Da: "csoa coppolarossa" <coppolarossa_2000@yahoo.it tentativo di sgombero al coppolarossa Adelfia (Ba)- 08/08/2002 - ore 7.00: Dopo aver forzato le serrature dell'ex mattatoio occupato dal Coppolarossa, gli sgherri della cooperativa SPAZIO ESSE di Altamura (coloro che si aggiudicarono la struttura all'asta qualche mese fa), entrano nel centro sociale ed iniziano ad accatastare i materiali ivi presenti per farne un falò. Il tutto con la scorta dei carabinieri schierata dinanzi ai cancelli. - Ore 8.00: Con un'azione di forza, il collettivo del centro sociale - che nel frattempo si ammassava dinanzi al cancello - riesce ad entrare nella struttura ed a salire sul tetto principale e sulla torretta, per difendere la struttura e l'area del canile autogestito (quaranta cani, anche loro sotto la minaccia degli accalappiacani). Comincia la resistenza - Ore 10.00 : Si scaldano gli animi; mentre i ragazzi del centro reclamano il proprio diritto a restare nella struttura che da cinque anni occupano, il comandante locale dei carabinieri cerca di mettere in manette due compagni del centro sociale... tra improperi e minacce dei neo-proprietari. - Ore 12.00: Dopo un colloquio telefonico coi nostri avvocati, appuriamo che Spazio Esse ha commesso un illecito forzando l'ingresso: per effettuare uno sgombero, occorre un'ordinanza firmata da un magistrato, che in questo caso non esiste. Gravissima la condotta del locale comandante di stazione dei carabinieri che anziché verificare l' esistenza dell'ordinanza di sgombero, ha spalleggiato a tutti gli effetti i "signori" di Spazio Esse. Risultato: cooperativa e forze dell'ordine fuori dal coppolarossa, lo sgombero è solo rimandato. Il gravissimo ed illecito atto di questi "signori", i quali si stanno contraddistinguendo per le loro modalità mafiose di agire, si colloca nella più generale volontà repressiva dell'amministrazione comunale di Adelfia che non ha voluto trovare un accordo col collettivo del centro sociale e che ha la responsabilità di quanto accaduto stamane, e di ciò che potrebbe accadere nelle prossime ore nel caso di uno sgombero coatto. Il collettivo del centro sociale dichiara a sindaco, amministrazione comunale, forze dell'ordine, e neo-proprietari, che senza una valida alternativa non lascerà volontariamente l'ex-mattatoio (il coppolarossa è l'unica struttura di questo tipo nell'intera regione); Dovranno passare sui nostri corpi perché cinque anni di attività autogestite non si cancellano con una "mazzetta" da 250.000.000 di lire. Si tratta della solita mafia politica che con le sue connivenze, privatizza luoghi, sottraendoli al patrimonio pubblico ed alla socialità. E' cominciato quindi, il presidio permanente del centro sociale; compagne e compagni nella struttura determinati a resistere. c.s.o.a. coppolarossa -Adelfia terra di Bari
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