COME E' FATTO UN ALBANESE CHE "GODE DI TUTTI I DIRITTI"?
LA SITUAZIONE DI OPPRESSIONE IN CUI VIVONO GLI ALBANESI IN MACEDONIA


maggio 2001, di Emin Azemin da Fakti

 

"L'albanese gode di tutti i diritti". Questo è il ritornello che i giornalisti stranieri sentono uscire più spesso dalla bocca delle persone di etnia macedone.

"OK, bene. Ma allora perché gli Albanesi stanno combattendo sulle colline," si chiederebbero i giornalisti stranieri, giusto per ricevere una valanga di risposte del tipo: "Combattono per la Grande Albania".

E quando il medesimo giornalista straniero viene a farti visita, la prima cosa che fa è darti una bella occhiata, da capo a piedi. Ti guarda ancora una volta e un'altra volta ancora. E poi cerca di guardarti in faccia cercando di trovare uno sguardo, o per lo meno un piccolo, piccolissimo pezzo della Grande Albania ridacchiare sulla tua faccia.. E continua a fissarti,, a squadrarti. E ti guarda fisso. E mentre ti guarda cerca di comportarsi in modo gentile guardandoti dritto negli occhi, ma sempre sull'orlo di formulare "la domanda": "Ehi, dunque, riguardo alla Grande Albania, intendo dire, da che parte stai."

E anche se dici che l'80% degli albanesi in Macedonia sono disoccupati; e anche se dici che puoi contare sulle dita di una mano i dottori e le infermiere albanesi negli ospedali di Skopie. E quando dici che nessun Albanese lavora nelle banche (nemmeno come donna delle pulizie), e anche se osservi che gli azionisti, nelle maggiori compagnie, sono praticamente quasi esclusivamente Macedoni; e quando dici che nella Polizia la percentuale degli albanesi non supera il 3% e che il 99% degli ufficiali militari sono di etnia macedone. E quando dici che 150.000 albanesi autoctoni sono senza cittadinanza, il giornalista straniero ti chiederà ugualmente "E riguardo alla Grande Albania"

Ma non si possono biasimare i giornalisti stranieri perché persistono nel ricercare uno sguardo della Grande Albania nel substrato delle rivendicazioni albanesi. La carta-rossa conosciuta come "La Grande Albania"costantemente sbandierata in faccia agli albanesi ogni volta che chiedono un maggior numero di poliziotti, di dottori, di ufficiali militari, impiegati di banca etc., rappresenta in effetti l'essenza del conflitto in Macedonia. E così ciò di cui siamo testimoni in questi giorni non è il conflitto. Il vero conflitto è nella testa di alcuni macedoni che sono profondamente convinti che gli Albanesi veramente godano di tutti i diritti.

L'idea di "tutti i diritti", secondo i Macedoni, significa che gli albanesi debbano essere curati esclusivamente da un dottore di etnia macedone, che un albanese debba essere torturato esclusivamente da un poliziotto macedone e che un soldato albanese nella ARM deve essere comandato solamente da un ufficiale di etnia macedone.

"Cure macedoni, torture macedoni e comando macedone" questo è il volgare concetto di prevenzione della creazione della Grande Albania.

"Abbiamo dato tutti i diritti agli albanesi" questo è ciò che amano dire i macedoni nel caso in cui qualcuno dall'estero chieda loro qualcosa in merito agli albanesi. Finché si considereranno e presenteranno se stessi come gli unici possessori dei diritti umani, detentori che hanno preso in prestito questi diritti etichettando gli albanesi con l'accusa ripetuta di distruggere lo stato, non si potrà parlare di alcuna armonia etnica o tra cittadini in questo paese.

Emin Azemi è l'editore del quotidiano di Skopie FAKTI

 



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