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Brutti Caratteri 5 >> editoria e culture indipendenti

06 May 2009 - stampa





Sabato 6 giugno 2008 - Appare la targa per Nicola

09 Jun 2008 - stampa





Assemblea Cittadina - Nuovo incontro venerdì 30 maggio 2008 alle ore 21.00
L'Assemblea Cittadina del 17 maggio

si reincontra presso Sala Lodi - San Giovanni in Valle 13/b (vicino a Piazza Isolo) Verona.

venerdì 30 maggio 2008 alle ore 21.00

Dalla prima assemblea di martedì 13 maggio era emersa la volontà di andare oltre la manifestazione nazionale di sabato 17.
Verona, del resto, non è un caso isolato in Italia: l'omicidio di Nicola, i pogrom contro i Rom a Napoli, i raid nazisti antiimmigrati a Roma, le aggressioni omofobe.
Nel Paese trova legittimazione un'intollerabile pratica politica razzista e fascista.
Dopo la riuscita della manifestazione ritroviamoci per fare un bilancio, per valutare se e come proseguire il percorso iniziato.

Dopo l'assemblea cittadina ci sposteremo tutte e tutti a Porta Leona per ricordare l'assassinio di Nicola a un mese dall'aggressione.

L'Assemblea cittadina che ha organizzato la manifestazione del 17 maggio 2008

26 May 2008 - stampa






Dodicimila persone hanno sfilato a Verona per ricordare Nicola
nicolaognunodinoi
Comunicato dell'assemblea aperta cittadina. Verona
17/05/2008

info: 3491476050 - 3477732939

Dodicimila persone hanno sfilato oggi a Verona per ricordare Nicola Tommasoli, il giovane ucciso nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio da cinque simpatizzanti di gruppi neofascisti.
Per Nicola la manifestazione si è fermata davanti alla chiesa di San Fermo, per un minuto di silenzio e un lungo applauso, per portare fiori e ricordi sul luogo della sua morte, lì a pochi metri, a Porta Leoni.
Il corteo - comunicativo, aperto, partecipato, pacifico - è stato aperto da uno striscione disegnato da un artista/writer amico di Nicola, portava questa scritta: "Nicola è ognuno di noi".
A questa grande e importante manifestazione si deve aggiungere quella altrettanto importante e significativa che le organizzazioni dei migranti hanno promosso in piazza Bra.
Da queste manifestazioni nasce una nuova Verona che vuole creare una nuova sensibilità fatta di libertà, socialità vitale, tolleranza, cultura e solidarietà.

La manifestazione, promossa dall'Assemblea aperta cittadina, ha fatto appello alla coscienza civile e alla capacità di autocritica di Verona per sconfiggere l'intolleranza e la discriminazione, un atto d'amore verso la città stessa, perchè è proprio dalle condizione estreme che possono nascere pensieri e pratiche vivificanti, perchè è proprio dal dissenso che possono nascere sensibilità, coscienza, saperi nuovi. E' necessario quindi costruire progetti per nuove sensibilità, forme di vita libere.
Erano presenti molti cittadini, uomini e donne, ragazze e ragazzi, associazioni culturali, musicali, teatrali, sociali di Verona e del territorio. Tra i molti striscioni anche uno degli amici di Nicola, con la scritta: BIBOA, una gioiosa imprecazione inventata da Nicola stesso. Molte anche le realtà giovanili e i centri sociali di varie città, da Roma a Brescia, da Padova a Bologna.

18 May 2008 - stampa





comunicato stampa # 7: NICOLA E' OGNUNO DI NOI
- l'assemblea aperta cittadina
- le informazioni sul corteo (orari, percorsi, caratteristiche)
- news
- le prime adesioni alla manifestazione
- vedi alla news precedente anche il volantone che verrà distribuito durante la manifestazione

Sabato 17 Maggio 2008: MANIFESTAZIONE: NICOLA E' OGNUNO DI NOI

Partenza corteo Stazione di Porta Nuova, Verona, ore 15.00

> Per adesioni: adesioni17maggio@gmail.com
> Info su aggiornamento adesioni, comunicati, partecipazioni e altro: http://verona17maggio.noblogs.org/

16 May 2008 - stampa





Materiali da scaricare: volantone
MAPPA DELLA MANIFESTAZIONE
Volantone
stencil di Nicola

16 May 2008 - stampa






Comunicato dell'Assemblea aperta cittadina del 13/05/2008. Verona
Si lotta e si crea anche per ricordare chi ci è stato affine. Non ha importanza se Nicola si dichiarasse antifascista o meno. In questi anni di ripensamenti e ricombinazioni sociali, culturali, politiche, esistenziali, abbiamo imparato a definirci non per quello che siamo ma per ciò che non siamo. A differenza dei suoi assassini Nicola non era nazista, non era fascista, non era razzista, non era leghista, non era un reazionario. Sappiamo ciò che non siamo, ciò che saremo dobbiamo inventarlo. Lontani dalle passioni tristi, gioiosamente, naturalmente, vivere come l'aria che si respira, come ha fatto Nicola. Skate: ebrezza e surf dell'anima. Montagna: tregua, respiro, silenzio. Colore arancio: vitalità e spiritualità. Immaginazione. Vita contro la morte.

Gruppi culturali, teatrali, musicali, associazioni sociali, migranti, individualità, giovani e meno giovani, con esperienza politica e no. Nella sala Lucchi colma di persone, si è svolta l'assemblea aperta cittadina per la promozione della manifestazione del 17 maggio. Molti gli interventi, le proposte, le idee, le riflessioni. Un esempio di comunicazione e informazione che si alimentano per formare socialità diffusa e un'etica fatta di memoria, immaginazione e concretezza. Ricordare Nicola, non permettere che la sua vita e il suo assassinio siano dimenticati, questo il sentimento più diffuso negli interventi. Da qui le molte proposte, come la posa di una targa commemorativa a Porta Leoni e l'intitolazione di un centro giovanile/biblioteca. Il corteo sarà aperto, comunicativo, partecipato, in cui la città parlerà con la città, le identità si meticceranno con Verona, perchè è con la solidarietà e la relazione che può nascere una nuova sensibilità.

15 May 2008 - stampa





Sabato 17 Maggio 2008: MANIFESTAZIONE
alle cittadine e ai cittadini veronesi
alle ragazze e ai ragazzi,studentesse e studenti, i primi ad essere coinvolti in questa tragedia,
alle migranti e ai migranti, i nuovi cittadini, che conoscono bene parole come intolleranza e razzismo,
alle tante realtà formali ed informali che da tutta italia hanno espresso indignazione e solidarietà

Sabato 17 Maggio 2008 - MANIFESTAZIONE

concentramento Stazione Verona Porta Nuova ore 14.00
partenza corteo dalla Stazione Verona Porta Nuova ore 15.00

Nicola è ognuno di noi

Per sconfiggere insieme la paura.
Scendiamo in piazza per svegliare una città che troppe volte ha girato la testa. Non deve farlo questa volta.
Non deve farlo mai più.
Mobilitiamoci e riprendiamo la parola prima che l'ipocrisia riscriva anche questa storia.

Per una Verona libera dalla paura e dall'odio,
per una Verona libera da vecchi e nuovi fascismi,
per una città libera dall'intolleranza, dal razzismo, dall'ignoranza.
Perché esiste una Verona coraggiosa, aperta, indignata.
Perché guardarsi all'interno, riconoscere il male profondo del nostro tempo e della nostra città è crescere.
Liberi.

Costruiamo assieme un corteo che attraversi e viva la città
in una giornata aperta alle iniziative e ai contributi positivi di tutte e tutti.

Nel 2008 a Verona si muore ancora di fascismo.

Al posto di Nicola poteva esserci ognuno di noi.

Assemblea cittadina promotrice della manifestazione
per adesioni: adesioni17maggio@gmail.com
________________________________________________________

Vorremmo che il corteo venisse aperto dalle ragazze e dai ragazzi della città, dagli abitanti della Valpolicella e da tutti quelli che a Nicola erano vicini, loro i volti loro le voci a pretendere che mai più si ripeta.

Vorremmo che seguissero i migranti, di Verona e non solo, con loro dobbiamo costruire una città diversa

Vogliamo che sia un corteo assolutamente pacifico e determinato da un'unica modalità ed un unico obbiettivo comune: parlare e comunicare alla e con la città per non dimenticare un ragazzo ucciso dall'odio e dall'ignoranza.

Invitiamo tutte e tutti a costruire insieme la giornata, a partire dall'assemblea cittadina che si terrà a verona

martedì 13 maggio alle 20.30,

in sala Lucchi (accanto allo Stadio).

E' la città ad essere protagonista della giornata del 17 maggio,con il supporto e il contributo delle realtà antirazziste e antifasciste,perché solo la città può cambiare se stessa.

________________________________________________________
Assemblea cittadina promotrice della manifestazione
per adesioni: adesioni17maggio@gmail.com

>> scarica e diffondi appello, volantino, logo <<

08 May 2008 - stampa





Per ricordare Nicola, sabato 7 giugno 2008 alle ore 17.30 corticella Leoni
SABATO 7 GIUGNO alle ore 17,30

Ci ritroviamo a Corticella Leoni
per ricordare Nicola e continuare a denunciare le tante responsabilità della sua morte.

L'Assemblea cittadina

http://verona17maggio.noblogs.org/

05 Jun 2008 - stampa






In ricordo di Nicola


Cartello posto sul luogo della brutale aggressione ad opera di cinque neonazisti veronesi.

08 May 2008 - stampa






LIBERA…RESISTENTE…LAICA…INDIGNATA

Orgogliosamente antifascista...

.noi la giornata del 25 aprile la viviamo così…

LIBERA dalle paure e dalle paranoie che nascono dalle ossessioni identitarie, denominatore comune dei vecchi e nuovi fascismi, delle esasperazioni nazionaliste e localiste, della xenofobia e del razzismo. Chiusure culturali che alimentano il “falso mito della sicurezza”, il virus dei “sindaci sceriffo” (di destra e di sinistra), la filosofia della caccia al diverso, del “capro espiatorio” e della “guerra del povero contro il povero”, in un crescendo caotico che copre le responsabilità e difende gli interessi di chi rende veramente insicure le nostre vite.

LIBERA dalle nuove servitù del lavoro, che il mercato pretende flessibile, genuflesso e accondiscendente; da un lavoro che si appropria di ogni tempo e spazio della nostra esistenza, che precarizza la vita e che considera effetto collaterale del profitto lo stesso rischio di morire.

LIBERA di muoversi, di abitare, di partecipare, di rivendicare, di rompere le gabbie e di attraversare i “confini” entro i quali l’assioma liberismo-nazionalismo vorrebbe costretti i corpi dei migranti

LIBERA dalla repressione come risposta isterica, come strumento “democratico” di contrasto alle lotte sociali, sindacali, ambientali, che si diffondono a macchia d’olio nel nostro paese.

LIBERA dalle nuove guerre umanitarie permanenti preventive “esportatrici di democrazia”.

RESISTENTE al revisionismo strisciante, alla militarizzazione del 25 aprile, alla sua “mummificazione”, perché la storia si ri-legge non si ri-scrive, perché la liberazione e i suoi valori sono tra i pochi argini alla deriva del presente, perché la vogliamo attuale, capace di “armarsi” per cambiare e costruire.

LAICA, libera e resistente all’aggressione medievale dei nuovi integralismi e fanatismi contro il corpo delle donne, contro gay, lesbiche e transessuali, contro la pluralità delle “forme di vita” e i diritti conquistati sino ad oggi.

Vedi gli appuntamenti -->

24 Apr 2008 - stampa





BRUTTI CARATTERI


Editoria e culture indipendenti
Verona, 28 marzo – 6 aprile 2008. Quarta edizione


La Biblioteca G. Domaschi – spazio culturale anarchico, La Chimica e il collettivo Metropolis promuovono la quarta edizione di “Brutti caratteri”, rassegna di editoria e culture indipendenti. Nata nel 2003, l’iniziativa ha preso corpo successivamente nei vari luoghi che sono stati di volta in volta attraversati dal centro sociale, dall’occupazione di lungadige Attiraglio a quella di piazza Zagata (edizioni 2005 e 2006). Dopo lo sgombero e la demolizione dello stabile da parte dell’amministrazione Tosi, l’impegno preso allora di proseguire nelle attività promosse nonostante la repressione ordinata dal sindaco ha dato forma a una versione diffusa di Brutti caratteri, che intende contaminare molteplici spazi di un quartiere complesso e vitale come Veronetta.

Quest’anno la formula “tradizionale” fin qui praticata (presentazioni di libri, riviste, fumetti e filmati in presenza degli autori) sarà trasformata in una serie di appuntamenti volti principalmente alla discussione di un argomento chiave, quello della sicurezza, individuato come modello per discutere e contestare le attuali politiche locali, nazionali e globali che attentano quotidianamente alle libertà di tutt*. Momento centrale della discussione intorno al fantasma securitario sarà la giornata di dibattito “Paranoid city. Il falso mito della sicurezza” che si terrà presso sala Lodi.

Il tema verrà affrontato da diverse prospettive: la militarizzazione dell’ordine pubblico in relazione allo sviluppo dell’“interventismo umanitario” in uno scenario di conflitto globale permanente; le politiche securitarie promosse dalle amministrazioni locali e la contestuale creazione di ghetti urbani; la repressione della prostituzione nel quadro di politiche del “decoro” volte al controllo dei corpi e dei comportamenti sociali; la questione dei migranti tra volontà di assimilazione e meccanismi di esclusione, reclusione, espulsione; la costruzione dello stereotipo del marginale e del deviante a partire dalle curve degli stadi e dalle banlieue; l’ossessione identitaria e i suoi antidoti.

17 Mar 2008 - stampa





Squadrismo in salsa scaligera
La storia di questa città racconta inequivocabilmente l’esistenza di un malessere sociale diffuso con un denominatore comune che parla di esasperazione identitaria , che spesso prende la forma dell’odio e della violenza fisica, che spesso si ammanta di coperture culturali e di connivenze politiche, che sempre si esprime con la matrice dello squadrismo e del fascismo più becero.
Negli ultimi dieci anni si è verificato un vero e proprio stillicidio di aggressioni, pestaggi, spesso con catene e coltelli, di cui l’episodio di sabato sera è solo l’ultimo inquietante atto. Noti i protagonisti, nota la loro appartenenza, noto soprattutto il contesto da cui provenivano; qualche ora prima sfilava per le vie del centro la fiamma tricolore, lanciando gli slogans più truci: “zecche di giorno, infami di notte”; “siete infami come i partigiani” “Se non li fermate voi ci penseremo noi”. Nulla di nuovo, se non per l’intima presenza del sindaco e di alcuni assessori e di altri esponenti di partiti della maggioranza. Questo sindaco ha sempre avuto un rapporto diretto con l’estrema destra scaligera, come dimostra il fiammifero Miglioranzi capogruppo della lista Tosi, scandalosamente proposto come rappresentante del comune all’istituto storico per la resistenza.
Un tentativo, provocatorio e spudorato, di alimentare il revisionismo storico “istituzionale” tanto caro alla lega e ai fascisti. Ma ancor più grave è il revisionismo storico “sociale”- compiuto nelle ultime settimane dall’estrema destra, e avallato dalla maggioranza- di stravolgere le dinamiche sociali della nostra città: l’utilizzo strumentale dell’aggressione del militante della ft, attribuito a ragioni politiche, nella totale assenza di prove (si presume sia una vendetta personale), e l’imprudenza consapevole con cui tale versione è stata accolta da Tosi & co, dimostrano che il progetto è quello di alimentare la logica degli opposti estremismi, a beneficio d’un’unica parte politica. Attenuare le differenze tra soggetti antitetici, diversi anche e soprattutto nelle pratiche della politica; annacquare i fatti più clamorosi, che hanno fatto conoscere Verona come città razzista e laboratorio delle nuove destre: questo il progetto, intimamente sovversivista, del ceto politico che ora amministra la città.

Non ci stancheremo di ricordare chi sono stati e chi sono tuttora i Miglioranzi, i Castorina, i Puschiavo…

E ancora una volta qui ribadiamo che le politiche basate sull’odio “geografico” (L’Arena ne è lo specchio consapevole, una vera scuola delle coscienze!), così come la cancellazione di ogni avversario politico, intraprese e cullate da questa amministrazione, hanno dato cittadinanza agli istinti più aggressivi, armando la mano di chi pensa di perseguire gli stessi obbiettivi con modalità diverse: chi vive la strada agisce diversamente da chi abita i palazzi del potere.

“Se non li fermate voi ci penseremo noi”; “non risponderemo di eventuali schegge impazzite”: nel corteo di sabato, pubblicamente, questi signori hanno promesso che qualcuno pagherà.
Il tenore inequivocabile delle loro minacce, combinato con il malcelato sospetto circa i presunti responsabili dell’aggressione di sabato 8 dicembre, è tale da preparare il campo a episodi drammatici: quello di sabato scorso è stato solo un piccolo preludio, forse una prova, in vista di ben altro.
Aspettiamo il morto, come a Milano (Davide Cesare, marzo 2003) o a Roma (Renato Biagetti, agosto 2006)?

Flavio Tosi, sfilando in piazza accanto a Fiamma Tricolore, Veneto fronte skinheads e Forza Nuova e ai loro slogans carichi di minacce, si è assunto una pesantissima responsabilità.

Responsabilità diretta hanno anche quei media che hanno scelto di descrivere la manifestazione di sabato come un’ordinata e pacifica parata, condotta a passo dell’oca marziana.

L’invito a una ben diversa assunzione di responsabilità va anche rivolto a quel centrosinistra, che troppo spesso si è girato dall’altra parte, di fronte ai fatti che noi da anni denunziamo, scegliendo di ripararsi dietro la vuota formula della condanna bipartisan della violenza.

PS. Ci risulta che il camerata Miglioranzi si sia offeso per un saluto ariano a lui rivolto da un cittadino che assisteva al consiglio comunale. Probabilmente, nonostante la momentanea assenza del batterista, la seduta era stata confusa con un concerto dei Gesta Bellica………..

LA CHIMICA, CIRCOLO PINK, SINISTRA CRITICA

19 Dec 2007 - stampa






PER UNA VERONA DELL’ ACCOGLIENZA E DELLA SOLIDARIETA'
VERONESI....SU LA TESTA!

SIT-IN DI SOLIDARIETA' CON GLI IMMIGRATI PER POLITICHE DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE NEI NOSTRI COMUNI

SABATO 1 DICEMBRE 2007,
ORE 15, PIAZZA BRA, VERONA

28 Nov 2007 - stampa





Comunicato
Laver appreso dai media cittadini delloperazione repressiva che la giunta ha intenzione dintraprendere nei nostri confronti, conferma e rafforza alcune nostre convinzioni e ci aggiorna su alcune interessanti novit.

Laggressione politica allo spazio sociale della chimica per il sindaco linizio di unoperazione mediatico/poliziesca volta a cancellare ogni forma di opposizione, ogni voce critica, ogni presenza scomoda.

Lassessore DiDio ha affermato:se questa citt non vi piace andatevene!.

In questa frase tutta la filosofia di una Democrazia intesa come maggioranza che vorrebbe cancellare politicamente e forse anche fisicamente ogni forma di minoranza. Per la precisione ad accogliere il Sindaco e DiDio c'erano sette persone, noi l'anno scorso contro lo sgombero della chimica abbiamo raccolto pi di duemila firme, tra cui molti residenti del quartiere e un assessore.

La gravissima provocazione del sindaco che si reca ridendo ad assistere alla demolizione di uno spazio che odia, mancando del seppur minimo rispetto per il "nemico" con lintento dichiarato di provocare, stata a tutti gli effetti una trappola.

Ne seguita una contestazione rabbiosa e dolorosa ma legittima che viene descritta come aggressione condita di minacce. Quindi illegale. Quindi penalmente perseguibile. Violenza e non violenza: come un uovo o come le squadracce fasciste che picchiano, accoltellano, bruciano, che mai vengono condannate, che spesso vengono incitate e protette da alcuni illustri esponenti di palazzo Barbieri.

Legalit e illegalit

Come quando il sindaco si recava fuori dal campo rom, con una marcia non autorizzata a insultare e minacciare donne e bambini con epiteti particolarmente coloriti.

Altra conferma: il consiglio comunale gioved si apre con una comunicazione sullaggressione del sindaco e palazzo barbieri viene blindato dalle forze dell'ordine per impedire che gli oggetti stessi del discorso siano presenti.

Altra trappola.

REPRIMERE, CRIMINALIZZARE, CANCELLARE sono ad oggi i moventi incontestabili dello sgombero della chimica alla faccia della piccante ironia del signor T. che ci ha salvati dall'amianto.

Lex sindaco Zanotto ed una buona parte dell' exmaggioranza ci mandano a dire che giusto e legittimo loperato di tosi ivi compreso un grottesco indennizzo che dovremmo pagare per le utenze (quali?) per i danni (?) per lutilizzo di uno spazio senza un affitto concordato.

Pusillanimi e ipocriti o schizofrenici e smemorati?

Utenze e affitto in comodato sono le esatte richieste che abbiamo fatto il giorno stesso del nostro ingresso nelle scuole perini, per emergere dallo stato di precariet (per voi illegalit)in cui versiamo da troppo tempo:
i contatti con la precedente amministrazione sono stati numerosi: sorrisi, complimenti e tante promesse. Per tenerci tranquilli (a loro avviso) evidentemente quando eravamo utili a qualche strampalato equilibrio di palazzo.

Ora nel folle inseguimento del Tosi Style si dicono bugie si stigmatizza si condanna.

Per questo motivo abbiamo intenzione di chiedere un indennizzo ed un risarcimento alla vecchia amministazione per i lavori di recupero e mantenimento dell'area che abbiamo gestito e aperto alla cittadinanza in tre anni. Un'area che per dieci anni non mai interessata a nessuno e che stranamente diventata preziosa il giorno stesso in cui noi l'abbiamo riscoperta.

Per ovvi motivi signor Tosi e signor Zanotto continueremo ad essere la vostra spina nel fianco con o senza il vostro permesso.

Per ovvi motivi in questi giorni parteciperemo ai lavori "di un'altro comune",quello istituito dalla comunit in lotta di vicenza, una moltitudine in lotta contro la devastazione ambientale, la militarizzazione del territorio, l' asservimento delle citt alle logica delle guerre globali, un esempio reale di democrazia partecipata che nulla a che fare con i partiti a cui appartengono i tanti Tosi e Zanotto. Invitamo tutti i veronesi a raggiungere Vicenza con il treno che partir dalla stazione di P.Nuova alle 8.30 di Sabato mattina 15/09 e partecipare alle iniziative del Campeggio No Dal Molin.



Cari consiglieri, cari assessori e soprattutto caro sindaco ci vediamo prestissimo.



Firmato i quattro gatti della chimica, con sette vite.

19 Sep 2007 - stampa






Una questione privata

Sabato sera gli striscioni e e i manifesti del presidio permanente in piazza zagata erano stati dati alle fiamme.
Ieri notte intorno alle 3.30 successo LO STESSO alle strutture del presidio. Un incendio premeditato con l'utilizzo di taniche di benzina.
Oggi cominciata la demolizione del csoa lachimica.

Casualit.

Questa mattina, Re Flavio e la sua corte di buffoni si sono presentati in pompa magna davanti al centro sociale a saldare i conti, applauditi da tre, dico tre, vecchiette e protetti da uno schieramento di polizia.
Il Reuccio venuto a finire la sua crociata personale contro chi ha sempre osteggiato la sua falsa politica identitaria. HA convocaTO una conferenza stampa davanti al centro sociale, cos per il gusto di provocare.
E non ci venite a parlare di scelte politiche, di investimenti collettivi, di centri di aggregazione per il quartiere:
qui si tratta solo di una questione privata.
Il Reuccio finalmente ha potuto usare il Potere, per infierire sui "vinti", per assaporare la sua personale vendetta, strumento privilegiato della sua azione "politica".

Aspettiamo "pogrom" al campo Rom, anche se chi li ospita ti fa paura, Re Flavio, ha altre armi.

Noi ci accontentiamo dell'uovo che ti ha sfiorato.

Sar un tuorlo che ti seppellir.

csoa lachimica -macchina immaginativa non omologata.

11 Sep 2007 - stampa






Pic Nic in p.zza Zagata - domenica 9 settembre 2007

06 Sep 2007 - stampa






APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE DI SABATO 1 SETTEMBRE
LE IDEE, I DESIDERI, LE LOTTE
NON SI SGOMBERANO!



Il centro sociale la Chimica esiste perch nasce da necessit politiche, culturali, esistenziali. Esiste perch lo dimostra una storia ormai lunga 10 anni, una storia fatta di lotte e occupazioni: il forte di S. Lucia, la vecchia pensilina degli autobus di Piazza Isolo, larea industriale dellex quacker chemical, le scuole Fincato di via del capitel. Luoghi abbandonati e dimenticati che abbiamo pulito, sistemato, trasformato in spazi di socializzazione, aggregazione, cultura. Spazi aperti riconsegnati alla cittadinanza: non abbiamo mai rubato spazi a nessuno, non siamo mai stati competitivi con le esigenze del territorio come alcuni vorrebbero far credere, come chi vorrebbe competitive le esigenze degli anziani del quartiere in cui abbiamo vissuto.

Lo diciamo con forza perch in questi anni abbiamo realizzato dei sogni, abbiamo dato risposte concrete alla necessit di spazi sociali e aggregativi, di spazi politici e culturali, aperti alla cittadinanza, al quartiere, vissuti dalle migliaia di persone che li hanno ricostruiti, camminati, ridipinti e rimessi a nuovo, riempiendoli di musica, disegni, giochi, parole, sapori e saperi in azioni creative, favorendo comunicazione e relazioni.

Abbiamo scelto lautorganizzazione: non abbiamo bisogno di finanziamenti perch autoproduciamo (con fatica) i mezzi con cui sostenere i nostri progetti. Abbiamo scelto lautogestione che non tollera la distinzione tra gestione ed utenza, coinvolge e responsabilizza, investe sul protagonismo attivo delle persone che esprimono con la loro presenza, desideri ed esigenze. Investiamo sulla partecipazione dal basso, che non riproduce gerarchie o strutture burocratiche di associazione, si esprime e condivide le scelte comuni attraverso le assemblee di gestione. In questi anni ha preso vita un contesto nato da una comunit di centinaia di persone che hanno frequentato e attraversato le iniziative proposte: concerti, rassegne cinematografiche, dibattiti, presentazione di libri, il mercato autogestito, eventi come Terre Ribelli/Critical Wine e Brutti Caratteri, la libreria Ubik Books, la trattoria comunarda Fornelli Ribelli, lo sportello precario, i corsi di inglese, di ginnastica, giocoleria

Una realt attiva nelle lotte per la giustizia sociale, contro la condizione precaria del lavoro e per i diritti dei lavoratori, al fianco dei migranti, contro il razzismo e per i diritti di cittadinanza, contro il sessismo e le discriminazioni verso gay, lesbiche e trans, contro tutte le guerre, per una ecologia sociale e ambientale.

Esistiamo. Lo diciamo con forza a questa giunta, al suo buffo sceriffo flavio tosi, malato dinguaribile protagonismo. Meritato: linstancabile provocatore, il Gentilini al quadrato, labile collaudatore di rapporti tra lestrema destra e la lega, celebre per gli autobus con entrata per negri, per la guerra santa ai rom, ai migranti, ai diversi, a tutto ci che non compatibile con lanacronistica idea di citt- castello- ricco recintato identitario

Luomo che ha vinto lelezioni fomentando le pulsioni pi retrive legittimandole, dando cittadinanza allirrazionale alla paura e alla fobia.

Tre parole dordine in campagna elettorale: cacciare i rom, cancellare il centro sociale, debellare il centro dalle presenze sgradite, ambulanti in primis. Le vere emergenze di Verona. In nome del decoro. Dal detto al fatto: un allucinante battuta di caccia: prostitute, mangiatori di panini, kebbabbari, phone, center, senzatetto, Rom. Sgomberi, chiusure, multe, arresti, il tutto sotto il vigile sguardo ed il sorriso compiaciuto del primo cittadino. Attualit e non solo: allistituto storico per la resistenza un naziskin doc, noto alle cronache cittadine e non solo.

Lo ricordiamo al centro sinistra con la forza e la lucidit della memoria che non ammette amnesie strumentali, ipocrisia e revisioni. Imperdonabile la subdola repressione messa in atto nei nostri confronti, sottovoce: 10.000 euro comminati dai vigili urbani a quattro esponenti della chimica in occasione dellultimo C.W. sono spiccioli al confronto dei 30.000 euro che la precedente amministrazione ipotizzava di attribuirci come indennizzo per lusufrutto abusivo dello stabile di sua propriet. Imperdonabile lincapacit e la codardia di offrire alternative reali al centro sociale per emergere nella precariet nella quale versava, riconoscendone la storia la forma i bisogni. Imperdonabile la scelta consapevole di conquistare voto e consenso dei presunti moderati, assecondandone le fobie gli egoismi le passioni tristi. La deriva in atto non esclusiva della destra, non solo politica e sociale: il quando sociale e il politico si stratificano inquinano appieno la sfera esistenziale. Per questo forme di vita non omologabili fanno paura, non solo per ci che sono e producono materialmente ma anche per i linguaggi e gli immaginari che hanno dimostrato di saper creare.

Gli spazi sociali autogestiti sono stati in questi anni il cuore in movimento di tutte le lotte per i bisogni e diritti desistenza.

Urge innanzitutto una presa di coscienza: ci che siamo stati e ci che siamo.

La consapevolezza del percorso comune la stessa cosa della responsabilit che abbiamo: vivere uno spazio di relazioni liberate giorno per giorno concretamente un pezzo di una societ diversa che vorremmo costruire.

Significa non fermarsi.

Urge ricomporre e ricombinare i corpi e le menti di chi questa esperienza ha attraversato e sostenuto, soprattutto in una citt come la nostra. Ripartire dalla piazza, oggi piazza zagata, da ci che allesterno della chimica riusciremo a fare, a partire dalla socialit che in questi anni abbiamo consolidato, rompendo le barriere del pregiudizio.

Trasportare le nostre azioni le nostre idee i nostri corpi nelle strade, nelle piazze, di nuovo imprevedibili, di nuovo invisibilima non troppo.

Riprenderci la fisicit di un laboratorio, occupando se necessario, consapevoli che loccupazione rimane uno strumento, non un fine, per ottenere una piccola parte di ci che ci spetta.

Questa citt ma non solo. Il vento che soffia a Verona non ha niente di localista ma comune a tante ricche citt di questo paese dove il modello economico non prevede, non accetta, odia soggetti non omologabili, utilizza le isteriche politiche della paura dellemergenza della sicurezza della tolleranza zero, della richiestissima categoria dellillegalit per spostare lattenzione dalle contraddizioni, dai veri problemi, dalle becere ingiustizie del sistema e dai veri responsabili. Perch non tollerabile immaginare una societ diversa e possibile.

Il triangolo tosi cofferati zanonato ha infiammato lestate ed solo lapice di un fenomeno in costante diffusione; ma lestate infiammata quasi finita:

Urge lasciare le nostre riserve dove ci vorrebbero confinanti e riprenderci le citt

Sui sentieri che il movimento sapr tracciare.

A partire dal campeggio NoDalMolin a Vicenza, un laboratorio a cielo aperto di partecipazione popolare in lotta contro ogni militarizzazione del territorio e in difesa dei beni comuni.

A partire da Bologna e ogni altra citt sotto assedio securitario e legalitario


A partire dal percorso che attraverser Verona sabato 1 settembre.
Il primo passo.
Solo linizio.



Manifestazione sabato 1 settembre 2007
concentramento ore 14.00
piazza Zagata Borgo Venezia davanti al csoa la chimica







Questo un appello aperto. Per adesioni e contributi: lachimica@autistici.org


Adesioni (31 agosto)

Individui

Adelino Zanini (Universit politecnica delle Marche)
Cristina Stevanoni (Universit di Verona)
Morena Piccoli
Fabrizio Bertoli (socio dell'Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell'eta' contemporanea)
Gianfranco Morosato (ombre corte, Verona)
Gigi Sabelli (giornalista,Verona)
Fulvio "Devil" Pinto
Giovanni Battista Novello Paglianti (Universit di Padova)
Sandro Chignola (Universit di Padova)
Roberto Malesani (Avvocato)
Michele Pedrolo("La Trobe" university - Melbourne -Australia)
Tiziana Valpiana (senatrice Prc)
Lidia Menapace (senatrice Prc)

Gruppi

circolo Pink (Verona)
collettivo mai stat@ zitt@ (milano)
facciamo breccia
Verona cambiare si pu
Sinistra Critica Verona
CSA Magazzino47 (Brescia)
Radio Onda d'Urto (Brescia)
Collettivo scienze politiche (Padova)
Biblioteca Domaschi (Verona)
Coordinamento RdB/CUB Universit di Verona
Metropolis Caf (Verona)
Coordinamento Migranti (Verona)
Movimento Teppa(Cecina)
AntagonismoGay (Bologna)
Folletto25603 (Abbiategrasso -MI)
Laboratorio FUO.CO (Padova)
Fuxia Block (Padova)
Lazzaretto Autogestito (Bologna)
Azione Gay e Lesbica Firenze
Partito della Rifondazione Comunista
Partito dei Comunisti Italiani
Giovani Comunisti/e
FGCI


WATERMELONS SOCIETY (Borgo Ciodo, Italy)
FFD Punkrockband
Punkadeka.it
Punkitaliano.it
Ratoblanco
SOUNDABBAST booking agency | promotion | eventi
AQUIETBUMP (net)label
MARCO MESSINA (napoli)
BLACK ERA (napoli)
JAMBASSA (avellino)
MOU (avellino)
Los Fastidios (Verona)
Mad Butcher Records (Gttingen)
Virtus Fans (Verona)

28 Aug 2007 - stampa






CRITICAL MASS SABATO 25 AGOSTO PEDALA LA TERRA, LIBERA SPAZI, OCCUPA LE STRADE DELLA CITTA
LA CHIMICA VIVE E MOLTIPLICA LE PAROLE E LE COSE

PROGRAMMA DEI PROSSIMI APPUNTAMENTI
...

24 Aug 2007 - stampa





TRATTORIA COMUNARDA, VENERDI 24/8 ALLE ORE 19
Ormai fuggiti dalla nostra riserva, sgomberata cos tristemente da Tox Willer con laiuto morale dei suoi pards Koffy Carson e Jack Tiger Zanonato e quello materiale di Mephisto Malfatti spuntiamo di nuovo nelle strade, nelle piazze, come sempre imprevedibili per dire allo sceriffo:

Tizzoni dinferno! Tox Willer non avrai il mio scalpo!

24 Aug 2007 - stampa





LE IDEE NON SI SGOMBERANO!
LA CHIMICA VIVE E MOLTIPLICA LE PAROLE E LE COSE

uno spazio recuperato dallabbandono e che aveva ripreso a vivere socialmente e materialmente

uno spazio che ospitava un attivo laboratorio politico,
un luogo fisico in cui far incontrare, parlare, agire coloro ai quali non viene mai data voce, chi messo ai margini, escluso e a volte privato persino del diritto allesistenza soltanto perch incarna la diversit: immigrati, precari, gay, lesbiche e trans, rom

23 Aug 2007 - stampa





lachimicasgomberata - prossimi appuntamenti
LE IDEE NON SI SGOMBERANO!
LA CHIMICA VIVE E MOLTIPLICA LE PAROLE E LE COSE


ogni giorno presidio permanente dalle ore 16.00
venerdi 24 agosto - fornelli ribelli
sabato 25 agosto - Critical/chemical mass
sabato 1 settembre - manifestazione

23 Aug 2007 - stampa





Arrivederci
Il 20 agosto 2007 il CSOA la Chimica stato sgomberato


20 Aug 2007 - stampa






Sgomberato il csoa lachimica - presidio permanente in piazza zagata
Questa mattina stato sgomberato il csoa lachimica, luogo liberato in una citt morta.

E' solo l'ultimo atto della giunta fascista.

Il sindaco Tosi, razzista dichiarato e fautore della pulizia etnica, ha deciso di utilizzare l'unica arma che il suo piccolo cervello conosce, repressione e volenza di stato.
Dopo prostitute, mangiatori di panini, immigrati regolari o meno, ora tocca a noi, a chi si sempre opposto alla sua follia leghista, a chi ha sempre usato la fantasia per combattere il fascismo strisciante di questa citt ora ancora pi morta.

Uno spazio sociale stato sigillato con la forza, ma la chimica non solo uno spazio fisico:

Sono le nostre idee, le nostre azioni, i nostri corpi che saranno da subito nelle strade, nelle piazze, di nuovo invisibili, di nuovo imprevedibili.

Tentano di cancellare i nostri bisogni con un' azione repressiva, ma i nostri bisogni non si cancellano

Da questi ripartiremo.

Da qui ripartiremo.

PRESIDIO PERMANENTE IN PIAZZA ZAGATA A PARTIRE DA ORA.

LE IDEE NON SI SGOMBERANO.

csoa lachimica. macchina immaginativa non omologata. verona

20 Aug 2007 - stampa






GIOVEDI' 26 Luglio-PRESIDIO
dalle ore 16

davanti a Palazzo Barbieri (piazza Br)


PRESIDIO


CONTRO LA GIUNTA "TERRORISTA"


Dopo "ispezioni" solo a negozi di immigrati capitanate dal Tex Willer in camicia verde,
sgomberi di abitazioni, ordinanze surreali e liberticide contro panini, kebab e prostitute nel nome del "decoro".

Dopo la nomina di un fascista e una revisionista all'Istituto Storico della Resistenza e deliranti promesse di allontanamento dei "nullafacenti".

Dopo le promesse di sgombero al csoa lachimica e al campo rom di Boscomantico

sareste dei pazzi a non far sentire la vostra voce

contro la politica repressiva e razzista della

Giunta "Terrorista" del signor T e dei suoi amici clerico-fascisti.

LA REPRESSIONE SCATENA TEMPESTE... NOI PREFERIAMO IL SOLE.

csoa lachimica - circolo pink

26 Jul 2007 - stampa






AGGIORNAMENTO situazione SGOMBERO csoa LA CHIMICA
Sembra abbiano ritardato nei giorni scorsi l'azione di sgombero del csoa La
Chimica, soprattutto a causa della nostra costante presenza al centro.
L'intento probabilmente quello di portarci all'esaurimento delle energie
mentre le voci si moltiplicano e danno lo sgombero sempre pi vicino.
Non hanno capito che cos non funziona. Che le idee non si sgomberano.
Il presidio continua, cos come continuiamo a far vivere lo spazio di
iniziative e a far sentire in citt la nostra voce contro le sceriffate del
signor TO.
Vi invitiamo a passare e a contribuire a tenere viva la chimica.
Seguiranno aggiornamenti.

LE IDEE NON SI SGOMBERANO.

Csoa La Chimica
piazza Zapata
Verona

18 Jul 2007 - stampa






Gli spettri neri della Br
Le amministrative a Verona, lo sapevamo, avrebbero segnato la fine di una fase inaugurandone una nuova. Basterebbe a testimoniarlo lintensit la pervasivit la violenza di una campagna elettorale che ha letteralmente attraversato ogni angolo della citt.
Le peggiori previsioni, le pi pessimistiche sono state ampiamente superate dalla realt. Stravince con pi del 60 % flavio tosi, leghista di razza, capace ad un mese dallapertura delle urne di chiudere il curioso teatrino delle candidature nella casa delle libert, accentrando sulla figura pi scomoda, pi estrema di tutto il centro destra scaligero.
Un uomo, un programma.
Il cuore leghista. Il giovane Gentilini, linstancabile provocatore da 10 anni il volto della lega a Verona. Non passa giorno che lo sceriffo non si produca in dichiarazioni o iniziative di sicuro riscontro mediatico. Il tutto incentrato quasi esclusivamente sul tema immigrazione = insicurezza.
E il sindaco delle entrate separate sugli autobus (nel 98), una per bianchi laltra per neri, della lotta ai dormitori e ai centri daccoglienza per senzatetto (attaccando anche la diocesi, cosa infrequente nella bianca Verona), delle case AGEC e ATER, dei servizi sociali, degli asili prima per gli italiani (un tempo avrebbe detto veronesi) poi eventualmente agli altri, della lotta ai bronx di verona, negronetta in primis, ai phone center e alle kebabberie (fucine di criminali), degli sgomberi ad ogni costo.
Consigliere pi votato dItalia nelle regionali del 2005 diventa assessore alla sanit veneta. Il registro non cambia: gli immigrati sono lincubo, intasano i pronto soccorso, sperperano risorse, pretendono addirittura trattamenti specifici (come il parto con assistenza femminile per le donne islamiche)
E soprattutto luomo della lotta sacra allo zingaro, etnia (come la definisce il Nostro temperandosi dalla tentazione della razza) dalla quale letteralmente ossessionato.
accoglie firme per un referendum cittadino per cacciare tutti gli zingari dalla citt. Marcia sul campo con i suoi fedelissimi, non autorizzato per scatenare fisicamente il panico tra i residenti, fermato solo dallinterposizione degli attivisti antirazzisti.
Verr condannato in secondo appello per istigazione allodio razziale, ne far un motivo dorgoglio in un corteo cittadino, nel quale deporr in Br una lapide rappresentativa recante il nome del procuratore Papalia.
E un leghista di nuova generazione, in cui lidentit se si definisce in accezione reazionaria legalitaria pu connettersi e allearsi con altri identitarismi, dal nazionalismo pi tradizionale alle pi becere forme di neo fascismo, passando per la galassia dellintegralismo cattolico.
Della primora lapertura della lega al veneto front skinhead, uniti gia negli anni 90 dalla paradossale difesa della libert di pensiero, minacciata dalla mancino, promotore del comitato giustizia giusta, tosi tra i principali sdoganatori dei neofascisti cittadini, promovendo quel laboratorio della destra estrema che tanto ha fatto parlare. La lista civica tosi sindaco non a caso aperta da quellAndrea Miglioranzi che nasconde dietro la giacca e la cravatta, la militanza nel vfs, di leader del gruppo rac gesta bellica, e che ora accede al consiglio comunale con la tessera di fiamma tricolore.
Se dovessimo cercare una formula comprensiva dei tanti aspetti sopraccitati, di una cultura politica di cui Tosi il locale portabandiera, indicheremmo il razzismo al contrario.Si tratta di una presunta nuova forma di razzismo strisciante, molto pi pericolosa del razzismo in accezione classica, quello che discrimina minoranze soggetti deboli o in posizione di forza svantaggiata. A subire il razzismo sono i veronesi, i veneti, addirittura gli italiani se si considera la macrominaccia rappresentata dallimmigrazione. Un razzismo di cui non si pu nemmeno parlare, oppressi da decenni di cultura comunista democristiana buonista assistenzialista terzomondialista.
Uno schiaffo in faccia allidea di societ plurale solidale aperta, fondata sulla contrattazione permanente dei diritti e dei bisogni.
Ha vinto perch ha dato voce e corpo alle pi semplici e spontanee pulsioni dellopinione pubblica, alle paure alle incertezze, al diritto al non razionale e alla contraddizione
Ancor prima della politica degli immaginari a trionfare la politica dellidentit.
E giusto immaginare senza immigrati anche se ne palese il contributo economico, giusto prendere a modello la piccola e pacificata Treviso pur sapendo che poco o nulla ha a che fare con Verona, normale la tolleranza zero (o meglio lossessione repressiva) verso lambulante, un criminale amministrativo, accanto alla massima tolleranza per levasione fiscale, grande e piccola, diffusissima sul territorio.
La svolta elettorale di Verona si connota come una deriva sociale (esistenziale?) prima che politica.
Solo questa interpretazione permette di comprendere a fondo lo smisurato entusiasmo attorno al giovane Gentilini prima durante e dopo il voto, spingendo con energia nel retroscena problemi e differenze che infiltrano la nuova maggioranza.

Una campagna con tre parole dordine ossessive: sgomberare il campo rom di Boscomantico, cancellare gli ambulanti dal centro, sgomberare e abbattere (in ordine di tempo da indovinare) il csoa la chimica.
Abbiamo detto la politica della legalit, della tolleranza zero della sicurezza, delle emergenze una politica tutta giocata sullimmaginario, e limmaginario si pu raccontare non misurare.
l'unico "metro" di giudizio sar il come, non il cosa o il quanto, come comunicare quella repressione volta a quella legalit e a quella sicurezza a cui Zanotto aveva attinto a piene mani. Vantaggio e svantaggio al contempo. Tosi avr da subito il problema di gestire il potere, cosa ben diversa dalla gestione della propaganda dopposizione.
Sgomberare un campo di rom rumeni (dal 2007 inespellibili), gestiti da un potentato dellimprenditoria sociale come il Don Calabria, pu sortire effetti indesiderati allo sceriffo, sicuramente impone tempi diversi da quelli prefissati.
La chimica il luogo strategico per eccellenza, il "cosa" e il "come" che possono fare la differenza: dal l il nuovo sceriffo pu partire per dimostrare che fa ci che dice, legalit senza mediazioni di sorta.
E il luogo politico che a torto o ragione rappresenta per il sindaco lantagonismo cittadino. anche una questione privata, chiudere i conti con chi da pi di dieci anni racconta e contrasta il giovane padanofascista.

noi, la nostra storia, il cammino che abbiamo iniziato 10 anni fa come collettivo porkospino, abbiamo lorgoglio e la responsabilit di avere aperto un luogo immateriale, uno spazio politico di movimento che da troppo tempo non esisteva in citt. Un luogo simbolico, perch di connotazioni simboliche impregnata, come abbiamo visto, la politica di oggi: il suo valore prescinde dai progetti e dalle lotte che concretamente siamo stati in grado di promuovere.
Il suo valore aggiunto va individuato nella capacit di produzione di un linguaggio politico e sociale, talvolta incompleto e contraddittorio, sempre partecipato, generoso, coraggioso, profondamente immerso nel vissuto del territorio e nelle sue problematiche pi stridenti.
La capacit di dare voce, di nominare bisogni desideri diritti da un lato, ingiustizie violenze privazioni derive culturali dissociazioni mentali ossessive al limite dello schizofrenico dallaltro. Non ci siamo limitati ad una funzione resistenziale, seppure di innegabile importanza e dindubbio merito in una citt come la nostra, non si sono arroccate in una dinamica di osservazione, testimonianza e controinformazione. In una citt (in un paese) in cui la sinistra perde per lincapacit di individuare un propria cultura politica, noi abbiamo definito una forma di vita culturale politica e sociale con una propria fisionomia ed una storia alle spalle.
Fisionomia che, senza false retoriche o noiose operazioni di giudizio, non poteva che essere in costante dinamica di relazione forte e di contaminazione con i soggetti informali e le realt formali che lhanno attraversata. Una forma di vita determinata dallimpietosa ma non di meno attenta analisi del contesto territoriale nel quale poggia (non pianta) le radici non pu che essere particolarmente sensibile al concetto zapatista di un mondo capace di contenerne molti altri e diversi.
La chimica dunque un luogo che va oltre gli spazi fisici che abbiamo liberato dal degrado aperto alla citt e riempito di idee e bisogni. Si colloca qualche metro pi in l anche dello spazio fisico in cui oggi viviamo, della piazza cos familiare e unica che abbiamo riempito, di un quartiere che ha saputo non tollerare ma ascoltare e osservare. Ci che sar poi, nelleventualit di unazione di sgombero coatto, dipender da un ampio numero di variabile, dalla difficile e stressante riflessione che stiamo affrontando, simile in tutto al tempo in cui si colloca (preventivato ma non scontato), e dalle sue conclusioni.
Ora scegliamo di concentrarci sulla prova/tappa/sfida/minaccia che incombe consapevoli che una parte del nostro futuro dipende direttamente da come affronteremo questa fase.
La denuncia penale di occupazione abusiva dello stabile stata di recente depositata in procura. La prefettura dovrebbe discutere dello sgombero con la propriet (?), il sindaco, nel prossimo futuro.
Ciononostante i tempi potrebbero non essere cos stretti.
Da tempo consapevoli di quanto per noi lestate sarebbe stata soffocante, dobbiamo oggi innanzitutto non farci logorare dallesasperazione della minaccia e dellestrema precariet. Proseguiremo con il nostro programma, fisiologicamente pi flessibile e alleggerito nella quantit, puntando soprattutto alla compartecipazione, allorganizzazione condivisa con le realt che hanno coabitato la chimica in questi anni, di alcune scadenze, coerentemente alla nostra storia e filosofia.
Proveremo ad intercettare e vivere il momento dellarrivo di polizia e compagnia brutta.
Viverlo senza dare soddisfazione a chi, sindaco in primis, ci vorrebbe massacrati e incarcerati, o a chi non perder occasione per dispensare giudizi. Proveremo a resistere in maniera intelligente e creativa.
Soprattutto, non appena si avesse notizia dello sgombero, indiremo immediatamente un presidio permanente e progressivo allesterno del centro sociale, nei giardini adiacenti, nel quale fare convergere tutti quelli che riterranno di voler esprimere direttamente la loro solidariet. Sar soprattutto questo il luogo fisico e simbolico dal quale ripartire per dimostrare che la chimica una comunit militante, che il conflitto sociale in movimento e pu attraversare ogni angolo della citt, che siamo in tanti e determinati ad opporci alla prima (certo non lultima) espressione di violenza odio arroganza ignoranza della nuova giunta.
Far passare sotto silenzio questa forma di repressione totale significa indicare al sindaco che la strada intrapresa giusta facile e spianata anche in altre direzioni.In piazza condivideremo le proposte e le scelte per rispondere e reagire allo sgombero. Dalla piazza ripartiremo, con la lucidit e la consapevolezza che nessuno sgombero pu cancellare la nostra storia, lo spazio che abbiamo aperto, le idee e i bisogni che abbiamo espresso.

La chimica / piazza zapata - verona / in movimento verso una nuova fase

09 Jul 2007 - stampa






>>>NO ALLO SGOMBERO !!!
E' definitivo.

Il Sindaco Tosi ha depositato in procura la denuncia.

Abbiamo informazioni sicure che entro pochissimi giorni il Tribunale proceder a mettere i sigilli al Centro Sociale La Chimica.

La Chimica non intende accettare lo sgombero.

Da luned sera invitiamo tutte e tutti a raggiungerci in Piazza Zagata a Verona per opporci a questo inaccettabile atto di repressione e violenza.

Nessuno sgombero ci toglier la gioia e la rabbia di lottare


CSOA La Chimica


(da luned sera 'Camping La Chimica')

09 Jul 2007 - stampa






9giugno__Verona go to Roma__
9giugno :Verona go to Roma:
nowar//nobush PARADE

06 Jun 2007 - stampa





Volantino per la manifestazione dei migranti del 21/04/2007
Manifestazione dei migranti del 21 aprile 2007

11 May 2007 - stampa





domenica 13 maggio*c.s.o.a la chimica: assemblea aperta contro lo sgombero
Invitiamo tutt@ Domenica 13 Maggio alla chimica dalle 16.30 ad una ASSEMBLEA APERTA per discutere/decidere/produrre/condividere idee/iniziative/proposte per contrastare lo sgombero...

11 May 2007 - stampa





La memoria un ingranaggio collettivo
Il 27 gennaio del 1945 si aprivano le porte di Auschiwiz, le porte
allo sterminio, alla shoah.
Oggi il giorno della memoria, ricordare le vittime della barbarie
nazi-fascista, ebrei ma non solo:
gay, lesbiche, rom, oppositori politici, diversamente abili e ogni
altra forma di vita considerata non conforme.
Dalla storia di ci che stato alla geografia di ci che , del presente.
Quando la storia si ferma alla commemorazione alla celebrazione
destinata alla polvere.
Noi siamo il prodotto della storia come la storia prodotta da noi, a
partire dal punto di vista dal quale guardiamo.

29 Jan 2007 - stampa





La memoria un ingranaggio collettivo
memoria... nel ricordare le vittime della Shoah e tutte le altre vittime della follia nazi-fascista [Gay/lesbiche/rom/oppositori politici...]

memoria... nel ricordare aggressioni a persone riconosciute come "diverse", vittime dell'odio razzista creato e fomentato dall'estrema destra
DAX e RENATO nel cuore, nel ricordo.

memoria... nel ricordare che ancora oggi esistono luoghi che riesumano l'idea di campi di concentramento... i C.P.T. Luoghi dove tantissimi fratelli migranti vengono rinchiusi in condizioni disumane, Luoghi blindati ad ogni controllo. Luoghi di negazione della dignit umana e della libert di movimento.
No alla legge Bossi-Fini//CHIUDERE SUBITO TUTTI I C.P.T.

memoria... nel ricordare tutte le vittime in Afganistan/Iraq/Libano/Palestina riprodotte nel finto nome di guerra al terrorismo ma che nella verit hanno il nome di guerra globale per la conquista di nuovi mercati e il controllo dei saperi/conoscenze...
STOP THE WAR.

memoria... dei luoghi liberati, dell'autogestione, delle macchine immaginative non-omologate, delle creazioni rivoluzionarie, dei saperi della t/Terra, delle lotte precarie, che il csoa laChimica ha creato/intersecato/vissuto e che non ha nessuna intenzione di abbandonare per il miope proposito di sgombero del centrosinistra veronese.
NO ALLO SGOMBERO

AQUI ESTAMOS, AQUI ESTAREMOS.
csoa lachimica

29 Jan 2007 - stampa






APPELLO ALLA MOBILITAZIONE-NODALMOLIN

17 FEBBRAIO: MANIFESTAZIONE NAZIONALE A VICENZA

IL FUTURO NELLE NOSTRE MANI:
DIFENDIAMO LA TERRA PER UN DOMANI SENZA BASI DI GUERRA


Presidio Permanente, Vicenza
23 gennaio 2007

Dopo che per mesi Governo e Comune si sono rimpallati la responsabilit della decisione, l'Esecutivo nazionale ha ceduto all'ultimatum statunitense: il Governo non si oppone alla nuova base Usa, ha sentenziato Romano Prodi. Dopo appena due ore, migliaia di vicentini sfilavano per le strade del centro cittadino.
Chi pensava di aver chiuso la partita ha dovuto ricredersi, perch Vicenza si mobilitata, ha Invaso le strade, ha costruito il presidio permanente.

Otto mesi di mobilitazioni, culminate con la grandiosa manifestazione dello scorso 2 dicembre - quando 30 mila persone sfilarono dalla Ederle al Dal Molin, hanno dimostrato la forte contrariet della popolazione alla nuova installazione militare. Ma il Governo, dopo aver pi volte ribadito la centralit dell'opinione della comunit locale, ha ceduto agli interessi economici e militari.

29 Jan 2007 - stampa





Denunciamo Esselosca!
Esselunga denuncia 10 compagni e compagne del csoa la Chimica.
Denunciamo Esselosca!

Verona, giugno 2006. A oltre un anno un'azione contro Esselunga, a 10 compagni e compagne del centro sociale occupato autogestito la Chimica sono stati recapitati degli avvisi di denuncia per diffamazione.
I fatti. Sabato 2 aprile 2005 una cinquantina di attivisti della Chimica si recarono presso uno dei supermercati Esselunga di Verona e denunciarono con volantinaggi e azioni le losche attivit della nota catena commerciale, proponendo anche alternative: mercati autogestiti, prezzo sorgente, autocertificazione... L'azione era stata ideata nell'ambito della terza edizione veronese di t/Terra e libert/critical wine (rivoluzione dei consumi, agricoltura contadina, sensibilit planetarie), a completamento di un evento articolato: convegni su terra/consumi/produzione/ambiente, mercato autogestito con produttori, musiche...
Ora arriva la denuncia. E' chiaro che l'azione ha dato fastidio; chiaro che l'Esselunga teme la diffusione di verit che mettono a rischio la propria credibilit; chiaro l'intento: dare una lezione per inibire la controinformazione.
Loro denunciano? Noi rilanciamo e proponiamo un boicottaggio contro Esselosca! DENUNCIAMO ESSELOSCA!

Alleghiamo il testo del volantino distribuito durante l'azione:

dentro c' del losco!
vi aspettiamo fuori...

Esselosca raccoglie, controlla, distribuisce e incassa.
Esselosca ricatto e imposizione a contadini e artigiani di modelli produttivi standardizzati (conta solo il marchio, non compare mai il nome del produttore, non c' alcuna tracciabilit dell'origine e della trasformazione).
Esselosca impone tipologia del prodotto, prezzi e condizioni.
Esselosca impone modelli di consumo: vi dicono come, cosa e quando comprare.
Esselosca detta i ritmi al consumismo: comprare sempre, comprare tutto (alle 9 di sera, la domenica mattina, Natale con i tuoi, Pasqua all'Esselosca).
Esselosca si impone sul territorio cancellando la microeconomia e socialit di relazione e accentrando ogni servizio.
Esselosca il businness del falso biologico, ossia del biologico senza alcuna sicurezza se non quella di certificazioni comperate.
La qualit di Esselosca oggi regala profitti a Caprotti (attuale padrone) e domani a Wal Mart (la multinazionale USA che sta comprando Esselosca).
Esselosca carovita. Esselosca specula sull'aumento dei prezzi anche dei beni primari, senza beneficio per il produttore e per il consumatore.
Esselosca parla di qualit come valore ma cancella la qualit della vita: sperimenta forme di lavoro precario (interinali, a chiamata, a turni impossibili), cancella la qualit delle relazioni sociali e umilia la dignit del lavoro (sorrisi e dialoghi per l'utente predefiniti, controllo totale dei ritmi lavorativi, dalle pause all'utilizzo dei servizi). Esselosca mobbing, organizzazione gerarchica e repressiva, controllo biologico (videocontrollo del personale, sorveglianza armata antitaccheggio), zona proibita alla presenza organizzata dei lavoratori e alle minime rivendicazioni sindacali...
Esselosca prepotenza anche a livello urbanistico: dalla costruzione delle rotatorie ai parcheggi che facilitano l'afflusso a Esselosca, a prescindere e senza nessun vantaggio degli abitanti.

Per sconvolgere questa logica di sfruttamento, controllo, dissipazione delle risorse, umiliazione del territorio e del lavoro proponiamo:

Prezzo sorgente: il produttore e il consumatore esigono sul prodotto il prezzo di uscita dall'azienda, in maniera che si possano controllare i ricarichi della distribuzione.
Autocertificazione: il produttore mette a disposizione ogni dato (dove, come, quando e perch) del suo lavoro e di ogni suo prodotto della terra.
Mercati autogestiti: per ridurre la filiera distributiva, per creare socialit e rapporti diretti e un circuito virtuoso tra produttori e consumatori.
Idee efficaci, semplici, applicabili e universali in grado di trasformare i rapporti di produzione e/o di renderne visibili le contraddizioni.
L'idea della massima tracciabilit e trasparenza dei prodotti e dei prezzi, della qualit dei prodotti e della qualit delle relazioni sociali il nostro obiettivo.

per approfondire conoscere ciacolare degustare... oggi e domani siete invitati al centro sociale occupato autogestito La Chimica, via Zagata, Borgo Santa Croce/ Borgo Ciodo, al Terra e libert/Critical wine, conoscerete direttamente contadini e artigiani, ascoltare i loro racconti e assaggerete i prodotti della terra.
...e da maggio: appuntamento mensile con il mercato autogestito...

L'assemblea del csoa La Chimica
Risate g/Rosse

29 Jun 2006 - stampa






LETTERA APERTA CONTRO LO SGOMBERO
LETTERA APERTA
dal centro sociale occupato autogestito La Chimica

alle cittadine e ai cittadini di verona
alle realt culturali, politiche e sociali impegnate per una citt libera e partecipata

LE IDEE, I DESIDERI, LE LOTTE
NON SI SGOMBERANO

Il Centro Sociale La Chimica esiste perch nasce da necessit politiche, culturali, esistenziali.
Esiste perch lo dimostra una storia lunga ormai dieci anni, una storia fatta di lotte ed occupazioni: il forte di Santa Lucia, la vecchia pensilina degli autobus di piazza Isolo, larea industriale dellex-Quakers Chemical, le scuole Manzoni di via del Capitel. Luoghi abbandonati e dimenticati che abbiamo pulito, sistemato, trasformato in spazi di socializzazione, aggregazione, cultura.
Spazi aperti, riconsegnati alla cittadinanza.
Luoghi che riprendono vita, che escono dallinvisibilit e dai quali echeggiano voci e suoni che riescono finalmente a farsi ascoltare, rompono il silenzio e danno la possibilit di parola a chi non laveva.

Esistiamo.
Lo diciamo con forza in questa lettera aperta, lo urliamo alla societ civile in queste righe silenziose perch non abbiamo mai rubato spazi alla cittadinanza, non siamo mai stati competitivi con le esigenze del territorio, come alcuni vogliono far credere, perch abbiamo sempre combattuto i vuoti della citt, che fatica nel dare risposte reali alle richieste di partecipazione e di abitabilit.


23 May 2006 - stampa





Il partigiano Vittore Bocchetta solidarizza con Csoa la Chimica e circolo Pink
Vittore Bocchetta, uno dei partigiani antifascisti veronesi che ha vissuto in prima persona la Resistenza contro i nazifascisti...ha subito il carcere fascista e i lager nazisti... tornato per testimoniare e per difendere ancora oggi la mente... e la memoria che i "ragazzi" della Chimica e del circolo Pink hanno ripristinato marted 25 aprile togliendo piazza Dante a fascisti e cattolici integralisti.

Torna alla mente ...
25 aprile di questanno, tornano alla mia mente quelle giornate lontane che non riusciamo pi a spiegarvi. Non riusciamo a spiegarvi perch noi, (pochi di certo) ventenni degli anni quaranta del secolo scorso, potevamo essere scontenti nel regno di un grande fratello vestito di nero. Essere scontenti? Ma scherziamo? Non era possibile. Tutti dovevamo essere fieri dei nostri destini. I nostri destini destinati dal grande fratello nero di Palazzo Venezia. Gli scontenti erano dei pazzi. Ma cosa dico: pazzi?! Chi non era contento era un traditore della patria!

28 Apr 2006 - stampa





25 aprile: la memoria un ingranaggio collettivo... che va coltivato e difeso
Basta con i reazionari...
liberiamo la piazza e difendiamo la memoria



liberazione
La nostra idea di liberazione non ha come unico riferimento la lotta di resistenza al nazifascismo, una rivitalizzazione dello spirito, della sensibilit e dei sentimenti che animavano quella lotta ed anche ricombinazione di tutte le lotte di liberazione che hanno attraversato il Novecento: di classe, di genere, di tendenza, di desiderio... cio di tutte quelle lotte che hanno portato avanti le idee di libert, intelligenza, uguaglianza, diversit, gioia... ricombinazione anche con le lotte contro le nuove destre rancorose e aggressive che queste idee cercano di contrastare con prepotenza, ignoranza e tracotanza. E quello che vorrebbero fare oggi in una piazza centrale di Verona, proponendo le tesi revisioniste che le caratterizzano e l'odio contro la lotta partigiana.




28 Apr 2006 - stampa





25 aprile: liberata piazza Dante dai fascisti
25 aprile: festa di liberazione, festa di resistenza. Il Csoa La Chimica e il circolo Pink liberano piazza dei signori da fascisti e cattolici integralisti

28 Apr 2006 - stampa





SMASCHERATO IL BOOKCROSSING GRIFFATO FNAC
Ieri domenica 23 aprile a Verona, un gruppo di studenti ha smascherato loperazione di FNAC, multinazionale della cultura. Con il motivo di promuovere la lettura nella giornata mondiale del libro e del diritto dautore, FNAC ha sfruttato la pratica del bookcrossing per pubblicizzare il proprio marchio ed ha impiegato giovani volontari per lavorare gratuitamente alliniziativa (in cambio di qualche gadget ed una maglietta FNAC).
Ricordiamo che la FNAC oltre a monopolizzare la distribuzione di libri e cd (negli ultimi mesi diverse piccole librerie hanno chiuso i battenti), precarizza molti suoi lavoratori.
Gli studenti contro il copyright hanno sabotato dal basso la subdola strategia di marketing rifiutandosi di collaborare e diffondendo insieme ai libri il seguente volantino di denuncia

24 Apr 2006 - stampa





BESTIE SENZA TESTA!
verona. lunedi 30: aggressione fascista a un compagno del csoa la Chimica. sabato 28: bottiglia incendiaria contro la chimica.

BESTIE SENZA TESTA!

Ora basta. Ogni gesto di ribellione contro loscurantismo fascista ha dentro di s una scintilla di libert, un assioma che difenderemo e diffonderemo sempre.
Vigliacchi! Ancora 5 contro 1. Vigliacchi! di notte a viso coperto.
La notte di luned 30 gennaio, un compagno del centro sociale la Chimica, alluscita del concerto di Massimo Bubola, al teatro filarmonico, stato vigliaccamente aggredito da un gruppo di 5 fascisti, che hanno infierito su di lui con calci e tirapugni, anche una volta caduto a terra. Una modalit nota di aggressione nonch una manifestazione clamorosa di vigliaccheria, che dimostra sia lincapacit di un confronto che non sia quello della superiorit numerica e della violenza sia la nullit umana di questi tristi figuri.
Due giorni prima, sabato notte, la Chimica ha subito un attentato incendiario (non rivendicato ma la matrice sicuramente fascista) con il lancio di una bottiglia incendiaria; fortunatamente allinterno cerano ancora dei compagni che sono intervenuti a spegnere lincendio.
Vogliamo sottolineare che questi eventi si inseriscono in un preoccupante contesto nazionale: pestaggi ai diversi, nazificazione delle curve da stadio, escalation di aggressioni ad attivisti e luoghi del movimento antagonista.
Non possiamo far altro che registrare linconsistenza creativa, sociale e politica dei neofascisti. Lunica loro attivit il proselitismo e lindottrinamento subdolo allo stadio, strumentalizzando la curva e la tifoseria di Verona. Alla propria incapacit reagiscono in maniera scomposta rincorrendo temi, idee e pratiche a cui non sanno dare alcun contenuto se non quello della discriminazione, dellodio e della gerarchia.


02 Feb 2006 - stampa





ubiK booKs
la libreria chimica capace di invertire
il processo entropico politico e immaginativo

ogni venerd e sabato

UbiK booKs: filosofie, teorie politiche, culture underground e alternative,
antifascismo e antirazzismo, poesia, fantascienza, noir, arte,
differenze, sperimentazioni, musiche, spazio espositivo.
.dove il linguaggio della trasformazione sociale e la trasformazione
del linguaggio e dell'immaginario battono lo stesso tempo


Non si pu immaginare la libert
senza la libert di immaginazione

> un'idea Chemical Productions (no copyright)

21 Oct 2005 - stampa






Mercato Autogestito Terra e Libert� Critical Wine
OGNI PRIMA DOMENICA DEL MESE

Dalle ore 10 in poi


il primo mercato con prodotti a prezzo sorgente ed
autocertificazione dei produttori
per la trasparenza e la tracciabilit� dei prezzi e prodotti,
senza intermediazioni commerciali

Per difenderci dall'aumento dei prezzi
per incontrare e conoscere i piccoli produttori,
per svincolarsi dall'industria agro-alimentare e dalle
grandi catene di distribuzione,
perch� la spesa sia un momento di incontro e di
socialit�
e di scambio tra sapori e saperi...

pane, ortaggi, frutta, vini, olio, formaggi, salumi, riso,
miele, pasta, conserve�
prodotti dall'agricoltura contadina, dai piccoli produttori
del territorio:
una possibile alternativa radicale al supermercato!

il mercato � autogestito e si svolge in un centro sociale,
luogo di sperimentazione di una socialit� liberata e di
costruzione di pratiche politiche dal basso.

�il peggior vino contadino � migliore del miglior vino
industriale.� Luigi Veronelli

ore 13 Pranzo Sociale




il mercato si svolge anche in caso di pioggia

04 May 2005 - stampa






APERTURA PUNTO SAN PRECARIO


Su appuntamento presso il C.S.O.A. La Chimica (ex esilo Parini), P.zza Zagata in Borgo Venezia a Verona aperto un nuovo PUNTO SAN PRECARIO, dove trovare informazioni ed un supporto legale per i problemi legati alle nuove forme di lavoro precario e flessibile

23 Feb 2005 - stampa





Saluto a Luigi Veronelli
ciao Gino.
solo due anni che ci conosciamo, da quel primo eccezionale, imprevisto, esplosivo, con-fusissimo t/Terra e libert critical wine.
ti abbiamo incrociato quasi per caso e ci hai aperto a una nuova straordinaria dimensione della vita e della lotta (cos felici che allora abbiamo detto s)
Si lotta per il pane e per le rose. Impossibile altrimenti.
ciao Gino,
brindiamo a te col TUO amarone, che becca ai denti con mille violentissime scosse, e ti fa caldo dentro.
perch cos ci sentiamo. pi soli e spaesati con la rabbia impotente che avevamo ancora tanto da dirci, ma con la voglia di far tesoro di ogni spunto.
una promessa. le tue anarchiche idee: custodirle e coltivarle con cura. ed assaggiarne poi i frutti.
non c addio che tenga: Salute, Gino!

01 Dec 2004 - stampa






18 SETTEMBRE 2004 NUOVA OCCUPAZIONE : RICOMINCIA L'ESPERIENZA DELLA CHIMICA
Nel primo pomeriggio di ieri un altro spazio stato liberato a Vr..in V.del Capitel a Borgo Venezia nell'ex scuola d'arte Nani iniziato l'esperimento della nuova
occupazione della Chimica per rivendicare fortemente ancora una volta gli spazi abbandonati nelle citt e l'esigenza di creare percorsi alternativi alle logiche comuni del profitto sull'esistenza umana.. riportato qui di seguito il volantino che stato distribuito ieri agli abitanti del quartiere:

C'era una volta una scuola in questo quartiere, l'hanno chiusa e ci hanno promesso che sarebbe diventata una struttura dell'Usl per tutti noi. Non avvenuto e da allora la scuola abbandonata. E'uno spazio grande con un bel giardino.
Noi abbiamo pensato di riaprirlo al quartiere per una nuova socialit, almeno finch non si decidono a destinarlo a qualcosa di utile: non siamo in competizione con le esigense del quartiere, ma siamo contro l'abbandono degli spazi.
Noi siamo quelli delle manifestazioni contro le guerre. Siamo quelli che hanno organizzato a Vr "Terra e Libert/Criticalwine" con Luigi Veronelli e tanti produttori per mettere in comune saperi e sapori.
Siamo quelli che con "Brutti Caratteri" hanno dato visibilit all'editoria indipendente. Siamo quelli delle mille iniziative svolte in tanti anni in luoghi dismessi e abbandonati per farli divenire spazi aperti di aggregazione. Da Piazza Isolo al Forte 115 alla Chimica. Battaglie con i migranti, con i lavoratori precari, per il diritto alla casa, contro vecchi e nuovi fascismi.
Siamo quelli che non si rassegnano al fatto che pochi potenti dell'economia controllino e sfruttino le risorse naturali e il lavoro di miliardi di persone. Noi invece pensiamo che la terra e le sue risorse siano di tutti.
Ecco perch oggi questa scuola uno spazio liberato aperto a persone, gruppi, realt, a tutti coloro che condividono percorsi di autogestione e responsabilizzazione individuale e collettiva in un luogo in cui sia bandita la logica del profitto, un luogo in cui organizzare incontri, proiezioni film e video, teatro, musica, mostre, editoria e in cui poter assaggiare un buon bicchiere di vino e un buon formaggio locale a prezzi popolari.
I progetti per questo spazio, condivisi con altre realt con cui esiste gi un percorso comune, sono tanti e cresceranno ancora se saranno di pi le persone che parteciperanno.
Intanto cominciamo i lavori di pulizia sabato 18 settembre.


PROGRAMMA DELLE ATTIVITA' DAL 20 AL 26 SETTEMBRE
Tutti i giorni dalle 18.30 aperitivo occupante e giardino aperto!
MARTEDI'21 ore 21.30: assemblea di gestione.
MERCOLEDI'22 ore 21.30: proiezione di FARENHEIT 9/11 di Michael Moore.
GIOVEDI'23 dalle 18.30: incontro aperto con i migranti.
VENERDI'24 dalle 21.30: dj set Leo militant maranza 70, 80, 90, 100
SABATO 25 dalle 17.00: presentazione del progetto centro sociale, seguir la presentazione del libro "Terra e Libert/Critlicalwine. Sensibilit planetarie, agricoltura contadina e rivoluzione dei consumi."(ed.Deriveapparodi) con Marc Tibaldi, Pino Tripodi e Luigi Veronelli. Saranno presenti alcuni vignaioli e produttori. Assaggi e incontri.

19 Sep 2004 - stampa






Un appello alla societ civile e alle istituzioni nazionali e locali
La questione universit decisiva per il modello di societ che vogliamo
Il disegno di legge Moratti - per il cui ritiro immediato il mondo della universit (ricercatori/docenti precari e non, studenti, sindacato, associazioni) si mobilitato marted 17 febbraio - un colpo gravissimo all'intera societ italiana , nel pi generale contesto di distruzione dei beni collettivi. L'iniziativa contro l'Universit pubblica si inserisce infatti in un programma politico caratterizzato da continui attacchi contro la scuola pubblica, la libert di informazione, il patrimonio culturale collettivo e i servizi sociali essenziali. Presentato come uno strumento innovatore, il DDL, attraverso la precarizzazione ulteriore del lavoro scientifico, mina alla base le condizioni di libert, analisi critica e cooperazione necessarie alla produzione di saperi innovativi, rinsaldando le barriere sociali all'accesso ai saperi e precludendo lo sviluppo plurale della conoscenza.

15 Apr 2004 - stampa







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