Idee per un mondo migliore
Noi ora viviamo in un mondo dove le cose non vanno per niente bene. Il problema principale dalle nostre parti è purtroppo quello di fare soldi. Noi qua viviamo bene, abbiamo tutto, nessuno di noi potrà mai rendersi conto com'è morire di fame. Ma nel resto del mondo milioni di persone sono senza acqua potabile, senza cibo, senza casa. Possibile che non possiamo fare niente per cambiare questo stato di cose? Immaginiamo che ogni volta che una nazione spende soldi per l'esercito, quei soldi vengano impiegati nei Paesi più poveri per costruire dei pozzi, degli acquedotti, delle case o semplicemente per aiutare le popolazioni a coltivare la terra. Immaginiamo che ogni volta che paghiamo le tasse una parte di queste vengano destinate a progetti di sviluppo del Terzo Mondo. Immaginiamo di costruire una rete di scambi equi fra cooperative di produttori e di consumatori. Immaginiamo di pagare i prodotti del Terzo Mondo il loro giusto prezzo. Immaginiamo che i nostri governi la smettano di sostenere i dittatori in quei Paesi. Certo, sarebbe solo un inizio, perché per avere un mondo migliore bisognerebbe abolire tutti i governi e gestire i rapporti tra le persone senza intermediari al potere. Che ne dite, potrebbero essere queste delle soluzioni?
Petra Schrembs
IV FORUM DEL
MOVIMENTO LIBERTARIO SVIZZEROLo scorso 18 settembre ha avuto luogo a Lucerna la seduta preparatoria per il IV Forum anarchico in Svizzera. Alla riunione hanno preso parte compagne e compagni di realtà operanti a Losanna, Bienne, Lucerna e Zurigo. In primo luogo, è stato deciso che il IV Forum delle e degli anarchici in Svizzera si terrà durante il week-end del 14, 15 & 16 gennaio 2000 a Lucerna (dove? boh, il programma non lo dice, ma certamente lo sanno quelli dell'Infokiosque, Pl. du Bourg 4, Bienne). Tra i temi presentati all'ordine del giorno, mi sembra di particolare interesse quello del Censimento federale che si terrà l'anno venturo. Qualcuno di voi si ricorderà come in occasione dell'ultimo censimento nel 1990 gli anarchici si erano mobilitati propagando il boicottaggio di questo strumento di controllo sociale. La fantasia dei contestatori era allora riuscita a mettere qualche granello di sabbia nella ben oliata macchina propagandistica dello Stato che voleva vendere l'operazione come se si trattasse di un'opera "sociale". Allora si era coniato lo slogan: "Non contate noi, contate i vostri giorni". Da allora, di giorni ne sono passati circa 3600, ma come si sa, per ogni cosa vi vuole il suo tempo... In un documento dell'epoca si legge: "Il dottor Werner Haug dell'Ufficio federale di statistica a Berna ha dichiarato 'I risultati del censimento non servono unicamente agli organi statali, ma anche agli ambienti economici, scientifici e al pubblico quale base per la pianificazione e la decisione. Il censimento è un elemento perfettamente integrato nella struttura informale dello stato democratico di diritto e sociale'. Gli fa eco Andreas Thommen, segretario dell'associazione padronale svizzera Vorort: 'Sì, ritengo che a livello imprenditoriale ci si possa orientare in base a questi dati statistici. Ad esempio, se dovessimo costatare un aumento del tasso di natalità, possiamo decidere di incrementare la produzione di passeggini". Non ci è dato di sapere se i dati del censimenti siano serviti a decidere sulla produzione di passeggini; quel che è certo è ogni censimento rappresenta un formidabile strumento di controllo sociale. Lo sapevate che il capo della polizia politica di Hitler, Heydrich, scrisse che : "su ordine del Reichsführer SS, le nuove province orientali devono essere ripulite da polacchi ed ebrei. L'identificazione di questi soggetti dovrà avvenire in base al censimento del 1939 ..." È vero, i questionari sono anonimi, ma l'esperta di informatica Simone Fischer (Berlino) ha dimostrato che bastano 5 dati noti per identificare la quasi totalità di 100'000 compilatori di questionari. Già nel 1990, la Adressen und Werbezentrale di Basilea era in grado di fornire i dati sul potere d'acquisto di oltre due milioni di famiglie. Da parte socialdemocratica e sindacale si afferma la necessità del censimento per poter disporre di una statistica sociale affidabile. In realtà, il questionario del censimento del 1990 non contemplava alcuna domanda di rilievo per una statistica sociale. Dal canto suo, l'Ufficio federale di statistica propone il censimento come uno strumento per migliorare la qualità della vita. Ma è vero o no che tutte le conquiste sociali le dobbiamo alle lotte dei soggetti sociali interessati? Ad ogni modo, questa faccenda del censimento tornerà d'attualità nel 2000 ed è giusto incominciare fin d'ora a rifletterci sopra. Un altro tema d'attualità del Forum ha per titolo: "Che cosa mi aspetto dall'anarchismo?". Si tratta di un argomento che riecheggia un po' quello del colloquio internazionale di Toulouse dello scorso mese d'ottobre, dove per tre giorni si è discusso sull'"avvenire dell'anarchismo". Per maggiori informazioni a questo proposito potete consultare il sito http://alor.univ-montp3.ft/RA_Forum/colloques/toulouse.html. Qualcuno potrebbe stupirsi di trovare come tema anche un dibattito internazionale (con la presenza di invitati francesi) su "La CNT in Francia", considerato che l'anarcosindacalismo è dato generalmente da tutti per morto e sepolto. In realtà, negli ultimi anni questa organizzazione libertaria dei lavoratori è diventata in Francia una non trascurabile forza d'opposizione. Val quindi certamente la pena avere qualche informazione in più sulle contingenze entro le quali ha potuto svilupparsi questa "anomalia anarchica". Altro tema che non mancherà di suscitare l'interesse delle compagne e dei compagni è l'"Anarcha-femminismo", ossia la variante non-autoritaria del femminismo che finalmente sembra riuscire a farsi conoscere anche in Svizzera dopo aver sbancato in America. Lasciamo perdere l'ultimo punto all'ordine del giorno, "Organizzazione libertaria di massa", poiché la parola stessa di "massa" è estranea al vocabolario degli anarchici (ma i miti sono duri a morire, anche tra anarchici...). Passiamo ora al programma: il primo tema, "che cosa mi aspetto dall'anarchismo" verrà sviluppato subito il primo giorno dell'incontro, mentre l'incontro con le compagne e i compagni della CNT è previsto per il sabato mattina. Gli altri temi verranno per contro affrontati in appositi seminari il sabato pomeriggio e la domenica mattina (personalmente a questa storia della "mattina" ci credo fino a un certo punto, per quel che ne so prima delle undici è difficile che qualcuno si faccia vedere in sala riunioni...).
Un altra proposta del comitato preparatorio del Forum è quella di prevedere per l'estate del 2000 l'organizzazione di una settimana anarchica in Ticino allo scopo di approfondire i temi che sovente possono essere solo sfiorati nell'ambito dei gruppi di lavoro durante gli incontri semestrali.Per altre informazioni:
Circolo "Carlo Vanza"
Vicolo dell'Aratro 6
6648 Minusio