DOPO 8 ANNI AL CARDARELLI :

 I RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA SONO NEGATI AI LAVORATORI,

IL DOCUMENTO SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI E’ UN SEGRETO,

LA REGOLA DELLA SPARTIZIONE SELVAGGIA IMPERVERSA COME REGOLA PRINCIPALE DI AMMINISTRAZIONE

RISULTATO: CONDIZIONI DI SICUREZZA AL CARDARELLI SEMPRE PEGGIORI, STANDARD ASSISTENZIALI IN PICCHIATA

 

Con la presente ci si rivolge ai destinatari oltre che come O.S. anche come semplici lavoratori ed utenti che vedono sistematicamente negati i propri diritti.

Ciò che andremo a denunciare con codesta è un piccolo spaccato di un intreccio perverso (fra amministratori, sindacalisti ecc.) che ha come risultato la lottizzazione selvaggia, piante organiche dell’ospedale senza alcun criterio logico (con un aumento inusitato di figure dirigenziali delle quali, tipo i coordinatori ed i caposervizi, l’amministrazione letteralmente non sa che farsene tenendoli in parcheggio) , i rappresentanti per la sicurezza in pratica aboliti al Cardarelli (ed usati come oggetto di scambio), appalti come quello con tre associazioni (non una ma dicasi tre) per garantirsi il lavoro infermieristico interinale della cui efficacia e necessità è molto meglio non parlarne.

 

NOI CHIEDIAMO TRASPARENZA E RISPETTO DELLA LEGGE, COSA CHE AL CARDARELLI E’ RIDOTTO AD UN PURO GIOCHETTO DI CARTE PER COPRIRE UNA REALTA’ DISASTROSA.

Trasparenza e legalità su un tema così importante come la sicurezza sui luoghi di lavoro sono fondamentali. 

Il decreto legge applicante la normativa europea sulla sicurezza è del 1994. In detto decreto una delle novità fondamentali e qualificanti è l’istituzione dei “Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza”. Essi sono dei lavoratori ,eletti dai propri colleghi, con ben determinati poteri che devono tutelare la sicurezza dei propri ambienti di lavoro. In pratica essi sono il punto essenziale affinché ci siano ambienti di lavoro più sicuri.La loro importanza è forse anche maggiore della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU),dalla loro assenza o compiacenza passano tante operazioni di abbattimento dei costi (a danno dell’utenza e dei lavoratori) ,di appalto selvaggio ecc.

Per questo motivo le amministrazioni, in genere, mirano ad avere Rappresentanti per la Sicurezza che siano “propri uomini di fiducia” o ,se ci riescono, a non averli proprio fra i piedi.  

 

Qui dobbiamo denunciare che dopo 8 anni al Cardarelli detti Rappresentanti per la Sicurezza non ci sono. Nell’ospedale dove c’è il fortissimo sospetto di presenza di amianto, dove più situazioni sono roghi di persone annunciati ed in attesa del disastro, dove un lavabarelle per evitare le infezioni crociate è stato comprato due volte(dopo una denuncia) ma mai visto ed utilizzato,dove abolire un’uscita di emergenza è una cosa normale, dove le irregolarità sono tante e di una pericolosità drammatica non ci sono i Rappresentanti per la sicurezza.

 

Infatti con delibera n.329 del 7 aprile 2000 l’amministrazione di questa azienda deliberò che tali rappresentanti dovevano essere eletti,in conformità alla legislazione vigente, e che in attesa delle elezioni riconosceva 6 eletti RSU(1 delle OO.SS. mediche, 1 del sindacato CISAL, 1 della UIL, 2 della CGIL ed 1 della CISL)  come consulenti per la sicurezza  designati dall’RSU  per certe pratiche per lo più burocratiche,un invenzione del Cardarelli. Queste 6 persone, in tali condizioni, non hanno né i poteri né, soprattutto, le responsabilità dei Rappresentanti per la sicurezza e quindi questa è una condizione ottimale per loro e per l’amministrazione.Si tenga presente inoltre che l’amministrazione in questo periodo ha fatto una vera campagna di pressione,se non intimidazione, sui dipendenti affinché essi rispettino la legislazione vigente e non facciano denunce ad organi esterni all’ospedale. Ai lavoratori che vogliono denunciare situazioni di pericolo non restano che l’amministrazione ed i 6 consulenti che si autodefiniscono “rappresentanti per la sicurezza”. C’è in tutto questo una evidente illegalità ma che dà i frutti sperati dall’amminitrazione: ogni denuncia di una certa importanza  tentata dai lavoratori è stata sempre in qualche modo tacitata. 

 

Questa soluzione trovata in un ambito di accordi che non si potevano scrivere ma si son visti dopo al Cardarelli è stata fatta dai sindacati in evidente contrasto con le proprie segreterie nazionali che chiedevano le elezioni in conformità alla legge .

 

Da allora nulla è cambiato tranne il fatto che di questi 6  tre non sono nemmeno più eletti RSU.

Questa deliberazione aziendale e questo stato di cose non ha impedito a quest’amministrazione di investire dei soldi per inviare queste sei persone ai corsi di formazione per gli eletti Rappresentanti per la sicurezza. Si sono spesi dei soldi per formare delle persone che non sono Rappresentanti per la Sicurezza  e che con deliberazione la stessa amministrazione non li riconosce assolutamente come tali. Perché ?

Tutta questa storia ha solo il sapore dell’ennesimo sperpero di soldi, l’ennesimo tentativo di mettere a posto le carte,almeno apparentemente in caso di controlli compiacenti, tutto a danno e beffa dell’utenza e dei lavoratori.

 

Intanto questo “modus operandi” sembra essere diventato una caratteristica di questa ammini-strazione: per i consigli dipartimentali è stata la stessa cosa (per fortuna per adesso rientrata). Anche qui si parla di cariche elettive,  anche qui si delibera che in attesa di elezioni si nominano una sfilza di persone a tale carica. La differenza  è che a giovarsene, questa volta, sono gli incaricati con prebende annuali di 14 milioni. Facciamo notare, poi, che in alcuni casi le stesse persone che svolgono compiti di consulenti per la sicurezza, che sono stati mandati a formarsi non si per quali motivi, poi hanno avuto anche l’incarico milionario pro-tempore.

 

Un’ulteriore prova di questo coprirsi le spalle l’abbiamo avuta in questi giorni. Codesto Sindacato ha richiesto il documento di valutazione rischi per la sicurezza. Questo gli è stato negato adducendo delle motivazioni,sulle quali qui non discutiamo, e scrivendo che una copia di tale documento è stata consegnata ai Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza. A chi è stata consegnata tale copia se al Cardarelli tali Rappresentanti non esistono e dei 6 “consulenti RSU” 3 persino non sono più eletti RSU ?

In pratica ad una organizzazione sindacale è stato negato un documento così importante, perché in esso l’amministrazione dovrebbe individuare i rischi per la sicurezza e le misure da adottare per eliminarli, cercando di rimandare tutto ad altri certi della compiacenza di questi.

NOI CHIEDIAMO

·        ALL’AMMINISTRAZIONE CHE, NEI TEMPI TECNICI PIU’ BREVI, VENGANO SVOLTE LE ELEZIONI PER I RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA. UN AZIENDA COME IL CARDARELLI DOPO 8 ANNI NON PUO’ STARE ANCORA IN QUESTE CONDIZIONI.

·        A TUTTE LE OO.SS. DI ATTIVARSI AFFINCHE’ CI SIANO TALI ELEZIONI .PENSIAMO CHE C’E’ UN LIMITE ALL’INDECENZA E NON SI PUO’ ARRIVARE ,COME SI E’ FATTO AL CARDARELLI, A NEGARE AI LAVORATORI ANCHE I LIVELLI MINIMI DI PARTECIPAZIONE E LA POSSIBILITA’ DI CHIEDERE MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO PER PURI TORNACONTI DI BOTTEGA.

 

·        AL DIFENSORE CIVICO  REGIONE CAMPANIA PORGIAMO QUESTA DENUNCIA PERCHE’ QUESTA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA  STA PRIVANDO LAVORATORI ED UTENZA DI DIRITTI FONDAMENTALI COME QUELLO DI ESSERE RICOVERARATI IN UN LUOGHI SICURI E DI POTER ELEGGERE I PROPRI RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA. La scrivente si riserva comunque il diritto di rivolgersi anche in sede giudiziaria.

 

Nel caso in cui a questo ulteriore documento non giungesse una risposta adeguata da settembre il S.In.COBAS si attiverà con raccolta firme ed altro affinché  siano i lavoratori a richiedere quello che sinora è stato scippato loro.

Codesta O.S. ,ricordando all’Amministrazione che la S.In COBAS al Cardarelli ha costituito una propria RSA (a differenza delle altre OO:SS. che hanno i terminali associativi)si riserva di perseguire le vie legali in altra sede per le numerosissime irregolarità concernenti la sicurezza presenti al Cardarelli .

 

Gradiamo dall’amministrazione dell’A.O.R.N. “A.Cardarelli” risposta scritta alla nostra richiesta

AL SIG. DIFENSORE CIVICO REGIONE CAMPANIA CHIEDIAMO DI ESSERE INFORMATI SUGLI SVILUPPI DELLA DENUNCIA

 

 

 

Napoli 1.08.2002                                              IL SEGRETARIO PROVINCIALE S.In.COBAS

                                                                                                  Terenzio Del Gaudio

                                                                                               Terenzio Del Gaudi                                                                                                            Per la RSA S.In.COBAS  “Ospedale Cardarelli”

                                                                                                       Raffaele Maddaloni