ONU: CORAGGIOSE LE RIFORME DI ANNAN
HUMAN RIGHTS WATCH CONFERMA LE CRITICHE ALLA COMMISSIONE PER I DIRITTI UMANI DELL'ONU AVANZATE DALLO STESSO SEGRETARIO GENERALE DELLE NAZIONI UNITE, E APPOGGIA LA SUA PROPOSTA DI RIFORMA


aprile 2005, da HRW. Traduzione a cura di G.G.

Il Segretario Generale dell'ONU ha ragione di sostenere che lo spettacolo di governi responsabili di violazioni che si accalcano all'interno della Commissione per i Diritti Umani dell'ONU ha discreditato a tal punto la Commissione che è tempo di ricominciare da zero, ha dichiarato Human Rights Watch.
In sostituzione della commissione, il Segretario Generale Kofi Annan ha proposto un Consiglio per i Diritti Umani, un organismo più ridotto che potrebbe riunirsi più frequentamente nel corso dell'anno. Egli avanza la proposta in un nuovo documento reso pubblico il 21 marzo 2005, "Una più ampia libertà: verso sviluppo, sicurezza e diritti umani per tutti".
L'attuale Commissione ONU per i Diritti Umani si riunisce ordinariamente solo per sei settimane nel corso di un anno, nei mesi di marzo e aprile. Ciò rende l'agenda troppo fitta e frequentemente preclude la possibilità di azioni urgenti o preventive.
Governi con curriculum relativi ai diritti umani estremamente carenti, spesso hanno il potere di ostacolare qualsiasi condanna li riguardi, ha dichiarato HRW.
"Il Segretario Generale sta proponendo una struttura che potrebbe fare molto di più per proteggere i diritti umani di quanto le Nazioni Unite abbiano fatto negli ultimi 50 anni", ha detto Kenneth Roth, direttore esecutivo di HRW. "E' una proposta coraggiosa e noi la sosteniamo".
Un organismo per i diritti umani che lavorasse per tutto il corso dell'anno, sarebbe anche in grado di seguire in modo più consistente l'applicazione delle raccomandazioni, di usare meglio le procedure di monitoraggio dell'ONU e di dare risposte più efficaci alle crisi.
La relazione del Segretario Generale conclude che i membri nel nuovo organismo dovrebbero impegnarsi a rispettare i più alti standard di diritti umani, una chiave per differenziare il nuovo Concilio dall'attuale Commissione.
"I membri degli stati dovrebbero capire fin dall'inizio che essere membri in un organismo che si occupa di diritti umani è un privilegio, non un diritto, e che procede di pari passo con la responsabilità di vivere secondo gli standard che vengono promossi", ha detto Roth.
Il Segretario Generale ha anche fatto coraggiosi passi avanti nel regno del terrorismo e del controterrorismo, ha detto HRW. Egli ha giustamente sostenuto che non c'è mai alcuna giustificazione per attaccare deliberatamente civili o non combattenti, ed ha messo in evidenza che è necessario che il terrorismo sia combattuto nel più stretto rispetto dei diritti umani.
"Le conclusioni del Segretario Generale sul terrorismo sono un'importante contestazione di quelli che credono che la loro causa giustifichi attacchi contro i civili" ha detto Rorh. "Le sue sottolineature su terrorismo e diritti umani sono un importante antidoto all'epidemia di tortura, trattamenti inumani, detenzione arbitraria, che è dilagata in risposta al terrorismo".
In un momento in cui il Consiglio di Sicurezza discute senza fine sul Darfur mentre la gente di quel paese muore, il Segretario di Stato ha ribadito con fermezza la responsabilità della comunità internazionale di proteggere le popolazioni di fronte alle atrocità di massa quando i loro stessi governi non lo fanno, ed ha incoraggiato la piena collaborazione con Il Tribunale Penale Internazionale.
"Il Consiglio di Sicurezza dovrebbe dar retta all'appello del Segretario Generale e venir fuori dalle sue discussioni senza fine per garantire finalmente una autentica protezione alla popolazione del Darfur", ha affermato Roth.
Riguardo il nuovo Consiglio per i Diritti Umani, HRW ha insistito sull'importanza di fare in modo che il nuovo organismo dia continuità ai più validi elementi del sistema vigente. Tra questi elementi include le procedure di monitoraggio, note come "rapporteurs" e gruppi di lavoro, e l'attiva partecipazione di organizzazioni non governative nel lavoro dell'organismo.