A proposito di integralismo: gli USA non scherzano mica...
"Passion" di Mel Gibson non è l'unica espressione della destra
cristiana. L'ultimo libro di due predicatori è un best-seller
Usa, la bibbia degli integralisti horror, fantascienza e profezie.
Quattro americani su dieci si definiscono "cristiani rinati" Come
il presidente Bush E non tutti sono moderati. Da un dialogo tra
predicatori in tv: "Dio ci ha tolto la sua protezione e ha
lasciato che i nemici colpissero l'America. L'abbiamo
meritato"San Francisco - L'Anticristo si incarna nel segretario
generale delle Nazioni Unite. Crea un governo unico mondiale, con
una sola religione, e stabilisce la sua capitale globale nella
biblica Babilonia (Bagdad). Sono i segni che l'Apocalisse è
vicina e infatti il vero Cristo torna in terra: non il Gesù
torturato di Mel Gibson ma un guerriero furioso che scatena la
sua violenza sacra uccidendo e sventrando gli atei, i miscredenti
e i seguaci di altre religioni. «Uomini donne e soldati sembrano
esplodere d'un tratto... le parole del Signore fanno scoppiare il
sangue dalle loro vene, la loro carne si squaglia, gli occhi
liquefatti e le lingue disintegrate». È il finale di «Gloriosa
Apparizione», il romanzo-thriller della destra fondamentalista
cristiana che polverizza i record d'incasso in America. La più
grande catena di supermercati, Wal-Mart, ne ha promosso il lancio
distribuendo gratis milioni di anticipazioni del primo capitolo.
Solo per far fronte alla richiesta del pubblico nella prima
settimana di vendite, i librai ne hanno prenotato oltre due
milioni di copie, più di quanto abbiano venduto le memorie di
Hillary Clinton in sei mesi.Non è John Grisham il re dei
best-seller, né sono le avventure di Harry Potter la serie di
maggior successo. Le loro vendite impallidiscono di fronte a un
genere nuovo, esploso in un crescendo negli ultimi nove anni: la
fantascienza-horror cristiana ispirata dalle profezie bibliche.
Una coppia di autori, Tim LaHaye e Jerry B. Jenkins, domina
questa produzione con la serie Left Behind (Abbandonàti). I primi
undici romanzi hanno venduto più di 40 milioni di copie, il
dodicesimo è «Gloriosa Apparizione» che invade le librerie in
questi giorni. Questo fenomeno di società ha preceduto il caso
della «Passione di Cristo» di Mel Gibson, e ne supera
l'importanza: per le dimensioni di massa, per la durata, e per
l'estremismo dei messaggi. I sociologi si interrogano sul
significato di questa attrazione popolare. Vi hanno individuato
un risorgere di antiche superstizioni al passaggio del millennio;
una lettura apocalittica dell'11 settembre; ma anche un sintomo
che lo «scontro di civiltà» non nasce necessariamente alla
periferia dell'impero, perché le guerre di religione hanno i loro
fautori nel cuore della società americana: la serie Left Behind
andava a ruba già prima dell'attacco alle Torri gemelle.Sulla
stampa liberal questo filone narrativo di serie B è criticato per
i suoi contenuti intolleranti, razzisti, antisemiti e per la
crudele violenza delle trame. In quelle storie non c'è scampo per
gli ebrei né per gli atei, condannati allo sterminio da un Dio
assetato di sangue nel giorno del giudizio. Molti teologi
denunciano una pericolosa distorsione delle sacre scritture. Il
primo della serie Left Behind si apre con una descrizione
drammatica del Rapimento: è il momento nel quale i «cristiani
rinati» saranno improvvisamente trasportati in Paradiso. Con
un'allusione all'aborto, anche un embrione viene prelevato dal
ventre materno per ascendere in cielo. Joseph Hough, presidente
dello Union Theological Seminary di New York, ha condannato
l'insistenza ossessiva sulle sofferenze che saranno inflitte ai
non-credenti, e accusa gli autori di stravolgere la Rivelazione
per dipingere un universo manicheo dove c'è spazio solo per Dio e
il demonio. «È la stessa visione - ha detto il teologo - che
appartiene ad alcuni recenti presidenti degli Stati Uniti,
secondo cui c'è il mondo del bene e il mondo del male. I nemici
dell'America diventano i nemici di Dio. È molto pericoloso perché
giustifica comportamenti ispirati all'idea che chi non sta con te
rappresenta le forze del male».LaHaye, 77 anni, faceva il pastore
evangelista in California 40 anni fa quando si unì al predicatore
Jerry Falwell e al suo movimento conservatore della Moral
Majority. L'idea di trasformare le profezie bibliche in romanzi
popolari, nello stile di thriller futuristici, lo ha proiettato
verso la fama e la ricchezza. Negli Stati Usa del Sud, lungo
quella fascia geografica che viene chiamata la Bible Belt (la
«cintura della Bibbia») 20mila volontari hanno creato dei club di
fan dei suoi libri per promuoverne la lettura collettiva tra
parenti e amici.Dietro il fenomeno letterario c'è una tendenza
profonda: la ri-evangelizzazione degli Stati Uniti. Mentre nella
vecchia Europa la pratica religiosa è in declino, l'80% degli
americani afferma di credere in Dio e il 39% si autodefiniscono
born-again Christians cioè cristiani rinati. Il termine riunisce
chiese protestanti che hanno un punto in comune: i fedeli sono
convinti di essere rinati al cristianesimo perché in età adulta
hanno «accettato consapevolmente Gesù Cristo come il loro Signore
e il loro personale Salvatore». L'America ha una lunga tradizione
di predicatori evangelici e nella sua storia ha conosciuto già
tre periodi di potente risveglio della religiosità collettiva.
L'ascesa dei cristiani rinati è considerata come il quarto grande
risveglio religioso dopo quelli che avvennero alla fine del
periodo coloniale, poi nel 1820, e ancora agli albori del
Novecento. Il sintomo più noto è il seguito popolare di alcuni
tele-evangelisti dalla personalità carismatica, che sfruttano la
potenza dei mass media - attraverso le prediche televisive - per
mobilitare milioni di persone. La semplificazione dei messaggi,
il ricorso a tecniche manipolative per l'indottrinamento delle
folle, o infine il fatto che alcuni di questi predicatori siano
stati protagonisti di truffe finanziarie o scandali sessuali:
tutto ciò induce spesso a liquidare il loro successo come una
prova dell'ingenuità americana. La condanna degli intellettuali
laici coincide con l'ostilità delle chiese tradizionali:
preoccupate dalla concorrenza degli evangelizzatori, le gerarchie
ecclesiali cattoliche o protestanti sono severe contro il
fanatismo. Però gli evangelici sono riusciti dove il vecchio
establishment clericale è fallito, hanno invertito la tendenza
alla secolarizzazione e all'abbandono della pratica religiosa
nella società più moderna, opulenta e consumista della storia. Al
passaggio fra il secondo e il terzo millennio il nuovo
fondamentalismo cristiano è riuscito a contrastare perfino il
dominio della scienza, come dimostrano le campagne per sradicare
l'insegnamento della teoria evoluzionista nelle scuole.Più volte
queste chiese hanno unito i loro sforzi per dar vita a una vera e
propria forza politica: nel 1979 nacque la Moral Majority che
sostenne Reagan, nel 1989 si formò la Christian Coalition. Bush
padre, repubblicano laico e moderato, perse le elezioni del 1992
anche perché le truppe religiose del movimento antiabortista
disertarono in massa le urne; suo figlio si è ripromesso di non
commettere più lo stesso errore, e cavalca la radicalizzazione a
destra di queste chiese. Lui stesso ha più volte raccontato di
essersi liberato dall'alcolismo a trent'anni grazie alla
«conversione», e molti dei suoi collaboratori (tra cui il
ministro della Giustizia John Ashcroft) sono dei cristiani rinati
come lui.L'11 settembre 2001 ha aperto una nuova fase di
visibilità di questi movimenti, in nome della difesa di
un'America cristiana contro l'attacco del fondamentalismo
musulmano. Il predicatore Franklin Graham ha definito l'Islam
«una religione malvagia». Il leader della coalizione delle chiese
battiste degli Stati del Sud ha bollato Maometto come «un
pedofilo posseduto dal demonio». I più estremisti hanno visto
nella strage delle Twin Towers un presagio apocalittico, il
castigo divino contro un'America degradata dall'immoralità della
sinistra, dal permissivismo ateista degli anni di Clinton. Un
paranoico pamphlet dal titolo «Persecution», di David Limbaugh,
sostiene che in America i cristiani sarebbero secondo lui «messi
al margine della vita pubblica, privati dei diritti civili,
discriminati a causa del loro credo» mentre i film di Hollywood e
la scuola pubblica in mano alla sinistra «incoraggiano la
diffusione della promiscuità e di una sessualità deviante». Il
predicatore Jerry Falwell in un dialogo televisivo con l'altro
leader carismatico Pat Robertson, trasmesso dalla rete tv
Christian Broadcasting Network, ha dichiarato: «Dio ci ha tolto
la sua protezione e ha lasciato che i nemici dell'America ci
colpissero perché lo abbiamo meritato. L'American Civil Liberties
Union ha grandi responsabilità, così come i giudici che hanno
cacciato Dio dai luoghi pubblici. Gli abortisti sono tra i
colpevoli perché Dio non si lascia insultare. Quando uccidiamo 40
milioni di innocenti nascituri, facciamo infuriare Dio. I pagani,
gli abortisti, le femministe, i gay e le lesbiche, tutti coloro
che hanno cercato di secolarizzare l'America, io li accuso: quel
che è accaduto l'11 settembre è anche colpa vostra».
Fonte
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