Il Corriere della Sera - 01.04.98
GIORNALISTI AGGREDITI AI FUNERALI DELLO SQUATTER SUICIDA
Un reporter locale e collaboratore dell'Ansa ferito in modo serio da una decina di anarchici che lo hanno pestato a pugni e calci anche quando era a terra.
P. V.
TORINO- Dopo cinque giorni che Radio Blackout indicava nomi e cognomi di giornalisti, ritenuti dagli autonomi e dagli squatter torinesi reposnabili morali del suicidio di Edoardo Massari, era inevitabile che oggi al suo funerale succedessero incidenti.
Le sue esequie a Brosso, in val Chiusella (Torino), si sono svolte in un clima di intimidazione nei confronti dei giornalisti e delle troupe televisive che volevano seguire la cerimonia, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il vescovo di Ivrea Luigi Bettazzi e don Luigi Ciotti. La prima aggressione è avvenuta contro un'auto della Mediaset (già in mattinata a Torino un'altra troupe Mediaset era stata affrontata da un gruppo di squatter che avevano rotto una telecamera). Le violenze sono proseguite mentre si svolgeva la cerimonia funebre nella parrocchia di Brosso, inaccessibile a chiunque non fosse famigliare o amico dell'anarchico suicida.
Un fotografo è stato preso a calci e un gruppo di sette cronisti, ad alcune centinaia di metri dalla chiesa, è stato colpito dai sassi lanciati dopo che una "ronda" di squatter lo aveva avvistato. Un inviato di "La Repubblica" e un giornalista di "L'Unità" hanno subito danneggiamenti alle proprie auto. Il primo ha anche riportato una lieve ferita alla testa. I giornalisti si sono rifugiati nella locale caserma dei carabinieri, che non hanno preso alcuna iniziativa per evitare, hanno spiegato, che la situazione degenerasse.
L'aggressione più violenta è avvenuta nei confronti di Daniele Genco, 55 anni, corrispondente dell'Ansa da Ivrea e collaboratore del bisettimanale "La sentinella del Canavese". Una decina di squatter lo ha circondato, picchiato e poi trasportato dietro la chiesa, dove l'hanno gettato a terra e preso a calci sino a quando ha perso i sensi. Genco è stato trasportato all'ospedale di Ivrea, dove gli sono state riscontrate contusioni e lesioni in tutto il corpo e in particolare alla testa. È stato sottoposto a una serie di accertamenti radiologici ed è tuttora in osservazione.