DEMOCRATICI DI CENTRO O ...
Si avvicinano le elezioni federali e l'Unione democratica di centro (Udc), che non è
nè democratica nè di centro, è il soggetto che tutti guardano con particolare
attenzione.
Da una parte vi sono gli altri partiti, che conducono miserabili battaglie per non perdere
una manciata di seggi a favore dell'Udc, dall'altra vi sono cittadine e cittadini sempre
più preoccupati per le conseguenze nefaste sulla società che provocano le campagne
promosse dal partito di Blocher.
Vediamo con ordine queste due questioni. Gli altri partiti borghesi di governo,
democristiani e radicali, si presentano come l'alternativa «democratica», agli
estremismi dell'Udc, nel tentativo di far credere che il loro modello di società si
differenzia profondamente da quello proposto dall'Udc. Niente di più falso. In realtà
Pdc, Prd e Udc conducono, con lievi differenze, un'unica battaglia, ossia quella di
accelerare i processi di liberalizzazione allo scopo di accrescere le capacità
concorrenziali del capitalismo svizzero. Con sfumature diverse Pdc, Prd e Udc perseguono
in sostanza gli stessi obiettivi: smantellamento dello stato sociale, privatizzazione dei
servizi statali (scuola, sanità, assicurazioni sociali eccetera), riduzione dei
salari e flessibilizzazione dei rapporti di lavoro.
Tanto per citare alcuni esempi.
E la sinistra cosa fa? Niente naturalmente. Il partito socialista, invece di rimettere in
discussione il sistema capitalista, continua a sostenere di voler «conciliare le esigenze
dell'economia con quelle della socialità», dimostrando così di non tenere minimamente
conto della reale evoluzione politica in atto. Per combattere la destra estrema di Blocher
e della Lega (e per difendere il suo spazio di potere) la sinistra cerca alleanze con la
destra "buona", quella dei radicali e dei cristiano sociali. Alleanze che in
realtà servono esclusivamente a tutelare gli interessi del grande capitale.
Attenzione dunque a non commettere l'errore di considerare Blocher come l'unico nemico,
perchè Blocher è solo uno degli ingranaggi dell'offensiva neoliberale.
Gli errori dei socialisti (che auspicano la costituzione di ampio "fronte anti
Blocher") non ci devono però far dimenticare la reale pericolosità degli estremismi
dell'Udc. Le sue campagne di stampo razzista (pensiamo ai manifesti contro la
politica d'asilo svizzera, le proposte di classi separate per bambini stranieri, tanto per
citare due esempi) disseminano pericolosi sentimenti di odio e di intolleranza nel paese.
Come se questo non bastasse l'Udc, sezione di Ginevra, alle prossime elezioni presenterà
addirittura un candidato fortemente legato agli ambienti dell'estrema destra. Si
tratta dell'avvocato Pascal Junod, il quale non nega di essere razzista e antisemita. Egli
è attivo all'interno dell'Associazione degli amici di Robert Brasillach, giornalista e
scrittore che negli anni Trenta e Quaranta è stato caporedattore di una rivista fascista
francese. Negli ultimi anni si è poi fatto conoscere come avvocato di fiducia di diversi
gruppi Skinheads.
Insomma, è vero che l'Udc è solo uno dei tanti nemici da combattere, ma attenzione a non
sottovalutarla.
Ciengäli