Uranio impoverito: un veleno del militarismo

LE TRUPPE GRECHE VOGLIONO ANDARE VIA DAL KOSOVO Le proteste contro contro l'uranio impoverito crescono in Europa.


di John Catalinotto


17 gennaio 2001-- Nonostante i dinieghi della NATO e dei suoi governi sulla pericolosità dell'uranio impoverito, la gente in Europa ha reagito con crescente collera e ansia riguardo a questa minaccia ai soldati e ai civili nel Kosovo occupato.
In alcuni paesi europei -Grecia, Portogallo e Italia specialmente- i partiti e altri gruppi hanno già iniziato ad organizzare forti movimenti di protesta contro le armi all'uranio impoverito.
La rabbia e la confusione sono cresciute dato che i portavoce della NATO e dei governi contraddicono le recenti affermazioni sui pericoli dell'uranio impoverito. Per esempio, ora la NATO ammette che gli aerei USA spararono 10.800 proiettili all'uranio impoverito in Bosnia tra il 1995 e il 1996.
Ma nel 1997 Garneau, un portavoce della SFOR disse " la NATO non ha mai usato munizioni all'uranio impoverito durante gli attacchi in Bosnia."
Questa è una delle tante bugie che ha distrutto la credibilità della NATO, e con buone ragioni.
Inoltre la corrente principale dei media europei rispecchia il disaccordo sui poteri della NATO che includono l'uso dell'uranio impoverito, ma va oltre questo verso altre aree di conflitto all'interno dell'alleanza imperialista.
Per esempio nel numero del 12 gennaio di "Le Monde", c'era più di una pagina sui rischi dell'uranio impoverito. Ma c'erano anche due pagine di dibattito all'interno della NATO sulla presenza di truppe USA e altri obiettivi strategici.
Sette soldati italiani, cinque belgi, due olandesi, due spagnoli, uno portoghese e un ceko sono mori dopo aver preso parte all'occupazione dei paesi balcanici. Quattro soldati francesi si sono ammalati di leucemia. L'agenzia di stamoa yugoslava Tanjug riferisce che anche un soldato ungherese è morto di leucemia e che la moglie sta chiedendo un risarcimento finanziario al ministero della difesa ungherese.
Il Daily Telegraph in Inghilterra ha riportato il 15 gennaio che più di 1400 soldati greci in Kosovo hanno chiesto di partire a causa degli aumentati rischi di cancro. Il ministro della difesa greco ha dovuto dire che il governo dovrebbe esaminare la richiesta, ma " noi dobbiamo prima aspettare il risultati ufficiali dei test sulle radiazioni. Se esiste un problema generale le forze NATO prenderanno una decisione congiunta e partiranno insieme."
La metà dei 400 volontari che erano pronti a raggiungere il contingente greco in Kosovo hanno ritirato la loro richiesta di partecipare all'occupazione del Kosovo. L'11 gennaio il PC greco ha porato in piazza migliaia di manifestanti ad Atene, Tessalonica, Patra, Serres, Chio e Verioia per protestare contro l'aggressione NATO contro la Yugoslavia e per il ritiro delle truppe dal Kosovo.
(...)

INDIETRO