Le catene di edicole WH Smith
e John Menzies hanno confermato che non venderanno l'ultimo numero della
rivista The Ecologist per paura di una denuncia della gigantesca impresa
di biotecnologie, Monsanto.
La rivista mette in risalto
la storia di irresponsabilità sociale ed ecologica dell'impresa
e dimostra la sua disposizione ad intimidire e schiacciare le idee contrarie
ai suoi interessi immediati.
"Solo per mezzo della sua reputazione,"
dice il co-editore Zac Goldsmith, " Monsanto ha potuto, un'altra volta,
portare a termine quello che è di fatto una politica di censura.
In più occasioni la sua possenza e la sua storia di aggressione
ha troncato ciò che è incontestabilmente un legittimo
e importantissimo dibattito. Credono nell'informazione, ma solo in quella
che assicura una risposta favorevole per i suoi prodotti da parte del pubblico,
i quali risultano pericolosi."
Il centralino di The Ecologist
è stato collassato da chiamate del pubblico desideroso, ma impossibilitato
di procurarsi una copia della rivista.
All'inizio del mese, la tipografia
di The Ecologist ha mandato al macero tutti gli esemplari dell'edizione,
poche ore prima della distribuzione, per paura di una denuncia di Monsanto.
La tipografia ha lavorato con The Ecologist per 25 anni senza nessun tipo
di conflitto.
Ora col rifiuto di distribuire
la rivista di Menzies e Smith, argomentando "potenziali problemi legali",
si inizia a mettere in discussione la libertà di stampa nel Regno
Unito
INTANTO IN INDIA...
AVANTI