PANE E ROSE IN ZIMBABWE
ARRESTATE CENTINAIA DI ATTIVISTE CHE LOTTANO PER IL PANE
Febbraio 2006. Fonti: Reuters, Irin News. A cura di M.G. Di Rienzo
La polizia dello Zimbabwe ha arrestato ad Harare, la capitale, più di quattrocento persone il 14 febbraio u.s., fra cui 242 donne del gruppo di attiviste WOZA (Women of Zimbabwe Arise, ovvero Donne dello Zimbabwe alzatevi). Nello stesso giorno 181 donne del medesimo gruppo, e 15 dei loro bambini, hanno passato la notte in prigione a Bulawayo, una città del sud del paese.
La protesta organizzata dalle donne di WOZA è diretta contro la durezza della situazione economica e sociale dello Zimbabwe, e si è tenuta nel giorno di S. Valentino, come spiega letteralmente la portavoce Annie Sibanda, per chiedere "il pane e le rose": "Abbiamo marciato per domandare prezzi accessibili per i cibi di base, e rispetto per la nostra dignità".
La polizia ha accusato le dimostranti principalmente di schiamazzi ed ostruzione del traffico, in alcuni casi è stata avanzata l'accusa di aver contravvenuto alle leggi sulla sicurezza. Ma come è accaduto anche in precedenza, i tribunali rifiutano di dare inizio "motu proprio" all'azione legale, chiedendo alla polizia di procedere con mandati di comparizione. In questi giorni, infatti, come racconta l'avvocata del gruppo Perpetua Dube, le donne vengono rilasciate: "Sono perlopiù casalinghe, le persone che
devono cucinare quel poco cibo che c'è. E dicono solo che abbiamo bisogno di amore e di cibo."
Sono tre anni che la polizia impedisce a WOZA di tenere dimostrazioni il giorno di S. Valentino, per evitare che il gruppo metta in luce i problemi sociali ed economici che nel paese affliggono in maggior misura donne e bambini. Le lamentele concernono la mancanza di cibo come detto, la mancanza di carburanti e la disoccupazione (lo Zimbabwe ha tra l'altro il
più alto tasso di inflazione al mondo). Il governo ha bandito le
dimostrazioni e le riunioni in pubblico nel 2000, quando le tensioni furono tali da metterlo in crisi. Il Presidente Mugabe ha sostenuto che i problemi economici sono il risultato di una sorta di cospirazione internazionale che sostiene nel paese gli agricoltori e proprietari terrieri bianchi. Ci ricorda qualcuno dei nostri governanti, non è vero? M.G. Di Rienzo (Fonti:
Reuters, Irin News)
![]()