La Stampa - 05.04.98

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"NULLA DI DRAMMATICO" NAPOLITANO FA ARRABBIARE LA DESTRA 
TORINO
"Abbiamo adottato tutte le misure necessarie per evitare
che la libertà di manifestare si trasformasse in violazione della legge",
dice il ministro dell'Interno Giorgio Napolitano. "E la manifestazione -
aggiunge - si è svolta in modo non drammatico". "Non è vero", ribatte
Maurizio Gasparri di An, stigmatizzando l'autorizzazione al corteo con
lo slogan "Più rossi, meno Ros", riferendosi al "depotenziamento" del
corpo speciale dei carabinieri. Raffaele Costa (antagonista sindaco di
Castellani nel '97): "Torino è l'epicentro del disordine, la prefettura e
l'amministrazione hanno seminato vento, ora raccolgono tempesta". Il
leghista Borghezio: "Non hanno saputo tutelare nemmeno uno dei
simboli dello Stato: il Palagiustizia". E il gruppo comunale di Forza
Italia: "Vergogna!". Critiche anche dall'Ulivo, dal deputato ppi,
Giorgio Merlo, che chiede alla coalizione "di discutere sul concetto di
sicurezza nelle città".
Napolitano risponde a tutti: "Non bisogna sottovalutare la proporzione
dei fatti di Bologna, anche se a Torino sono successi fatti gravi. Mi
riferisco a quanto è avvenuto a Brosso durante i funerali del giovane
suicida".
A giudizio del presidente della Camera, Luciano Violante, "nella storia
recente del nostro Paese questi fenomeni nascono a Torino, crescono
a Milano e muoiono a Roma". Il "fenomeno squatters" supera i confini
di una città e non si colloca in nessuna delle categorie conosciute:
"Non è opposizione politica, ma estraniazione sociale ed è questo che
ci deve far riflettere", afferma Violante. Secondo il quale, il nodo
principale "non è tollerare, ma capire come si formano queste linee di
rottura sociale e come si possono porre a disposizione di questi
soggetti forme di collegamento con il sistema democratico: un lavoro
lungo, d'altronde il fenomeno esiste anche in Francia, Belgio,
Germania e in Olanda".
Fausto Bertinotti, leader di Rc, condanna gli atti di violenza, ma invita
ad ascoltare quei giovani, perché essi "rivelano drammaticamente un
sintomo di esclusione sociale in un processo ''americanizzante''
dell'Europa che purtroppo si sta estendendo all'Italia". "Ascoltiamoli,
certo - ribatte sarcastico Gasparri (An) - incoraggiamo chi distrugge i
tribunali, scoraggiando chi indaga e costringendo i torinesi a rivivere
l'incubo degli anni di piombo". Il deputato verde Paolo Cento, invece,
propone di entrare nel merito delle rivendicazioni degli squatters, "con
atti concreti", cominciando "dalla liberazione degli anarchici detenuti".
Il sindaco Valentino Castellani ha seguito la manifestazione da casa,
sulla collina torinese. "Mi ha colpito - dice - il clima di paura e da
coprifuoco che si è creato in città. La tensione dev'essere stemperata,
rifiutando la violenza, ma senza criminalizzare a priori". L'arcivescovo
di Torino, Giovanni Saldarini, preferisce tacere. Così il filosofo
Norberto Nobbio, perché "quello è un mondo che mi sfugge". Ma il
presidente della Regione, Enzo Ghigo, tende ancora la mano:
"Bisogna capire, ma si può dialogare solo con chi rispetta la legalità,
senza dimenticare i diritti altrui".
Giuseppe Sangiorgio

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