Appunti sulla sconfitta
dell’Ulivo
Are
you ready? Ha
vinto il Berlusca, da tempo i fantomatici sondaggi lo davano in testa. I risultati elettorali (tralasciando clientelismi, strapoteri finanziari e televisivi, contatti mafiosi, ecc) bocciano chiaramente il governo dell’Ulivo; in pratica, coloro che sono andati a votare, tra una destra travestita e una spudorata, hanno scelto l’originale. Di fronte alle politiche portate avanti dal centrosinistra, alla difficoltà di ricomporre un tessuto sociale frammentato e violentato dalla precarizzazione crescente, alla mancanza di un progetto alternativo di società, il risultato non poteva essere differente. I risultati vedono anche un calo degli stessi partiti delle destre ( Lega, AN, Bianco fiore) e il voto dato al Berlusca, al singolo, al padrone, a “quello che sa fare i soldi”, può nascondere una grande fragilità; non che non vi sia un radicamento di una mentalità di destra nella società, ma che anche questo processo ha una sua ambivalenza e può essere rovesciato. Per quel che riguarda noi, che siamo per l’autorganizzazione,
che abbiamo sempre fatto opposizione alla “socialdemocrazia” ulivista
e che pensiamo che la partecipazione alle elezioni sia utile solo se si
candidano persone “scomode”, interne ai movimenti dal basso che
lottano per i diritti, in prima fila nella lotta contro il neoliberismo,
la vittoria delle destre non ci ha impaurito. All’opposizione eravamo,
all’opposizione restiamo: sia chiaro che noi non siamo e non saremo mai
una “opposizione credibile” per il semplice fatto che non vogliamo
esserlo. Contro il razzismo della Lega, il rampantismo del Berlusca e dei
suoi lacchè, contro il fascismo in doppio petto di Fini,
noi vogliamo essere una incredibile
opposizione!! Sarà un luglio molto caldo a Genova contro il vertice dei G8, un autunno altrettanto caldo contro la finanziaria, per il rinnovo dei contratti, per l’occupazione di nuovi spazi autogestiti, contro la precarietà e la disoccupazione, la sanità privata, la scuola-azienda, contro le biotecnologie che “seminano” miseria e accrescono i poteri delle multinazionali… e voi, si proprio voi, tu che stai leggendo, sei pronto? Are you ready? a cura di Tristano
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