CAPITOLO 4°

Le catene di edicole WH Smith e John Menzies hanno confermato che non venderanno l'ultimo numero della rivista The Ecologist per paura di una denuncia della gigantesca impresa di biotecnologie, Monsanto.
La rivista mette in  risalto la storia di irresponsabilità sociale ed ecologica dell'impresa e dimostra la sua disposizione ad intimidire e schiacciare le idee contrarie ai suoi interessi immediati.
"Solo per mezzo della sua reputazione," dice il co-editore Zac Goldsmith, " Monsanto ha potuto, un'altra volta, portare a termine quello che è di fatto una politica di censura. In più occasioni la sua possenza e la sua storia di aggressione ha troncato  ciò che è incontestabilmente un legittimo e importantissimo dibattito. Credono nell'informazione, ma solo in quella che assicura una risposta favorevole per i suoi prodotti da parte del pubblico, i quali  risultano pericolosi."
Il centralino di The Ecologist è stato collassato da chiamate del pubblico desideroso, ma impossibilitato di procurarsi una copia della rivista.
All'inizio del mese, la tipografia di The Ecologist ha mandato al macero tutti gli esemplari dell'edizione, poche ore prima della distribuzione, per paura di una denuncia di Monsanto. La tipografia ha lavorato con The Ecologist per 25 anni senza nessun tipo di conflitto.
Ora col rifiuto di distribuire la rivista di Menzies e Smith, argomentando "potenziali problemi legali", si inizia a mettere in discussione la libertà di stampa nel Regno Unito

INTANTO IN INDIA...
AVANTI