IN DIFESA DI MALALAI JOYA, UNA VOCE
DELL’AFGHANISTAN DEMOCRATICO
Il Coordinamento
Italiano Sostegno Donne Afghane, le Donne in Nero e Bastaguerra esprimono la
loro profonda preoccupazione per la vicenda che ha recentemente colpito la deputata
afghana democratica, Malalai Joya.
giugno 2007
Malalai Joya divenne celebre già nel 2003 quando pronunciò il suo primo intervento alla Loya Jirga riunitasi per stendere la carta costituzionale; intervento nel quale Malalai denunciò fin da subito l'allarmante presenza nella stessa Loya Jirga di signori della droga, signori della guerra fondamentalisti e criminali contro l'umanità.
Grazie al suo forte radicamento nel territorio, al suo lavoro concreto a sostegno della popolazione, alla sua attività a favore delle donne, al suo impegno per la democrazia e i diritti, nelle presidenziali del settembre del 2005, Malalai Joya fu eletta, giovanissima e con larghissimo consenso, al Parlamento afghano. Anche in questa sede Malalai, nonostante le continue minacce di morte e gli attentati subiti, non è mai venuta meno all'impegno preso con la sua gente, alla lotta per la democrazia e per i diritti e alla denuncia dei criminali fondamentalisti che ancora oggi detengono il potere nel paese - dentro e fuori dal governo - sostenuti e legittimati dalla scellerata politica della Casa Bianca e dei suoi alleati. Ogni volta che ha potuto, Malalai Joya, rischiando la sua stessa vita, ha coraggiosamente preso la parola per dar voce al popolo afghano oppresso, alle donne afghane che continuano a vivere sotto la minaccia di un regime misogino, reazionario e oscurantista. Mentre il governo statunitense si pavoneggia di aver elargito democrazia e liberazione delle donne in Afghanistan, le carceri afghane sono colme di donne accusate di adulterio, per aver rifiutato un matrimonio combinato o perché hanno abbandonato un marito violento. Pochi giorni fa sono state uccise due giornaliste afghane: Shakiba Sanga, presentatrice televisiva e Zakia Zaki, giornalista radiofonica, nota per le sue posizioni contro i signori della guerra, assassinata nella notte in casa sua. Recentemente, con un atto del tutto illegale, Malalai Joya, rappresentante del popolo, eletta dal popolo e amata dal popolo per il suo coraggio e la sua coerenza, è stata espulsa dal parlamento per aver criticato la natura antidemocratica, criminosa e fondamentalista dei suoi colleghi parlamentari. Numerose e partecipatissime manifestazioni si stanno svolgendo in questi giorni a favore di Malalai Joya in tutte le principali città afghane: a Kabul, a Jalalabad, a Farah, a Herat centinaia di donne e uomini sono scesi per le strade a gridare il loro sostegno a Malalai. Queste voci non devono essere ignorate! Ora noi siamo qui a chiedere a tutte le forze democratiche in Italia - alle istituzioni, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni - una presa di posizione decisa a favore di Malalai Joya la cui vita è gravemente in pericolo. Chiediamo che venga posta la massima attenzione alla vicenda, che venga fatta pressione affinché Malalai venga reintegrata nel suo incarico e perché venga garantita la sua sicurezza personale.
Infine, ricordandovi quanto noi qui, nel nostro paese, stiamo ora lottando faticosamente per difendere la democrazia, i diritti, la laicità dello stato, vi invitiamo a riconoscere le stesse aspirazioni e gli stessi diritti ai democratici e alle democratiche afghane, perché siano sostenuti nella loro legittima lotta per la democrazia, la laicità, la giustizia sociale e i diritti universali e inviolabili che sono di tutti gli uomini e di tutte le donne del pianeta.
CISDA - Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane
Donne in Nero – Milano
Bastaguerra - Milano