Successo della LSA.
Il successo dell'Alleanza Socialista di Londra, la lista di estrema sinistra che ha sostenuto la campagna di Livingstone a sindaco di Londra. D
a Green Left Weekly. Maggio 2000.


Riassunti di seguito presentiamo due comunicati del comitato centrale dell'Alleanza Socialista di Londra (London Socialist Alliance, LSA) che valuta il risultato dell'alleanza nelle elezioni del 4 maggio che hanno portato alla nascita della nuova Giunta della Greater London.

La LSA ha raggruppato diversi gruppi socialisti precedentemente ostili fra di loro. Fra i candidati figuravano Paul Foot e il comico televisivo Mark Steele (entrambi del Partito Socialista dei Lavoratori SWP), l'operaio della metropolitana di Londra Greg Tucker (Socialist Outlook), il consigliere del Sothwark Ian Page (Partito Socialista) e candidati dell'Alleanza per la Libertà dei Lavoratori e di Potere Operaio. Anche il Partito Comunista della Gran Brategna ha partecipato in maniera massiccia. Le elezioni per la Giunta hanno coinciso con le elezioni del Sindaco di Londra. La LSA ha chiesto il voto per Ken Livingston, esponente della sinistra laburista, che si è candidato con successo come indipendente sfidando la gerarchia del Partito Laburista nelle elezioni a sindaco.

L'Alleanza ha avuto un impatto assai significativo nelle elezioni londinesi: i nostri candidati hanno parlato in centinaia di comizi, le nostre lettere hanno riempito i giornali locali e nazionali e i nostri rappresentanti si sono ritrovati sulla televisione nazionale ed alla radio a rispondere alle menzogne della destra e a sostenere un chiaro messaggio socialista.

L'LSA si è distinta dalle solite campagne politiche, dozzinali e ciniche. Abbiamo condotto una campagna militante, che ha raggiunto le case popolari e i luoghi di lavoro, una campagna che ha raccolto le domande reali della classe operaia. In forte contrasto, la macchina neolaburista del Primo Ministro Tony Blair ha pagato alle urne un prezzo salato. Molti elettori laburisti erano disgustati dalla manipolazione dei seggi elettorali ad opera del quartier generale laburista per l'assegnazione delle candidature a sindaco [per sconfiggere la candidatura ufficiale di Linvingston] ed erano disillusi dall'esperienza del nuovo partito laburista al potere.

Il candidato di Blair Frank Dobson, ha raggiunto un misero terzo posto, con appena il 12% dei voti. Livingston ha ottenuto il triplo delle preferenze di Dobson, e ha vinto facilmente dopo la seconda redistribuzione delle preferenze. I votanti laburisti hanno votato Livingston a sindaco e il partito dei verdi o l'LSA per la Giunta. Molti elettori laburisti si sono astenuti; la percentuale dei votanti ha raggiunto appena il 33,6%.

Nel complesso, un buon 25% ha votato per partiti diversi dai tre grandi della lista londinese. Persino nei collegi uninominali, il voto totale per gli "altri" (inclusi i Verdi) si è impennato fino al 15% (e anche di più in alcune zone).

I Verdi hanno ottenuto 183.910 voti di lista ed hanno ottenuto tre seggi nella giunta (la giunta include seggi votati con il sistema proporzionale "voti di lista" così come collegi elettorali nominali eletti con sistema maggioritario secco).

La politica dei principi

L'LSA ha ottenuto oltre 45.500 voti per i candidati del nostro collegio (in media il 3,1 % del collegio). Risultato quasi incredibile per una organizzazione che non aveva alcuna esistenza pubblica prima di febbraio e che ha combattuto una campagna basata su politiche e principi socialisti come la lotta a favore del diritto di asilo, mentre altri partiti si limitavano ad opporsi ai capri espiatori razzisti del partito Conservatore.

Cecilia Prosper, con 7% dei voti nel Nord Est (8269 voti), e Theresa Bennett, con il 6,2% nel Lambeth e nel Southwark (6231 voti), erano le candidate dell'LSA ad ottenere maggior successo ed hanno mantenuto le loro posizioni. Questo significa che in entrambi i collegi ed in alcuni distretti locali hanno ottenuto fino al 20% dei voti.

Altri risultati significativi sono stati il 4,2% (3981 voti) di Ian page a Lewisham e Greenwich, il 3, 96% (3908 voti) di Kambiz Boomla nella City e nell'east, e il 3,43% (3671) di Weyman Bennet a Enfield e Haringey.

Anche là dove il nostro voto di lista è stato sostanzialmente più basso, l'ampiezza del voto relativo alla campagna limitata che siamo riusciti a condurre in quei collegi ha indicato un significativo progresso in alcune zone e quartieri. Non c'è stato un solo risultato di collegio di cui gli attivisti nella campagna non abbiano avuto ragione di rallegrarsi.

Il voto di lista all'LSA è stato purtroppo più basso del nostro voto nei collegi uninominali. In parte ciò si può spiegare con il fatto che molti dei nostri elettori erano confusi dal sistema di voto e credevano che il loro secondo voto (di lista) fosse una seconda preferenza, così come avveniva per il sindaco. La colpa di questa confusione va fatta ricadere interamente sul governo, che ha mancato di organizzare una campagna informativa che spiegasse il sistema elettorale adottato.

Alcuni dei nostri elettori possono aver pensato che un voto per la lista dei Verdi avesse più possibilità di fare eleggere un candidato, soprattutto per via della sottoscrizione da parte di Livingston delle tesi dei Verdi e la pletora di opinioni di sinistra nel voto di lista. Ciò nonostante, il voto di lista per l'LSA, 27.073, è stato sostanzialmente più alto di tutti gli altri voti di sinistra, eccetto i Verdi.

L'unità necessaria.

La somma dei voti di sinistra se i includiamo i voti di lista per la Campagna contro la Privatizzazione della Metropolitana (1%), per il Partito Comunista Britannico (0,4%), per il Partito Laburista Socialista (0,8%), per Peter Tatchell (1,4%) e per l' LSA avrebbe raggiunto più del 5,2% (88.895) e, in caso di unità, avrebbe decretato l'elezione di un candidato socialista alla Giunta. Speriamo che tutti giungano alla conclusione che la sinistra socialista avrebbe fatto molto meglio se ci fossimo presentati uniti in un"unica campagna socialista. Alcuni compagni riferiscono che l'SWP (il più grande partito socialista britannico) sembra molto entusiasta dei voti ottenuti dall'LSA, che lascia ben sperare per il futuro di una sinistra unita a Londra.

Dovremmo tener conto del 2,73% per il nazista British National Party, che gli ha consentito di mantenere i suoi seggi. Il voto per il BNP è stato più che dimezzato rispetto al voto ricevuto nel 1977 nelle elezioni del Consiglio della Greater London. Inoltre, gli attivisti del BNP sono stati costretti a uscire di notte per fare volantinaggio e a tenere i loro "furgoni da battaglia" costantemente all'erta per paura di imbattersi in militanti antinazisti.

Comunque il voto è un ammonimento che i maggiori beneficiari del gioco di scuderia dei conservatori, e del misero arrendersi dei neolaburisti ad esso, potrebbero essere i nazisti. Sarà necessario far fronte a questa minaccia offrendo alternative concrete indirizzate ai bisogni reali della classe lavoratrice. Questo sottolinea l'importanza del lavoro futuro dell'LSA.

La conclusione raggiunta dal comitato esecutivo dell'LSA è che la campagna dell'alleanza è stata un successo sbalorditivo grazie al duro lavoro dei nostri candidati e soprattutto dei nostri sostenitori. Crediamo di aver posto le basi per una ulteriore campagna sotto la bandiera della LSA nelle elezioni parlamentari e locali suppletive e nelle prossime elezioni generali. Per continuare a discutere la campagna elettorale e la futura struttura della LSA, incluso il tema dell'unità della sinistra, l'LSA ha convocato una conferenza per il prossimo 11 giugno presso la sede del Sindacato dell'Università di Londra.