GIAN PIETRO LUCINI:NOTA BIO-BIBLIOGRAFICA


Gian Pietro Lucini (Milano, 30 sett. 1867 - Como, 13 lug.1914). Affetto da tubercolosi ossea, morto a 47 anni, sarà cremato, presenti Carlo Agazzi, Luigi Conconi, Paolo Valera.
Nel 1891, con Giuditta Cattaneo, si trasferisce a Bre- glia e l’anno seguente si laurea in legge a Pavia, con la tesi Considerazioni generali sull’azione dello stato in rapporto ai diritti dei privati. Nel 1895 si sposa civilmente con la sua compagna. Nel 1901 è incriminato per la recensione di un libro antimilitarista. La collaborazione a «Poesia» di Marinetti, risale al 1905. Fra il 1908 ed il 1910 entra in contatto con C.Govoni-G.Gozzano U.Notari. P.Buzzi e E.Cardile, in quegli anni, gli dimostreranno massima simpatia ed attenzione.
Già dal 1910, gli attriti col marinettismo, si faranno sentire; proprio come avviene per gran parte degli anarco-futuristi. Lucini manterrà rapporti con Palazzeschi-Papini-Prezzolini, nonché con l’anarchico fiorentino U.Tommei.. L’ultima sua opera, Antimilitarismo, resterà in bozze per la sopraggiunta morte.
Individualista anarchico, stirneriano; come dice Masini in Poeti della Rivolta, sarà inammissibile alle mode e agli stessi ismi del suo tempo, impegnato sempre dalla parte delle masse, del popolo, della folla ma geloso del suo io e della sua inalienabile verità. Rivoluzionario e libertario non solo dei contenuti ma anche delle forme, riassunse e saldò la protesta antimonarchica e plebea del suo secolo con la rivolta anti-imperialista e proletaria del nostro.
La quantità degli scritti di Lucini è sterminata, alcune opere, oltre quella qui in parte riproposta sono: Il Libro delle Figurazioni Ideali (1894); Gian Pietro da Core, (1895); L’Allegoria, (1897); La Nenia al Bimbo di un Ci-Devant, (1898); La Ballata di Carmen Monarchia, (1900); La Prima Ora della Academia, (1902); Ragion Poetica e Programma del Verso Libero, (1908); Carme di Angoscia e di Speranza, (1909); Apoteosi di Ferrer, (1910); La Solita Canzone del Melibeo, (1910); Giosuè Carducci, (1912); Le Nottole e i Vasi, (1912); Filosofi Ultimi, (1913); Il Tempio della Gloria, (1913); Lettera a Carlo Agazzi, (1914); Enrico Ibsen, (1914); Antidannunziana, (1914). Postume: Metafisica di «Determinazioni», (1915); La Gnosi del Melibeo, (1910); Le Antitesi e le Perversità, (1970); Libri e cose scritte, (1971); Poesie e canzoni amare, (1971); I Drammi delle Maschere, (1973). Inediti: Antimilitarismo, Letteratura erotica, Nuove Revolverate con prefazione per presa di distanze dal marinettismo.
Ha collaborato a numerosissime pubblicazioni periodiche, fra le tante: “La Gazzetta Agricola”, “Cronaca d’Arte”, “Domenica Letteraria”,“Provincia di Como della Domenica”, “Giovane Italia”, “La Sfinge”, “Palcoscenico”, “Il Tesoro”, “Il Menestrello”,“Il Secolo XX”, “Iride”, “Anthologie-Revue”, “L’Educazione Politica”, “Emporium”, “La Gazzetta Letteraria”, “La Folla”, “Poesia”, “L'ItaloArmeno”, “La Voce”, “Lacerba”, “Quartiere Latino”.
Su di lui si veda: “La Martinella”, Milano, n. XXIX, 1947; U. Fedeli, Gian Pietro Lucini o il diavolo a Breglia, “Umanità Nova”, a.XXXIV, n.37, 12 sett.1954, p.2; R.Baldassarri (di), Gian Pietro Lucini, in,“Il Castoro”, nn.91-92, (1974); Petronio-Martinelli, Novecento letterario in Italia, (1974); P.C.Masini, Poeti della Rivolta, (1977); A.Ciampi, Futuristi e Anarchici, (1989).
I versi di questa raccolta sono tratti da: Gian Pietro Lucini, Revolverate, edizioni di «Poesia», Milano 1909, pp. 360.
Alberto Ciampi