ISRAELE, LE "LEONESSE"
PROCLAMANO GUERRA AI RICCHI
BLITZ
IN RIONI-BENE PER TAGLIARE L'ACQUA E PER SEQUESTRARE SCORTE DI
PANE DA DISTRIBUIRE AI BISOGNOSI
marzo 2004, di Aliga
de Ansia, fonte: italy.indymedia.org
Lo scontro frontale fra i diseredati e gli abbienti in Israele è forse inziato tre giorni fa a Gerusalemme, quando all'improvviso in seicento case dei rioni-bene di Beit Hakerem e di Old Katamon i rubinetti dell'acqua si sono prosciugati.
Constatato che il Municipio era all'oscuro del singolare fenomeno, gli abitanti hanno presto notato che qualcuno aveva chiuso loro di proposito i rubinetti centrali dell'acqua.
In poche ore la polizia ha risolto il mistero: la chiusura dei rubinetti era opera di un gruppo di azione organizzato in un vicino slum: il ribollente borgo dei 'Katamonim', da dove negli anni Settanta prese le mosse il movimento di protesta sociale più radicale mai conosciuto in Israele, quello delle 'Pantere Nere'.
In questa protesta, Ayala Sabag, è una figura di spicco: dirige un piccolo gruppo di attivisti ('Nilhaz', acronimo ebraico di: 'Donne per una societa' giustà) e spiega che nei Katamonim "metà del rione è da tempo senza acqua".
Il municipio di Gerusalemme, sostiene, infierisce verso i poveri che non pagano la bolletta dell'acqua mentre non provvede a far saldare i debiti
nei rioni-bene. "Abbiamo voluto - spiega - che anche i ricchi provassero a restare senza acqua".
"Bibi - aggiunge, alludendo al ministro delle finanze Benyamin Netanyahu (Likud) - facilita gli abbienti e taglia a noi i sussidi di sussistenza. Ci aspettiamo che anche chi in Israele sta bene protesti, e solidarizzi con noi".
Questa protesta sociale, secondo i mezzi di comunicazione, viene organizzata da un piccolo nucleo di madri-single, le 'Leonesse'. Sono episodi per ora sporadici, ma clamorosi.
Le 'Leonesse' si ispirano alla lotta condotta dalle 'Pantere Nere' contro l'allora premier laburista Golda Meir. Fra l'altro, rubarono latte nel supermercati per regalarlo ai bisognosi.
Un mese fa le 'Leonesse' sono entrate in azione a Beer Sheva, nel deserto del Neghev. Si sono presentate ai direttori di alcuni supermercati (uno diverso, ogni week-end) come un gruppo di madri-single "ridotte alla povertà, a un punto tale di aver perso la vergogna" e li hanno informati che erano intenzionate ad uscire dal loro locale con carrelli pieni. Ma avrebbero prelevato - hanno precisato - solo generi di prima necessità: pane, latte, zucchero, farina.
Michal Magen, una delle organizzatrici, spiegò allora alla stampa che la protesta destava forte imbarazzo sia nei dirigenti dei supermercati, sia fra gli agenti di polizia. Alla presenza di fotoreporter - aggiunse - nessuno di loro aveva il coraggio di bloccare i carrelli espropriati.
L'approfondirsi della crisi sociale in Israele ha generato negli ultimi mesi diversi fenomeni di protesta: fra i più celebri la invasione ad oltranza di una piazza di Tel Aviv nota per le sue boutiques esclusive (ribattezzata: La piazza del pane) e un prolungato picchetto davanti agli uffici di Netanyahu organizzato da madri-single.
Le 'Leonesse', per la prima volta, dirigono ora la loro protesta non solo contro le autorità ma anche verso il 'cuore' stesso del benessere. "Dopo la operazione di Gerusalemme, la prossima sarà a Tel Aviv - ha anticipato una 'Leonessa'.-
Toglieremo la luce a un intero rione-bene, e per ora non diciamo quale.
Così anche i ricchi sentiranno cosa significa affrontare come noi il rigore dell'inverno senza la corrente elettrica".06-FEB-04
ISRAELE, 'LEONESSE' IN AZIONE, CONFISCANO SCORTE DI PANE. PROTESTA SOCIALE DOPO AUMENTO PREZZO FARINAAttiviste sociali israeliane che si autodefiscono 'Leonesse' si sono impossessate di scorte di pane la scorsa notte a Beer Sheba (Neghev) e a Gerusalemme e le hanno subito distribuite nei rioni poveri delle loro città.
Una portavoce delle 'Leonesse', Ayala Sabag, ha spiegato oggi che si è trattato di una reazione alla decisione del governo israeliano di aumentare del 30 per cento il prezzo della farina.
Sabag ha aggiunto che le automobili del suo gruppo di azione hanno agito esclusivamente in rioni benestanti delle rispettive città. Di prima mattina, subito dopo la distribuzione del pane, hanno rastrellato quanto trovato sui marciapiedi e agli ingressi degli empori, lo hanno caricato nelle loro automobili e lo hanno distribuito ai bisognosi.
Nelle settimane passate, altri piccoli gruppi di 'Leonesse' hanno 'espropriato' in diversi centri commerciali carrelli carichi di generi di prima necessità, e hanno brevemente interrotto l'erogazione dell'acqua in due quartieri benestanti di Gerusalemme "per far sentire ai ricchi cosa sentono i poveri quando, per debiti, il Municipio chiude i loro rubinetti".
Madre-single di quattro figli, Sabag ha detto di non temere di essere arrestata. Da parte sua il ministro delle finanze Benyamin Netanyahu (Likud) ha ammesso che l'aumento del prezzo della farina è stato un errore che dovrà essere ora riesaminato.