buon cittadino che paga le tasse, paga per questo.
Io nel carcere ci sono entrata, come stagiaire operatrice sociale, e ho avuto modo di
conoscere, forse in maniera molto superficiale, questo micro-sistema. Nel carcere ci sono
persone, uomini e donne, che per un motivo o per l 'altro sono andati contro la legge, e
uomini e donne che sono incaricate di far rispettare questa legge. Questi ultimi sono sono
le persone nelle quali la popolazione riveste una grande fiducia, gli altri quelli di cui
la popolazione ha paura. Una divisa permette di distinguere i buoni dai cattivi. Ci sono
poi coloro che la divisa non la portano, come me, che rappresentano probabilmente un
elemento di disturbo. Buoni o cattivi ? La risposta non é facile da dare in un mondo come
il carcere dominato dai pregiudizi, dove si é abituati ad attribuire alle persone una
serie di caratteristiche solo in funzione dell 'apparenza.
Io ho dato fastidio alla Stampa : ho vissuto per un mese nel centro sociale e per le
guardie come per la polizia, e quindi purtroppo anche per la popolazione che il tempo per
riflettere con la propria testa non se lo da più, vivere in un centro sociale significa
essere la feccia della società. Nessuno si é dato la pena di chiedermi cosa mi poteva
dare il fatto di vivere in una comunità autogestita. Nessuno lo vuole sapere e io questa
la chiamo paura. Per la guardie é facile gestire il rapporto con i detenuti, un rapporto
di dominazione che non li obbliga mai a rimettere in questione il loro modo di pensare, i
loro valori e il loro stile di vita. Quando invece un elemento esterno al sistema vi entra
e li obbliga a rimettersi in questione é panico. Mi hanno detto che una persona come me
non dovrebbe poter fare dentro e fuori liberamente dalla prigione per ragioni di
sicurezza. Ma di che sicurezza stiamo parlando ? Non stiamo forse parlando della sicurezza
dell'io borioso di certe persone che portebbero veder crollare le loro certezze dal
momento in cui sono obbligati a farsi delle domande ? E troppo facile eliminare così
tutti i diversi che non si possono dominare.
La domanda che mi sono dovuta porre lavorando nel carcere é il ruolo che questo ha nella
nostra società. Di fronte a molte persone che ho avuto modo di conoscere mi sono chiesta
" Perché lui é qui ? Qual'é lo scopo della privazione della sua libertà ? ".
In molte occasioni l'unica risposta che ho potuto trovare é stata : per vendetta. Sono
convinta che molte persone che stanno scontando una pena, usciranno piene di rancore e non
sarà sicuramente questo rancore che li spingerà a comportarsi nel modo sperato. E se
anche lo faranno sarà solo per paura di dover rivivere l'esperienza dell'incarcerazione.
Cosa vuole la nostra società ? Far vivere tutti nel terrore di commettre uno sbaglio,
senza più permettere alla gente di elaborare certi valori, come la solidarietà, l'amore
e il rispetto perché il tempo per queste cose non c'é più ? Purtroppo credo di si,
credo che la prigione sia un'ottima copertura per il sistema. Chi é dentro é pericoloso
e quasi nessuno dal di fuori si azzarderebbe a dubitarne. Quando una persona finisce nelle
mani della legge diventa automaticamente un delinquente o un criminale. Un'etichetta in
più. Poco importa se una persona si é trovata costretta a commettere un reato, mi si
dirà che il giudice ne ha tenuto conto quando si é trattato di decidere della pena.( il
giudice é un essere umano come me e te, e ti posso garantire che non é un diploma
universitario che rende una persona in gamba ; ci sono forse più imbecilli
all'università che al di fuori, gente vuota che si ingozza di nozioni senza contesto
pratico per sentirsi esistere). Ma anche se la pena da scontare é di un solo giorno,
questo giorno basta per rendere un essere umano un galeotto. La polizia arresta senza
farsi troppe domande, spesso basta un'apparenza alternativa per attirare la loro
attenzione. Se poi non si ha un soldo in tasca si é già dei fuori- legge : la legge
stabilisce che chi circola senza quella che é ormai diventata la materia prima
nella nostra società può essere arrestato per vagabondaggio.
Brava Svizzera ...
Vorrei proporre a tutti una riflessione personale su quelle realtà che per comodità ci
vengono nascoste e che preferiamo ignorare. Se una persona fa qulcosa che danneggia altri,
privare questa persona della libertà è la migliore soluzione ? Non rispondiamo di si
solo perchè questo si ce l'hanno ficcato in testa fin da quando siamo nati. Riflettiamo,
usiamo quella parte di cervello che ancora non abbiamo venduto. Non sto proponendo di
aprire tutte le carceri, lo dico perchè magari qulcuno potrebbe fraintendermi, sto solo
cercando di ragionare per capire perchè siamo arrivati ad elaborare le istituzioni che
oggi guidano la nostra vita. Adesso ci sono imposte come un dato di fatto : chi va contro
la legge, finisce in galera. Prendiamo almeno qualche minuto per chiederci come mai
succede così.