Micron



27 febbraio 2014
Ieri i lavoratori della Micron hanno messo in campo numerose iniziative di mobilitazione e tutte hanno avuto una grande partecipazione, così come lo sciopero, che ha visto l'adesione della quasi totalità dei dipendenti degli stabilimenti di Catania, Agrate, Avezzano, Vimercate e Arzano. A Catania, i lavoratori riuniti in presidio hanno consegnato una lettera aperta al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita allo stabilimento della StMicroelectronics. Per 127 di loro il futuro e' a rischio, perche' la multinazionale americana ha deciso di licenziare con procedura di mobilita' 419 lavoratori su un totale di 1.028, distribuiti in tutta Italia."Caro Presidente, qua non ci stanno licenziando perche' l'azienda e' in crisi, e neppure perche' non siamo bravi - hanno scritto i lavoratori nella lettera -. Hanno semplicemente deciso di delocalizzare il nostro lavoro. Stiamo diventando merce di scambio". In questi giorni, infatti, denunciano i sindacati, a molti dipendenti viene chiesto di andare a lavorare o in America o a Singapore. "Permettere che questa competenza e questa ricchezza di capacita' e di eccellenza possa  scappare dall'Italia - si legge ancora nella lettera a Napolitano - non e' solo un problema di posti di lavoro, ma riguarda la speranza di un futuro dignitoso nella
nostra terra. Non lo possiamo e non lo dobbiamo permettere".A Roma, i lavoratori hanno manifestato davanti al ministero dello Sviluppo economico, all'interno del quale l'incontro tra le parti si è risolto in un nulla di fatto, essendo stato posticipato il vertice tra i rappresentanti del ministero e quelli della multinazionale americana, a causa del concomitante cambio di Governo. "La Fiom chiede con forza alla nuova ministra dello Sviluppo economico di intervenire sulla Micron affinché dia garanzie del mantenimento della presenza industriale in Italia, individuando soluzioni alternative ai licenziamenti", si legge in un comunicato del sindacato. Il prossimo incontro al MiSe si terrà entro le prossime due settimane, dopo che i rappresentanti del ministero avranno incontrato il board della Micron. Intanto, la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori Micron continua, a partire dello sciopero del 7 marzo prossimo insieme ai lavoratori della StMicroelectronics, in occasione del tavolo sulla microelettronica che si svolgerà sempre presso il Mise, dove il Governo dovrà dare risposte riguardo la politica industriale per il settore.

2 aprile 2014
Continua la mobilitazione contro i 420 licenziamenti annunciati dalla Micron. Ad Arzano le lavoratrici e i lavoratori si mettono in vendita sui cartelloni pubblicitari per sostenere la vertenza. Ieri a Vimercate e ad Agrate si è svolto un nuovo sciopero con presidio davanti alla sede della Regione Lombardia (dentro si stava svolgendo il Consiglio regionale) mentre le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento di Arzano si sono "messi in vendita" attraverso una campagna che da oggi appare sui cartelloni pubblicitari del centro di Napoli. Nel corso del presidio al Pirellone, una delegazione di sindacalisti e lavoratori ha incontrato l'assessore alle Attivita' produttive, Melazzini, al quale hanno illustrato lo stato della trattativa e hanno chiesto un intervento urgente da parte della Regione per salvaguardare un settore ad alto valore aggiunto e alta professionalita'.
Nei prossimi giorni seguiranno altre iniziative di sciopero e mobilitazione a livello territoriale. Il 1° aprile è previsto il primo incontro al ministero del Lavoro. «Se a breve non arriverà la convocazione del tavolo richiesto presso la Presidenza del Consiglio dei ministri - dichiara Roberta Turi, segretaria nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore Ict - siamo pronti a manifestare sotto palazzo Chigi per convincere il Governo a occuparsi di questo caso nazionale». Dal 7 aprile, in assenza di un accordo, potrebbero essere licenziati 420 lavoratrici e lavoratori. "È necessario fare di tutto per impedirlo", conclude Turi.

4 aprile 2014
Piena riuscita dello sciopero in Micron e St Microelectronics e del presidio a Roma davanti a Palazzo Chigi. S Catania, una cinquantina di operai ha occupato l'aula consiliare del Comune e hanno dichiarato di volerci rimanere ad oltranza fino a quando non arriveranno segnali positivi dal Governo. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, venuto a incontrare le lavoratrici e i lavoratori in presidio con le organizzazioni sindacali, ha garantito che il Governo è fortemente impegnato in queste ore a trovare una soluzione alla vertenza e che lunedì prossimo sarà presente lui stesso al tavolo del ministero del Lavoro, dove è previsto l'ultimo incontro per la procedura di licenziamento collettivo che vede coinvolti 419 lavoratori della Micron. Dopo il presidio, al quale hanno partecipato Maurizio Landini e Roberta Turi, una delegazione di lavoratori è andata a incontrare il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e il vice ministro De Vincenti che hanno confermato il sostegno di tutto il Governo per evitare i licenziamenti. «La Fiom ritiene positiva l'attenzione sulla vertenza da parte del Governo – come si legge inuna nota firmata dalla segretaria nazionale Roberta Turi - il quale deve ora utilizzare il poco tempo rimasto per lavorare a una soluzione che consenta di evitare i licenziamenti e trovare una soluzione per tutte le lavoratrici e i lavoratori della Micron.»