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Questa guerra è ingiusta perché è una guerra |
I medici: il numero di morti a Falluja è in aumento
I medici: il numero di morti a Falluja è in aumento
Fonte: Networks di informazioni regionali integrate (IRIN)
4 gennaio 2005
Falluja 4 gennaio
"E' veramente angosciante raccogliere morti da case distrutte, specialmente
bambini. E' la più deprimente situazione in cui mi sono trovato da quando è
iniziata la guerra", ha dichiarato a IRIN il dottor RAfa'ah al-Iyssaue,
direttore del più gradne ospedale della città di Falluja, città situata a
circa 60 km a ovest di Baghdad.
Secondo Al-Iyssaue, la squadra d'emergenza dell'ospedale ha recuperato più
di 700 corpi provenienti dalle macerie di quelli che una volta erano case e
negozi, di questi almeno 550 erano di donne e bambini. Sempre secondo il
medico, soltanto una minoranza di cadaveri appartiene ad uomini, e perlopiù
si tratta di persone anziane.
I dottori dell'ospedale dichiarano che la maggior parte dei corpi era
mutilata, senza gambe o braccia. Sono anche stati ritrovati i corpi di due
bambini all'interno di una casa, probabilmente morti per fame, secondo il
parere di uno specialista.
Al-Iyssaue aggiunge che queste cifre riguardano soltanto 9 distretti della
città, e che i rimanenti 18 distretti non sono ancora stati raggiunti: si
attende l'arrivo della luna rossa irakena , che renderà più facile entrare
in queste zone.
Il dottore spiega anche che molti morti sono stati già seppelliti dai civili
dei distretti di Garma ed Amirya con l'approvazione dei comandi americani,
circa tre settimane fa, e quei corpi non sono stati contati.
Membri della Mezza Luna rossa irakena hanno dichiarato ad IRIN che hanno bisogno
ancora di tempo prima di dare una accurata stima dei morti, aggiungendo che,
allo stato attuale, gran parte della città è completamente inabitabile.
Contrariamente a quanto sostenuto dai dottori di Falluja ,i responsabili del
Ministero della Salute hanno dichiarato ad IRIN che, seppure siano ancora
all'inizio delle loro indagini, secondo le loro stime il numero di donne e
bambini uccisi sarebbe molto basso.
Dal canto loro gli abitanti di Falluja che sono riusciti a tornare alle loro
case hanno trovato la gran parte delle loro abitazioni distrutte dai furiosi
combattimenti che a partire da metà novembre, hanno avuto luogo fa tra le
truppe guidate dagli americani e i gruppi di ribelli che si dice fossero
comandati da Al Zarquawi, un terrorista Giordano ricercato dal governo
irakeno.
"Sono qui da almeno 6 ore e non sono ancora riuscita ad entrare nella
città. perfino dopo che i combattimenti erano finiti, non c'è rispetto per i
civili" ci ha detto Samirah al-Jumaili, una madre di sette figli.
La situazione di Falluja è tutt'altro che chiara. Secondo il colonnello
Clark Mathew, portavoce dei marines, continuano ad esserci degli attacchi
durante le ore notturne in diverse aree della città. le forze americane
hanno imposto un coprifuoco dalle 18.00 alle 6.00 del mattino.
Mathew spiega che la maggior parte degli attacchi avviene in aree dove le
truppe americane hanno posto le loro basi allo scopo di rendere sicura la
città, ma aggiunge che per la fine del mese corrente la situazione dovrebbe
essere sotto controllo, e che la ricostruzione di Falluja potrà presto
iniziare.
Scettico su questo punto è Muhammad Kubayssy, un abitante di Falluja. " Le
truppe americane dicono che presto Falluja sarà ricostruita. Io credo che
questa città non potrà offrire delle minime condizioni di vita almeno per un
anno ancora. Sto ancora cercando quella che loro chiamano democrazia".
Kubayssy la cui casa e i due negozi sono stati distrutti aggiunge" Sono
venuti per portarci la libertà, ma ora tutti gli irakeni sono prigionieri
nelle loro stesse case".
"E' impossibile vivere a Falluja. non c'è acqua, non c'è elettricità né
fognature funzionanti. Persino gli ospedali non possono permettere un minimo
di sicurezza per tutte le famiglie della città. Non abbiamo abbastanza
medicine e nell'aria si sente ill cattivo odore dei cadaveri che sono in
putrefazione." dichiara Al-Iyssaue
I cittadini di Falluja hanno chiesto al governo irakeno di permettere ai
giornalisti e ai reporter della Tv di entrare in città in modo da mostrare
la realtà.
Ma il governo irakeno permette soltanto ai giornalisti muniti di una
speciale tessera di riconoscimento di entrare nella città, con la
motivazione che si tratta di misure prese per la sicurezza dei giornalisti
stessi. Molti giornalisti sono stati mandati via da Falluja a causa della
mancata autorizzazione da parte delle truppe americane che circondano la
città.
"Abbiamo bisogno di qualcuno che mostri la realtà di Falluja. Perfino quei
pochi giornalisti che si trovano qui sono costantemente seguiti dai marines.
Abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti. Il mondo dovrebbe vedere la vera
fotografia di Falluja" conclude lo sceicco Abbas al-Zubeyni .
trad. a cura del Circolo Anarchico ponte della Ghisolfa
Fonte
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