"UN ALTRO MONDIALE E' POSSIBILE" - IL CUORE (E NON LA TESTA) NEL PALLONE!
RCONTRO LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO IN PRIMO LUOGO DI DONNE E BAMBINI, PROPOSTA DI CAMPAGNA INTERNAZIONALE DI SENSIBILIZZAZIONE.


febbraio 2002, dal laboratorio del nodo Lilliput di Milano

Obiettivo generale:
che i Mondiali di calcio 2002 siano l'occasione per ripulire i prodotti e gli accessori di abbigliamento sportivo delle marche sponsor, delle squadre e dei campioni dal supersfruttamento, dal lavoro nero, e dalla schiavitù femminile e minorile.

Il calcio è un grande sport popolare.
Campioni, allenatori, squadre, presidenti, vicende, ... appassionano e infiammano.
Le aziende lottano a suon di miliardi per accaparrarsi l'immagine di calciatori e squadre.
La firma del calciatore, il suo volto, la sigla della squadra fanno vendere di più.

Ma che cosa fanno vendere?
Milioni di capi di abbigliamento, di scarpe e cappellini, di cinture e accessori che, molte volte, sono prodotti in condizioni disumane, con orari disumani, con paghe da fame e con sfruttamento dei minori.

Onorare un grande sport popolare non è far questo ma, al contrario, utilizzarlo perché tutto questo scompaia.

Agire per l'abolizione dello sfruttamento del lavoro infantile e per un lavoro che dia dignità alla persona in qualsiasi parte del pianeta, impegnarsi nella promozione dell'etica e della solidarietà nel mondo dello sport.

Obiettivo immediato:
che la FIFA applichi, nella concessione delle proprie licenze e nell'accettazione dei propri sponsor, i principi contenuti nel Codice di Condotta (tra cui: salari dignitosi, orari di lavoro secondo le convenzioni OIL, libertà sindacali, ) concordato nel 1996 con il Sindacato Internazionale (ICFTU).
Messa in atto di meccanismi per la verifica della effettiva applicazione del Codice.

Preparazione della campagna :
i mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio sono quelli necessari per la preparazione della campagna che deve concentrare le iniziative più importanti nel mese di giugno in contemporanea con i Mondiali.
In questi mesi indichiamo i seguenti obiettivi:
- raccolta di dati sugli sponsor, sulle sponsorizzazioni, sul giro di affari delle aziende coinvolte;
- raccolta di informazioni sulla produzione, sugli appalti e subappalti delle stesse;
- azioni di pressione, stato per stato, sulle aziende per l'adozione dei contenuti del Codice di condotta;
- azioni di sensibilizzazione nei confronti delle tifoserie e dei campioni sportivi.

Campagna:
nel mese di giugno organizzazione di iniziative affidate alle capacità locali suggerendo:
- conferenze e volantinaggi;
- organizzazione di tornei nel primo mondo con le comunità straniere;
- magliette da portare durante il mese con gli slogan della campagna;
- diffusione dei dossier prodotti.
Per tutto il mese di giugno insieme alle partite (non in contrapposizione a queste) saranno attivate iniziative di informazione e di sensibilizzazione per abiti, accessori, gadgets sportivi puliti!

Le organizzazioni proponenti: (associazioni e onlus) di cui stiamo raccogliendo le adesioni
AceA, Acec, A.c.c.e.s.so, Acli, Acra. Ape, Arci, Attac, Caes, Commercio Alternativo, Consorzio di tutela del prodotto giusto, etico e solidale, Clean Clothes Campaing Italia, Centro Helder Camara, Diafab, Global March-Italia, Kantara, Icei, il Pais, Italianats, L'altropallone, Mag 2, Mag 4, Mani Tese, Milano Social Forum-gruppo Consumo criticoProgetto Integrazione, Rete di Lilliput-nodo di Milano,