Il 29 novembre votiamo NO alla revisione della legge sul lavoro

 

...perché allunga la giornata di lavoro fino alle 11 di sera.

Attualmente il lavoro diurno termina alle 20.00. Per far slittare questo limite fino alle 23.00, l'impresa deve chiedere delle autorizzazioni e deve provarne la necessità. Con la nuova revisione sarà normale lavorare fino a tardi la sera, senza ricevere nessuna compensazione e senza dover chiedere nessuna autorizzazione. Il trucco è semplice : il lavoro svolto tra le 20.00 e le 23.00 verrà definito lavoro serale e sarà sufficiente che il padrone " senta " i lavoratori per poterlo introdurre. Questa regola è ridicola : non costringe l'imprenditore a tenere in considerazione il parere degli impiegati. In un contesto di crescente disoccupazione, nel quale i padroni utilizzano metodi brutali per imporre le loro condizioni di lavoro, questa regola rappresenta lo zero assoluto in materia di protezione del lavoro.

...perché aumenta il lavoro notturno.

La revisione della legge prevede pure l'abolizione del lavoro notturno per le donne. Il raggiungimento dell'ugua

glianza dovrebbe però portare ad un miglioramento dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, e non ad un loro indebolimento. La revisione tratta invece in modo sbagliato la questione e avrà come effetto quello di aumentare il numero delle persone impiegate la notte. Questo va contro qualsiasi logica del buonsenso. Il progresso tecnico dovrebbe diminuire e non aumentare il ricorso al lavoro notturno. Quest'ultimo è dannoso per la salute e per la vita sociale e famigliare: deve quindi essere fortemente limitato. L'abolizione del lavoro notturno per le donne deve essere compensato da un rafforzamento del divieto generale, da una restrizione dei criteri che permettono di ricorrervi (per altro solo in caso di necessità tecnica e sociale).

...perché permetterà più di 400 ore di straordinari all'anno.

In Svizzera gli straordinari sono già troppi. Si stima che rappresentino l'equivalente di 84 000 posti di lavoro a tempo pieno. E' quindi necessario porre

un freno. Ora, la revisione, fa esattamente il contrario sopprimendo la necessità di richiedere l'autorizzazione per il lavoro straordinario. Questa revisione facilita l'impresa nell' utilizzazione degli straordinari. La soppressione della procedura di autorizzazione restringe ulteriormente la possibilità di un controllo sindacale sugli abusi nel ricorso agli straordinari.

...perché liberalizza il lavoro alla domenica.

La domenica deve rimanere un giorno festivo per il maggior numero di persone. E' un momento fondamentale per la vita sociale, famigliare, sportiva, culturale, ecc. di ognuno. La revisione mette in discussione questo principio. Sopprime tutte le disposizioni che proteggono i giovani e le donne, senza prevedere nessuna compensazione. Se il lavoro domenicale temporaneo è compensato con un aumento salariale del 50%, non sono previste compensazioni, né di tempo né di salario, per il lavoro regolare domenicale.