INIZIATIVA FEMMINISTA
CONTRO IL TRATTATO COSTITUZIONALE EUROPEO
L'APPELLO
LANCIATO DAL GRUPPO DI LAVORO FRANCESE A BOBIGNY HA RACCOLTO CONSENSI
TRA LE RETI DEI PAESI IN CUI SI TERRA' IL REFERENDUM SUL TRATTATO
COSTITUZIONALE. IN ITALIA NON CI SARA' IL REFERENDUM E L'ATTENZIONE
E' SCARSA, MA I TEMPI AFFRONTATI SONO DI ASSOLUTO RILIEVO
febbraio 2005, dalla
rete europea Femmes et pouvoir
Appello alle donne e agli uomini d'Europa
Senza la garanzia dei diritti fondamentali non esiste un futuro per l'Europa
Il progetto di costituzione conferma l'orientamento patriarcale e neoliberista della costruzione dell'Europa; sancisce la subordinazione delle donne che subiranno ancora maggiormente la povertà, la disoccupazione, il part-time imposto e non scelto, la precarietà, le pensioni minime o inesistenti, il rafforzamento di tutte le ineguaglianze professionali.
Le donne esigono il diritto al lavoro, ad un impiego sicuro e a un salario equo.Il progetto di costituzione incoraggia la concorrenza senza freni, opera lo smantellamento dei servizi pubblici che garantivano la protezione sociale e mette in atto il trasferimento delle responsabilità dello Stato e delle collettività sulle spalle della famiglia. Abbiamo bisogno invece di una Europa che sviluppa l'insieme dei servizi pubblici, in particolare dei servizi alla persona perché la loro mancanza ricade maggiormente sulle donne.
Le donne esigono che venga data priorità ai settori dei servizi sanitari e sociali e che queste misure permettano di conciliare vita familiare e vita professionale.Il progetto di costituzione prevede un piano di difesa comune in collaborazione con l'OTAN e che espone l'Europa a dover intervenire o sostenere guerre in tutto il mondo. Costringe anche gli Stati membri a dedicare maggiori risorse per le spese militari. Abbiamo bisogno invece di una Europa smilitarizzata e meglio attrezzata sul piano sociale.
Le donne esigono una politica europea di prevenzione e che rifiuta la guerra come soluzione dei conflitti internazionali.Il progetto di costituzione prepara una Europa "fortezza" che non consente la libera circolazione delle persone, penalizzando, escludendo e rigettando gli immigrati nella clandestinità.
Le donne esigono una Europa aperta, che garantisce la libera circolazione delle persone, che riconosca il diritto di cittadinanza piena a tutti quelli che risiedono sul territorio dell'UE e che dia asilo politico alle donne vittime di violenze sessuali.Il progetto di costituzione predica il diritto al matrimonio e alla famiglia, ma passa sotto silenzio le violenze fatte alle donne, tranne le violenze domestiche. E' mancata la volontà di armonizzare le legislazioni in materia di contraccezione, aborto, divorzi a partire dalle legislazioni più avanzate, cosi questo progetto è fautore di regressione sociale.
Le donne esigono di poter disporre del loro corpo e di non dover rendere conto del loro orientamento sessuale. Vogliono che gli Stati riconoscano la violenza esercitata dagli uomini contro le donne come problemi della società e che ne assumano il costo sociale.Il progetto di costituzione esalta il riconoscimento del patrimonio religioso dell'Europa privilegiando il dialogo con le chiese. Cosi contribuisce ad escludere il principio di laicità del quadro giuridico europeo.
Le donne esigono che la laicità sia scritta come principio di base nella costituzione.L'inclusione, in ultima istanza, nel capitolo sui valori, del principio
di uguaglianza tra uomini e donne nel progetto di costituzione non garantisce
in niente l'esercizio di questo diritto visto che è necessario ottenere
l'unanimità per adottare le misure necessarie atte a "combattere ogni discriminazione basata sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o l'orientamento sessuale".
Di fronte alla mondializzazione neoliberista, le rivendicazioni delle donne
sono al centro delle lotte.
Rifiutiamo l'evoluzione attuale perché vogliamo una Europa democratica e
solidale. Un "SI" favorisce l'avanzata del populismo, dell'integralismo
e dell'estrema destra xenofoba tradizionalmente contro le donne.
Entro la fine del 2005, il progetto di costituzione approvato dai capi di
Stato a giugno 2004 verrà o non verrà ratificato dall'insieme dei 25 paesi
Dell'Unione.
Dobbiamo mobilitarci per creare un massiccio movimento femminista europeo
di rifiuto di questa costituzione; dobbiamo agire per costruire un'altra
Europa, una Europa anti-patriarcale, una Europa dei diritti economici e
sociali, una Europa laica, pacifica e antirazzista, una Europa di uguaglianza
tra uomini e donne.Iniziativa della rete europea "Femmes et pouvoir" FSE 2004 Assemblea europea
dei diritti delle donne.