Il Corriere della Sera - 03.04.98

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IL GOVERNO CERCA DI STEMPERARE LA TENSIONE IN VISTA DELLA MANIFESTAZIONE PREVISTA PER DOMANI POMERIGGIO A TORINO NAPOLITANO: NON VIETO IL CORTEO. SCONTRI A BOLOGNA

D. Mart., - ROMA -

Il ministro dell'Interno annuncia che non vieterà la manifestazione degli squatter in programma domani a Torino e al tempo stesso esprime "piena solidarietà" ai giornalisti aggrediti: i gravi fatti accaduti a Brosso durante i funerali dell'anarchico suicidatosi in carcere sono frutto di un'"allarmante violenza" che non può essere giustificata pur restando sensibili al disagio giovanile. Il governo, dunque, cerca di disinnescare la rivolta dei centri sociali senza ricorrere a provvedimenti drastici. Rispondendo alle interrogazioni presentate dal Polo al Senato, Giorgio Napolitano ha ricordato che per il corteo di tutti gli autonomi italiani in programma domani a Torino "è stato presentato regolare preavviso: le norme vigenti prevedono che il governo possa anche dettare modalità diverse per lo svolgimento di una manifestazione. Tutto ciò, comunque, è all'attenzione dell'autorità provinciale di pubblica sicurezza". In altre parole, da Roma la situazione viene seguita con "grande ponderazione e grande attenzione", perché "l'obbiettivo deve essere quello di evitare ogni esasperazione, di determinare un clima di dialogo nel rispetto delle leggi e delle regole". Davanti alle forti perplessità sollevate da alcuni senatori del centro destra (Siliquini, Maceratini, Bucciero, La Loggia, Vegas, Gawronski, Pastore, D'Onofrio, Zanoletti, Collegaro), il ministro Giorgio Napolitano ha risposto che quello di Torino non può essere considerato soltanto un problema di ordine pubblico. Vietare il corteo, come insegna l'esperienza del passato, significherebbe innescare una contrapposizione molto pericolosa. E il ministro dell'Interno guarda pure all'imminente appuntamento religioso che coinvolgerà l'intera città di Torino: "A partire dal 18 aprile c'è l'ostensione della Sacra Sindone, in occasione della quale si prevede un afflusso eccezionale di persone. Quindi, le autorità di pubblica sicurezza si muovono anche nel senso di fare superare questo momento di tensione".

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