IL FORUM INTERNAZIONALE ARABO DELLE DONNE AVANZA PROPOSTE AI GOVERNI
ANALOGHE DICHIARAZIONI ALLA CONFERENZA DI RABAT SOTTO L'EGIDA DELL'ONU


Novembre 2005. Di HRW. Fonti www.aiwfonline.co.uk e We News. Traduz. Di Maria G. di Rienzo


Il Forum internazionale arabo delle donne (Arab International Women's Forum) ha rilasciato un rapporto, nello scorso settembre, in cui si chiede ai governi dei paesi arabi di prendere misure concrete per rimuovere gli ostacoli alla partecipazione delle donne alla sfera economica. Il rapporto si intitola "Le donne come motori della crescita economica del mondo arabo", e raccomanda quale prima misura l'eguaglianza di donne ed uomini di fronte alla legge.
"Il mondo arabo sta affrontando molte sfide", ha detto la presidente del Forum, Haifa al-Kaylani. "Il futuro della regione deve essere costruito facendo un uso migliore di tutte le risorse umane, invece di escludere prioritariamente delle persone perché sono donne."
Il Forum ritiene che l'istruzione sia la chiave dell'intero processo di rinnovamento e chiede per le bambine, le giovani, e le donne in genere, più scuole, l'accesso all'informatica, borse di studio universitarie. Il rapporto chiede anche che i testi scolastici in arabo vengano corretti, di modo da non rinforzare stereotipi sui ruoli maschili e femminili: al proposito cita il lavoro fatto dal progetto per l'istruzione delle donne ("Wadi Seer") in Giordania, dove i testi sono stati riscritti presentando donne in tutta una serie di professioni anziché solo come casalinghe o in ruoli passivi.
Il Forum ritiene poi che gli uomini del mondo arabo potrebbero cominciare a prendere più parte nella cura e nella crescita dei bambini, e a tale scopo
suggerisce il congedo parentale per i padri. L'ex ministra britannica per il Medio Oriente, Elizabeth Symons, che ha partecipato come ospite all'incontro di settembre del Forum, ha dichiarato che la comunità internazionale ha ormai perso abbastanza tempo a discutere dello sviluppo, e che è ora di agire. Symons sostiene che programmi concreti sono necessari subito, a livello della gente comune. Il Forum ha sottolineato infatti che le donne rurali e le donne che hanno basso reddito nel mondo arabo sono quelle che più necessitano di assistenza ed iniziative, soprattutto nelle aree agricole, dove è alta la diffusione di povertà ed analfabetismo.
(Fonte: "Women as Engines of Economic Growth in the Arab World": http://www.aiwfonline.co.uk/downloads/ )


L'8 novembre u.s. si è tenuta a Rabat, in Marocco, una conferenza sulle pratiche tradizionali/culturali dannose a donne e bambine, sotto l'egida dell'Onu. Vi hanno partecipato oltre 50 capi e rappresentanti di governi e circa 20 ong. La conferenza ha rilasciato, al suo termine, una dichiarazione congiunta che chiede di porre fine a pratiche erroneamente associate all'Islam. Tali pratiche includono le mutilazioni genitali femminili, i matrimoni di bambine e la discriminazione di genere nell'istruzione. I partecipanti si sono anche trovati d'accordo sulla necessità di intervenire per ridurre gli alti tassi di mortalità materna ed infantile in vari paesi islamici. La dichiarazione impegna i governi partecipanti a prendere misure e chiede alle istituzioni finanziarie ed al
settore privato di cooperare al fine di ottenere cambiamenti significativi.
(Fonte: We News)