Arroganza,
cecità e sete di potere
La
campagna elettorale, i "programmi", le dichiarazioni di uomini
più o meno "illustri", non facevano presagire niente di buono.
Nulla è cambiato nella logica della politica di potere.
Si sono presentati due schieramenti che dicono, in linea di massima, le
stesse cose: l'ideologia neoliberista.
La cosa che più sconcerta non è l'arroganza, la presunzione,
l'intransigenza e la xenofobia delle destre, ma la miopia ( forse sarebbe
più corretto dire la cecità), l'ottusità politica della sinistra “di
governo”, l'arroccarsi su scelte politiche, fatte nella scorsa
legislatura, contestate da variegati settori lavorativi e sociali. E'
sconcertante la difesa a spada tratta del neoliberismo, presentato come
una medicina inevitabile da somministrare all'intera umanità, anzi
scovando negli anfratti più bui presunti lati positivi di tali politiche.
Persino davanti alla sconfitta elettorale, dirigenti DS hanno affermato
che la loro era stata una “strategia vincente” (sic!!).
E' sotto gli occhi di tutti come una sinistra abbagliata dal potere non
abbia tenuto in nessun conto le istanze che i movimenti hanno portato
nelle piazze.
Il governo di centro sinistra è riuscito a far rizzare i capelli agli
insegnanti, grazie alla riforma Berlinguer, i quali non facevano tanto
rumore da più di un decennio. La risposta a queste istanze è stata
quella di togliere un Papa e metterne un altro. Mica si sono posti il
problema di capire che vogliono i lavoratori della scuola, li hanno
trattati alla pari degli studenti, forse perché entrambi hanno la stessa
sede lavorativa….
Non parliamo poi dei movimenti anti-globalizzazione che si sono sviluppati
a livello
internazionale.
La sinistra di governo non ha perso occasione di criminalizzare il
movimento, senza porsi neanche per un minuto il dubbio: “Non è che la
sinistra antagonista riesce a portare in piazza 40.000 persone a
manifestare per la libertà di Internet? O come mai il 1° Maggio alla
manifestazione di Napoli indetta dai centri sociali
e dalla rete No Global vi erano 10.000 persone e a quella della triplice
sindacale ve ne erano all'incirca 300 ?”….
Ah…. dimenticavamo la risposta è stata fin troppo chiara, modello anni
‘70, allungando la carcerazione preventiva per reati di
“terrorismo”, tanto poi se qualcuno per errore si fa due anni di
carcere preventivo e risulta innocente, pazienza, vuoi vedere che non
aveva commesso nessun infrazione, neanche al codice della strada, per
meritare un po’ di carcere ( che si sa, fa sempre bene) e in fondo…
chi è senza reato scagli la prima pietra. Il 17 Marzo a Napoli le forze
dell'ordine ne hanno scagliate parecchie, forse erano tutti innocenti.
Quello detto sin ora ci porta a pensare che le forze partitiche, forse ad
esclusione di Rifondazione, sono assenti da tutti i movimenti sociali,
culturali e politici che prolificano e si sviluppano dal basso.
Sono assenti perché la logica politica, la struttura partitica, la sete
di potere, l'arrivismo non glielo permette.
Con il movimento di "Seattle" non vi è
stato nessun tipo di confronto se non quello
repressivo, la preoccupazione di destra e “sinistra” è stata quella
di garantire che i governatori dell'impero si riuniscano e decidano di che morte
farci morire.
Con il movimento dei COBAS uguale: nessuno dei
ministri della pubblica istruzione li ha mai interpellati.
Vi è un movimento variegato che rifiuta la logica partitica, rifiuta la
produttività che genera disuguaglianze, rifiuta l'accentramento dei
capitali nelle mani di pochi, rifiuta che la politica sia gestita dai movimenti finanziari, rifiuta che i governi siano
assoggettati alle decisioni delle borse, rifiutano la globalizzazione che
in realtà è la creazione dell’Impero.
Il movimento che si è andato man mano strutturando in una rete plurale,
vuole altro rispetto a ciò che ci vogliono presentare come inevitabile.
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Vuole una democrazia diretta oltre la forma stato nazione una democrazia
strutturata in una forma di decentramento economico, città per città,
circoscrizione per circoscrizione, in cui ci sia una rete equa e solidale
che colleghi i vari territori. |
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Vuole la ridistribuzione della ricchezza e dei beni che ci sono. |
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Vuole
un reddito di esistenza per tutti in quanto esseri umani. |
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Vuole che la scienza e la tecnologia i saperi siano alla portata e alla
conoscenza di tutti. |
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Vuole lo smantellamento dell'esercito e del suo apparato bellico
industriale. |
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Vuole la fine delle frontiere e la cittadinanza
universale. |
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Vuole liberarsi dalla logica del lavoro salariato. |
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Vuole l'autogestione.
In altre parole pretende ciò che ci appartiene…….
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associazione
ya basta foggia |