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Questo è lo slogan che accompagna l'importante evento che vedrà unite l'anno prossimo tutte le donne del mondo. Per iniziativa della Fédération des femmes du Québec (FFQ), infatti, tra l'8 marzo ed il 14 ottobre del 2000 si svolgerà una marcia mondiale delle donne. L'idea fa seguito alla Marcia delle donne contro la povertà che ha avuto luogo in Québec nel 1995, e che aveva riscontrato un enorme successo. In quell'occasione la presenza di donne provenienti dai paesi del sud, la conferma che in tutto il mondo ci sono donne determinate a lottare per l'uguaglianza, lo sviluppo e la pace, e la conseguente volontà di coordinarsi all'insegna della solidarietà, hanno fomentato l'idea di una manifestazione a livello mondiale. Il progetto ha preso avvio con l'incontro internazionale preparatorio alla Marcia, che ha avuto luogo nell'ottobre 1998 a Montréal.
A luglio i gruppi di donne iscritti al progetto erano già più di 2000, in rappresentanza di 135 paesi del mondo. Il fatto che tante donne siano motivate a mobilitarsi e ad agire in nome della speranza, dell'uguaglianza, della pace e della democrazia, è emblema della situazione che vede le donne nella posizione di vittime rispetto alle politiche neoliberali. Molte donne subiscono inoltre la violazione dei loro diritti più elementari, sono quindi vittime di una violenza fisica e psicologica che impedisce loro, per esempio, di avere accesso agli studi e alla cittadinanza, di scegliere se avere o meno dei figli, di avere salari parificati a quelli degli uomini, e soprattutto di avere la possibilità di scegliere e di ribellarsi.
Queste donne hanno comunque la forza e l'iniziativa di lottare per vedere riconosciuti e rispettati i loro diritti, e lo fanno attraverso l'aggregazione in gruppi, in cooperative, in sindacati e in movimenti, ed ora, a livello planetario, attraverso questa marcia. La lotta alla povertà e alla violenza costituisce infatti il tema centrale di questa mobilitazione, che, attraverso le sue rivendicazioni, propone in questo senso anche delle alternative.

Fra queste rivendicazioni figurano:

  • l'eliminazione della povertà, da parte degli stati attraverso leggi e strategie

  • l'applicazione urgente di misure come la tassa Tobin, il rifiuto del progetto d'Accordo Multilaterale sugli Investimenti (AMI), l'investimento dello 0,7% del prodotto nazionale lordo dei paesi ricchi nell'aiuto ai paesi in via di sviluppo

  • l'annullamento del debito di tutti i paesi del terzo mondo

  • l'eliminazione della violenza, quindi che gli stati reclamino i diritti umani condannando ogni potere politico, religioso, economico o culturale che esercita un controllo sulla vita delle donne e delle bambine e denunciando i regimi che non rispettano i loro diritti fondamentali

  • che tutti gli stati mettano in opera delle politiche di disarmo, sia per quanto riguarda le armi classiche che le armi nucleari e biologiche

  • che sia adottata nel minor tempo possibile la possibilità di diritto d'asilo per le donne vittime di discriminazioni e di persecuzioni sessiste e/o di violenze sessuali

  • [come anche] per le persone vittime di discriminazioni e di persecuzione in ragione del loro orientamento sessuale
    (dal " Cahier des revendications " della Marcia mondiale delle donne del 2000).

Gli obiettivi che la Marcia si propone di raggiungere sono:

  • stimolare un vasto movimento di solidarietà dei gruppi di donne in modo che la Marcia costituisca un gesto d'affermazione delle donne del mondo ;

  • promuovere l'uguaglianza tra donne e uomini ;

  • mettere in primo piano le rivendicazioni e le alternative comuni ai movimenti delle donne del mondo attorno ai temi della povertà e della violenza fatta alle donne ;

  • portare i governi, detentori del potere decisionale e membri della società civile a sostenere e ad effettuare i cambiamenti che s'impongono per migliorare le condizioni e la qualità di vita delle donne del mondo ;

  • marcare l'entrata nel nuovo millennio e mostrare la determinazione delle donne, di ieri e di oggi, a cambiare il mondo.

Concretamente la Marcia delle donne prevede di attuare, a livello mondiale, la raccolta di milioni di firme di cartoline d'appoggio, un incontro mondiale di un mare di donne di tutte le origini a New York, un incontro europeo a Bruxelles, una copertura mediatica imponente, un aumento della sensibilità per quanto concerne la povertà e la violenza fatta alle donne e un rinforzo del movimento di solidarietà femminista internazionale. Verranno quindi realizzati incontri nazionali, marce da una parte all'altra di uno stato, marce simultanee di una giornata in diverse città o villaggi, ateliers di sensibilizzazione, teatri popolari, giornate di formazione, concorsi scolastici, esposizioni di fotografie o d'opere d'arte o animazione nelle strade o nei mercati, spettacoli popolari, gesti comuni (fare rumore o portare un simbolo), un'ora di sciopero, emissioni speciali alla radio, comporre canzoni, ecc.
Questo prenderà forma, all'interno di ogni paese e regione, con le rispettive sfumature della tradizione e delle realtà locali. Allo stesso modo alle principali rivendicazioni della Marcia mondiale, ne verranno aggiunte delle altre più specifiche alla situazione dei singoli paesi.

Il programma prevede, tra l'altro :

  • a partire da subito: la messa in atto di concentramenti nazionali

  • il 4 dicembre: un incontro nazionale a Berna per lavorare sull'identificazione delle rivendicazioni e azioni nazionali da porre ;

  • l'8 marzo 2000 : il lanciamento mediatico delle attività della Marcia ;

  • tra l'8 marzo e il 17 ottobre : una raccolta firme delle cartoline d'appoggio, attività d'educazione popolare e diverse azioni locali, nazionali e regionali ;

  • giugno 2000 : incontro internazionale di Beijing ;

  • 14 ottobre : incontro europeo a Bruxelles ;

  • 17 ottobre : incontro mondiale a New York.

Anche al Molino alcune compagne si sono riunite per organizzare degli eventi nell'ambito della marcia. Ad un gruppo iniziale di occupanti e militanti del centro sociale si sono presto aggiunte altre donne interessate a partecipare al coordinamento, perché le forze di molte compagne si rivelano necessarie e perché tutte le buone idee sono ben accette.
In un'ottica che rispecchi la nostra visione del progetto e la nostra modalità di agire e manifestare le nostre idee, abbiamo pensato azioni, rappresentazioni teatrali, metodi di divulgazione, ecc.
A tutte le interessate rivolgiamo quindi l'invito a partecipare alle riunioni, chiedendo ragguagli direttamente alle compagne del Molino.

Per maggiori informazioni potete anche visitare la pagina web dedicata alla Marcia mondiale delle donne del 2000, il cui indirizzo è il seguente : http://www.ffq.cq.ca/marche2000.
Il sito comprende tra l'altro il cahier completo delle rivendicazioni della Marcia e un documento d'informazione sui diritti delle lesbiche.
Esiste inoltre un documento video che il Groupe intervention vidéo ha realizzato durante l'incontro internazionale preparatorio dell'ottobre 1998. Potete consultare anche il loro sito, all'indirizzo : http://www.givideo.org.

L'INFANTA