Allarme sgomberi nei Montes Azules -

 Traduzione Annamaria Pontoglio

A partire dallo sgombero chirurgico realizzato il 23 gennaio scorso contro il piccolo villaggio chol di Nuevo San Rafael, l'esercito e l'armata hanno incrementato i posti di controllo lungo la strada che va da Teopisca (vicino a San Cristóbal) a Benemerito de las Américas (frontiera sudest con il Guatemala), ed i passaggi delle lancia da guerra lungo i fiumi Lacantún, Tsendales e Lacanjá (tutti nel tratto a sud dei Montes Azules).

I controlli che si effettuano in ognuno dei posti di blocco (nel nostro ultimo viaggio due giorni fa ne abbiamo contati 9) sono molto più accurati del normale (in alcuni casi viene chiesto anche di vuotare le tasche). In particolare, nei posti di blocco vicino a Flor de Café, sul fiume Ixcán ed a Boca de Chajul, i militari chiedono se si conosce "dove si trovano San Isidro o 8 de febrero" .

Considerando l'urgenza dimostrata nello sgomberare i villaggi indigeni, ed aver raggiunto gli interessi che nutrono nella zona sud della regione gli ambiti di pseudoconservazionismo privato (Espacios Naturales:Carabias-de la Maza, Ford Motors Company), ora manca solo di sgom- berare il villaggio tzotzil di San Isidro (prima 8 De Febrero), che ha recentemente festeggiato il secondo anniversario del suo insediamento con una festa - come riferito dalla stampa - a cui hanno partecipato decine di indigeni di altre comunità zapatiste della riserva che, come azione speciale della festa, hanno collocato un cartello sul fiume Lacatún con una grande stella rossa e con la scritta:

E.Z.L.N PROIBITO L'INGRESSO AI FUNZIONARI

 Se si analizzano tutti questi eventi nel contesto della strategia militare che - secondo il recente studio pubblicato da Capice - stanno portando avanti le forze armate nella regione, non sarebbe strano se si stesse preparando a breve uno sgombero violento di San Isidro, che costituirebbe una chiara provocazione ed un atto irresponsabile che, violando la Legge di Dialogo ed ignorando le recenti raccomandazioni sia del Relatore Speciale per i Popoli Indigeni, sia dell'Alto Commissariato per i Diritti Umani dell'ONU, potrebbe sfociare in uno scontro armato impari ed in un massacro della popolazione indigena.

Rivolgiamo un appello urgente a tutti perché diffondano l'informazione ed espriminano in forme diverse il rifiuto alle manovre del Governo Federale con la complicità - per omissione - del governo dello stato del Chiapas.

Attentamente

Maderas del Pueblo del Sureste