Iraq:
cronologia storica.
1920
25
aprile: Iraq sotto il mandato britannico.
1921
23
agosto: Faysal, figlio di Hussein Bin Ali, Sceriffo della Mecca, è
incoronato primo re dell'Iraq.
1932
3
ottobre: l'Iraq diventa indipendente.
1958
14
luglio: lamonarchia è rovesciata da un colpo di stato militare
guidato dagli ufficiali Abd-al-Karim Qasim e Abd-al-Salam Muhammad Arif. L'Iraq
è dichiarata repubblica e Qasim diventa primo ministro.
1963
8
febbraio: Qasim è cacciato da un golpe diretto dal Partito Socialista
Arabo Baath. Arif becomes president.
18
novembre: Il nuovo governo è rovesciato da Arif e un gruppo di
ufficiali.
1966
17
aprile: Arif muore in un incidente il 13 aprile. Gli succede come presidente
il fratello Maj-Gen Abd-al-Rahman Muhammad Arif.
1968
17
luglio: Un golpe organizzato dal partito Baath rovescia Arif e il generale
Ahmad Hasan al-Bakr diviene presidente.
1970
11
marzo: Il governo firma un trattato di pace con il leader del Partito
Democratico Curdo Mustafa Barzani.
1972
Firmato un trattato di amicizia e cooperazione di 15 anni tra Iraq e Unione
Sovietica.
1972
L'Iraq
nazionalizza l'Iraq Petroleum Company (IPC).
1979
16
luglio: il presidente Al-Bakr, si dimette e gli succede il vicepresidente
Saddam Hussein.
1980
22
settembre: l'Iraq attacca le basi aeree iraniane. Inizia la guerra
con l'Iran. Siprolungherà per 8 anni.
23
settembre: l'Iran bombarda basi irachene.
1981
7
giugno: Israele bombarda un centro di ricerca nucleare a Tuwaythah vicino
a Baghdad.
1988
16
marzo: L'Iraq usa armi chimiche contro il villaggio curdo di Halabjah.
1988
20
agosto: A ceasefire comes into effect to be monitored by the UN Iran-Iraq
Military Observer Group (UNIIMOG).
1990
2
agosto:
le truppe irachene invadono il Kuwait, l'emiro Jaber al-Ahmed al-Sabah
scappa in Arabia Saudita. Inizia la crisi del Golfo. La Risoluzione 660 del
Consiglio di Sicurezza dell'ONU chiede all'Iraq il ritiro immediato e incondizionato.
Congelamento dei beni iracheni in molti Paesi Occidentali.Gli USA annunciano
il boicottaggio economico dell'Iraq. 6
agosto: la Risoluzione 661 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU decide
l'embargo commerciale, finanziario e militare dell'Iraq. E' adottata con 13
voti a favore e l'astensione di Cuba e Yemen. 7
agosto: gli USA lanciano l'operazione Scudo del Deserto. Truppe e
mezzi sono inviati in Arabia Saudita. 8
agosto: l'Iraq annunica l'annessione del Kuwait. 10
agosto: il vertice straordinario della Lega Araba riunita al Cairo
vede una debole maggioranza schierarsi contro l'Iraq e decidere l'invio di
truppe a difesa dell'Arabia Saudita. 18
agosto: l'Iraq annuncia di aver trattenuto in ostaggio numerosi residenti
di Paesi"aggressori" e li distribuisce in zone strategiche per utilizzarli
come scudi umani. Saranno rilasciati prima dell'inizio
dei bombardamenti. 8
novembre: Bush ordina l'invio di altri 200.000 soldati nel Golfo,
portando così il totale delle forze statunitensi a 300.000 uomini.
29
novembre: la Risoluzione 678 (12 voti a favore, Cuba e Yemen contrari,
Cina astenuta) fissa un ultimatum all'Iraq:deve rispettare lerisoluzioni dell'ONU
entro il 15 gennaio o saranno usati tutti "i mezzi necessari" per
farle rispettare.
8
gennaio: la forza multinazionale è a quota 605 000 uomini.
9
gennaio: fallimento dell'incontro a Ginevra tra James Baker, Segretario
di Stato USA, e Tarek Aziz, ministro degli esteri iracheno. 13
gennaio: il Congresso americano vota a favore dell'entrata in guerra.
14
gennaio: la france propone un progetto di pace alConsiglio di Sicurezza
dell'ONU, ma è respinto da USA e Regno Unito. 17
gennaio: inizia l'Operazione Tempesta del Deserto. La coalizione, sotto
il comando del generale USA Norman Schwarzkopf, cominciano a bombardare massicciamente
Iraq e Kuwait. 18
gennaio: l'Iraq colpisce con missili Israele. 13 febbraio: in un raid aereo gli USA distruggono
un rifugio antiaereo provocando la morte di oltre 300 civili. 22
febbraio: l'Iraq comincia a dar fuoco ai pozzipetroliferi kuwaitiani.
24
febbraio: inizio delleoperazioni terrestri della coalizione. 28
febbraio: fine dei combattimenti. 3
marzo: l'Iraq accetta i termini del cessate il fuoco provvisorio.
3
aprile: la risoluzione 687 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU fissa
un cessate il fuoco definitivo e impone all'Iraq la distruzione di tutte le
armi di distruzione di massa, e crea la Commissione incaricata del disarmo:
l'UNSCOM. metà marzo/inizio aprile: leforze
irachene reprimono l'insurrezione curda a nord e sciita a sud. 5
aprile: il Consiglio di Sicurezza si limita ad adottare la Risoluzione
688 che auspica aiuti umanitari e condanna la repressione. 8 aprile: gli USA vietano il sorvolo aereo
al di sopra del 36° parallelo. 9
giugno: prima visita degli esperti dell'UNSCOM. 20
dicembre: l'ONU decide di mantenere l'embargototale contro l'Iraq
entrato in vigore il 2 agosto 1990.
26
agosto: USA, Regno Unito e Francia impongono una zona di divieto
di sorvolo a sud del 32° parallelo. 2
octobre: La Risoluzione 778 autorizza il sequestro di una parte dei
beni iracheni congelati per coprire i costi delle operazioni ONU contro l'Iraq.
13
gennaio: l'aviazione USA (Clinton è stato eletto) compie un
raid nel sud dell'Iraq. 17
gennaio: altribombardamenti USA (da navi che stazionano nel GolfoPersico)
contro il complesso industriale di Al-Zaafaniya. 27 giugno: gli USA lanciano un attacco missilistico
contro l'Iraq.
10
novembre: l'Iraq riconosce l'indipendenza del Kuwait nelle frontiere individuate
dalla Risoluzione 833. Quest'ultima ha spostato di 600 metri in favore del
Kuwait la frontiera orientale sottraendo così all'Iraq sette pozzi
petroliferi del campo di Ratqa e riducendo l'estensione del suo stretto sbocco
al mare.
14
aprile: l'ONU
adotta la Risoluzione 986 autorizzando l'Iraq a vendite limitate di petrolio
in cambio di beni quali cibo e medicine. L'Iraq rifiuta i termini dell'accordo
sino al maggio 1996 e non sarà operativo sino al dicembre 1996.
31 agosto: truppe irachene entrano nel territorio
controllato dai curdi, chiamati dal PDK e conquistano Arbil. 3
settembre: gli USA, chiamati in soccorso dall'altra fazione curda,
lanciano attacchi aerei e decidono con il Regno Unito, ma senza l'accordo
della Francia, di estendere la no-fly-zone dal 32° al 33°.
13
novembre: espulsione di 6 statunitensi membri dell'UNSCOM. Gli USA
inviano nel Golfola portaerei George Washington. 20
novembre: grazie allamediazione russa, l'Iraq accetta il ritorno
degli ispettori dell'USCOM.
13
gennaio: l'Iraq impedisce l'accesso ad alcuni siti alle squadre dell'UNSCOM,
che hanno un atteggiamento sempre più provocatorio. 5
febbraio: gli USA spostano nel Golfo nuove truppe e altre navi. 13
febbraio: Votata la Risoluzione 1153 dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU
che prolunga la Risoluzione 986 chiamata "Oil-for-Food" che permette
all'Iraq di esportare ogni sei mesi l'equivalente di 5,2 miliardi di dollari
di petrolio. 23
febbraio: accordo tra il segretario generale dell'ONU Kofi Annan
e Tarek Aziz, vice primo ministro iracheno, per consentire l'accesso degli
ispettori ai siti presidenziali. Ottobre:
il Congresso USA vota un consistente finanziamento all'opposizione irachena
benevola agli USA. 31
ottobre: l'Iraq rompe la cooperazione con l'UNSCOM, dato che non vede
alcuna speranza che l'ONU tolga le sanzioni. 14
novembre: dopo un ultimatum USA gli ispettori riprendono il loro
lavoro. 16
dicembre: Operazione "Volpe del Deserto", campagna di bombardamenti
che ha l'obiettivo di distruggere "impianti di produzioni di armi".
Terminerà il 19.
17
dicembre: la Risoluzione 1284 (con l'astensione di Russia, Cina e Francia)
prevede l'instaurazione di un nuovo regime di ispezione in cambio della sospensione
delle sanzioni per un periodo di 120 giorni, rinnovabili. La nuova commissione
(UNMOVIC) rimpiazzerebbe l'UNSCOM. L'Iraq respinge la risoluzione.
26
gennaio:
ilConsiglio di Sicurezza approva la nomina di Hans Blix (svedese, presidente
dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica dal 1980 al 1997) a capo
della UNMOVIC. La precedente nomina di Rolf Ekeus da parte di Kofi Annan era
stata respinta da Russia ed Iraq et Bagdad. 31
marzo: il Consiglio di Sicurezza dell'ONU con la risoluzione 1293 porta
a 600 milioni di dollari ogni 6 mesi (contro i 300 precedenti) la somma che
l'Iraq può spendere per ricostruire la sua industria petrolifera. agosto: riapre l'aereoporto di Baghdad,
utilizzato da un numero crescente di aerei impegnati in "aiuti umanitari". ottobre: ripresi i collegamenti aerei con
Russia, Irlanda e Medio Oriente.
2001
16
febbraio: aerei USA e del Regno Unito attaccano basi irachene. Bush figlio
è appena stato eletto. maggio: riaperta una linea ferroviaria con
la Turchia.
3 luglio: il Regno Unito rinuncia, a causa dell'opposizione russa,
a porre ai voti un nuovo regime di "sanzioni intelligenti".
2002
aprile:
l'Iraq interrompe le esportazioni di petrolio per protesta contro gli attacchi
israeliani nei Territori Occupati. Nessun Paese arabo lo segue e un mese dopo
abbandona l'iniziativa. 1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000