numero zero


editoriale

Chi, fino a qualche mese fa, si fosse soffermato ad ascoltare i discorsi su un qualsiasi mezzo pubblico della nostra città avrebbe ricavato loimpressione di trovarsi in una sorta di bengodi del Capitale, nella quale anche le massaie che tornavano dal mercato rionale erano in grado di dissertare di borsa e quotazionie i pensionati erano divenuti provetti navigatori di internet per poter vendere e comprare a piacimento.

Era il periodo della grande illusione durante la quale il clima culturaledominante illudeva tutti che un paio di investimenti azzeccati avrebberoportato felicità eterna e duratura, il mito d'oro dell'America riprodotto,auspice la stabilità regalataci dalla UE, in Italia.

Questa illusione era stata preparata e curata a lungo: dapprima un demonizzaretutto ciò che era stato il pubblico, il monopolio di Stato, in nome del libero mercato e delle direttive che ci arrivavano dalla UE. Purtroppo le classi proletarie hanno ceduto a questo clima culturale, hanno accettato la perditadi diritti acquisiti in anni di lotte in cambio della promessa di facili ed illusori guadagni. Forse il caso piu emblematico e stato quello dei dipendenti Telecomo che hanno rinunciato ad una parte della loro liquidazione in cambiodi azioni della ditta, rimettendoci tantissimo. Cosi come i giovani lavoratori hanno troppo spesso inseguito il mito di facili richezze raggiunte con i lavori a partita IVA, rinunciando alle garanzie che avevano protetto i genitori.

Oggi la favola belle che ci illuse e finita. Abbiamo visto chi si e giovato di quel clima: tanto per cambiare i grandi capitalisti che si apprestano a chiudere fabbriche e mandare a casa operai per concentrarsi sullo sfruttamento degli exmonopoli di Stato: telefoni, autostrade, energia elettrica non chiedono grossi investimenti e non presentano rischi: bisogna solo incassare le bollette.

Oggi la sfida che si deve porre chi come noi si pone da sempre in maniera antagonista e senza compromessi nei confronti del modello capitalista, e quello di riuscire a sfruttare al meglio il momento di delusione che si registra nella società in cui viviamo. La fine del sogno di facili arricchimenti, la fine della luna di miele con il sogno UE (ricordate le manifestazioni dei metalmeccanici in favore dell' adesione di soli 4 anni fa?) che sta mostrando anche la sua facciascomoda fatta di limiti e controlli di spesa per lo stato sociale, loinasprirsi dello sfruttamento della forza lavoro da parte del capitale al quale si somma uno situazione che vede vivere i lavoratori in modo sempre piu precari e privi di certezze sul loro futuro, pongono oggettivamente un terreno fertile davanti a chi abbia intenzione e coraggio di porre dinnanzi all'immaginario collettivo la prospettiva di una società diversa, di chi voglia, insomma, determinare una rivoluzione che deve essere innanzitutto di clima politico.

La presente proposta vuole infatti essere innanzitutto operativa in questa prospettiva: pensiamo che sia oggi quanto mai necessario ed opportuno che la miriade di realtà antaganisti oggi predenti nella città (e in prospettiva in Italia) si dotino di uno strumento aperto, agile ed immediato che possa essere usato come piattaforma di dialogo con le realtà in lotta. Crediamo che durante questi anni di ripiegamento nelle cosidette "isole liberate" si sia perda la capacità di radicarsi in un territorio che e diventato sempre piu sfuggente.
Oggi la vita sociale nei quartiri e sempre piu ridotta ai minimi termìni, per concentrarsi totalmente nei luoghi di lavoro.

Ecco quindi nascere l'idea, sicuramente non originale ma alla quale speriamo di poter offrire nuove e buone gambe, di un foglio/giornale. Un foglio aperto al contributo di tutti, veicolo di comunicazione tra e verso le lotte che vediamo crescere quotidianamente intorno a noi. Un foglio che non abbia la pretesa di essere strumento di chissà quale propaganda ideologica o politica, ma che si limiti a portare un quadro della situazione e poi a lasciare lo spazio aperto alle voci che giungono direttamente dai luoghi di lotta, dai quarteri, dai posti dei lavoro, dalle scuole. Anche la scrittura dovrà essere in sintonia con lo scopo ultimo dei foglio; un linguaggio semplice immediato e sintetico capace di attirare loattenzione anche del lettore piu distratto, in grado di lasciare un segno anche con una lettura distratta in quei dieci minuti di lettura distratta in metropolitana. Magari aiutato in questo da qualche rubrica graffiante che metta a nudo le falsità e le bugie che i mass-media borghesi ci vendono quotidianamente.
Uno strumento che sia in grado, finalmente, di rompere quella spirale per la quale la nostra stampa finisce per essere solo ad uso e consumo del corpo militante.

Abbiamo detto che questo foglio che state leggendo ha intenzione di essere uno strumento agile, quindi breve, che per ora non ha intenzione di derogare alla stretta foliazione che vedete. Vuole essere però uno strumento che sia anche un riferimento costante, capace di far sentire la sua voce ogni 15 giorni e proprio per questo agganciato con quelle lotte dei lavoratori e di quartiere che possono fornire linfa e sostanza ad un giornale. Ma, al di là della vita della città, che cosa vuole affrontare questo giornale? Sicuramente le lotte alle quali la stampa borghese, non dà spazio e che pure sono sintomatiche dei fallimento del modello di vita che il Capitale ci pone davanti: l'Argentina piu ancora della troppo massmediatica Palestina. 0 ancora vuole essere la sveglia capace di far riflettere sulla opportunità o meno di lanciare referenduin che seppur permeati delle migliori intenzioni, la storia ci insegna finire per essere dei clamorosi autogol per la classe operaia
H tutto con la massima apertura e disponibilità ad avvalersi di tutti i contributi che i compagni delle piu varie estrazioni riterranno opportuno inviare, salvo restando il diritto a riservarsi la possibilità di una selezione mirata a mantenere una coerenza di fondo dello scritto.
Fiduciosi di trovare la massima collaborazione possibile salutiamo chi ci ha premiato con la sua attenzione in attesa di ritrovarlo a settembre, quando questo foglio inizierà le sue uscite regolari.