Radio Blackout - 04.04.98

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Addio a Baleno: un'altra versione dei fatti! 
Esiste un solo tipo di informazione, di giornalismo, di mondo, il resto e'
solo minacce ed insulti.
Questo da ieri sera, dopo i funerali di Baleno, ci dicono i massmedia tutti.
Non ci interessa ora entrare nel particolare ed indicare per nome tutti
quelli che da ieri sera hanno sprecato inchiostro e difeso a spada tratta
un certo tipo di giornalismo, tanto nessuno si e' distinto più' degli
altri, neanche chi da anni collabora con la nostra radio.
Esiste un solo tipo di violenza e solo e sempre questa viene condannata.
Esiste una sola versione dei fatti e solo e sempre questa prevale sulle
altre e possibili versioni.
Null'altro?
NO.C'e' dell'altro. 
Non crediamo alla ricostruzione fatta dai media in relazione ai funerali di
Baleno, a parer nostro le cose si sono svolte in altro modo, solo che
questo non e' uscito fuori.
Ieri a Brosso si sono svolti i funerali di Edoardo Massari, i suoi genitori
aveva espresso il desiderio di poter vivere in pace questo momento ma
qualcuno lo ha impedito.VIOLENZA!
Questa la prima forma di violenza che si e' sprigionata in paese, sin dalle
prime ore del mattino il paese veniva invaso da giornalisti alla ricerca di
tutto cio' di cui l'informazione si nutre, il culmine di un certo tipo di
giornalismo si e' espresso nel momento in cui qualcuno e' andato a filmare
la fossa nel cimitero ancora deserto.
Nel pomeriggio cominciano a ritrovarsi amici e parenti di Edo, da subito si
respira un clima teso, nel paese sono presenti i funzionari della Questura
di Torino e di Ivrea oltre ad un numero non ben definito di giornalisti,
dato che molti erano annidati nei posti piu' impensati.
La richiesta e' di poter svolgere in tranquillita' un momento cosi' privato
e delicato, le forze dell'ordine condividono e decidono di stare alla
larga, cosi' era stato richiesto anche ai giornalisti che in un primo
momento hanno fatto finta di andarsene ma cosi' non e' stato, VIOLENZA !
Questa la seconda forma di violenza che abbiamo visto, invitati ad
andarsene hanno tentato una nuova carta: l'INGANNO! Queste le varie forme:
uno di loro (Daniele Genco) si e' imboscato nei dintorni della chiesa e nel
momento in cui si avvicinava il corteo funebre e' spuntato fuori dal nulla
per irritare i presenti dato che si e' messo in ginocchio nel momento in
cui la bara stava entrando nella chiesa. Ricordiamo che questo personaggio
si e' contraddistinto, come giornalista della Sentinella del Canavese, dal
1993( anno in cui iniziano le disavventure giudiziarie di Edoardo) con
articoli che si accanivano contro Baleno e la sua famiglia e per aver
testimoniato al processo del '93 ad Ivrea, anno in cui dopo un corteo in
solidarieta' a Baleno venivano denunciati per degli incidenti verificatisi
alcuni compagni. In piu' i suoi colleghi piu' furbi hanno pensato bene di
appostarsi in un punto piu' distante e con l'uso degli zoom tentare ad ogni
costo di fare cio' che volevano anche contro il volere della famiglia e
degli amici.
Questo ha scatenato la rabbia dei presenti. dopodiché una volta dentro il
cimitero pensavamo che le PROVOCAZIONI fossero finite ma cosi' non e' stato
dato che, oggi dai giornali apprendiamo che alcuni giornalisti sono
riusciti ad entrare nel cimitero in compagnia delle guardie carcerarie che
accompagnavano Sole alla processione. Ancora VIOLENZA !
Questa la terza forma di violenza che abbiamo visto, arrivata sempre dalla
stessa parte; nessuno pensava che queste persone esercitassero il loro
mestiere con professionalita' e da oggi possiamo dire che, oltre alla
professionalita' a queste persone manca anche un minimo di umanita'.
Questo il giornalismo che oggi tutti i massmedia difendono, il giornalismo
che non rispetta niente e nessuno, il giornalismo che non disdegna la
violenza e l'inganno, il giornalismo che anticipando la magistratura emette
gia' la sua sentenza, il giornalismo che uccide, il giornalismo che crea il
mostro, il giornalismo che inventa la realta', il giornalismo ignorante, il
giornalismo che non esitiamo a definire da macelleria, il giornalismo che
ignora la causa ed evidenzia solo l'effetto specialmente se spettacolare.
Ieri, ancora una volta ci siamo accorti come questo tipo di giornalismo sia
intoccabile, oggi tutti lo difendono, oggi tutti esprimono solidarieta' a
quelli che ieri non hanno esitato ad usare violenza e che da aggressori si
sono trasformati in vittime; niente di piu' squallido poteva accadere !!
Nessuno oggi si domanda se, forse esiste un altro modo di fare
informazione, anzi chi guarda il reale con altri occhi viene insultato di
essere un mostro che vomita minacce e insulti. Che schifo !  
Questo e' successo a Brosso canavese, la VIOLENZA e' arrivata da una parte
ben precisa, che poi oggi gli stessi che ieri hanno usato violenza ed
inganno si indignano e scaricano gli atteggiamenti violenti su altri, poco
ci importa.
Radio BLACKOUT 
Libera le bande !!!

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